-REVISIONATO-
Il biondo sospirò e dopo alcuni attimi di esitazione scosse la testa «Mi dispiace Annie...non posso venire con te»
«Capisco...» il tono della ragazza era triste, Armin di certo non l'aveva mai vista così emotiva
«Addio Armin» lo salutò la bionda e gli rivolse un sorriso che subito fu ricambiato, poi sparì velocemente nel vicolo diretta chissà dove. Armin Arlert quando la vide correre via lo capì, capì che l'aveva persa per sempre.
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Sasha e Connie combattevano insieme, si coprivano le spalle a vicenda e uccidevano quasi in contemporanea i loro avversari.Ormai erano bravi nei combattimenti di coppia, si erano subito trovati in sintonia sin da quando erano semplici reclute e con gli anni si erano sempre allenati per combattere insieme.
Per loro era quasi naturale aiutarsi reciprocamente e insieme erano di certo molto più forti rispetto a quando combattevano individualmente.
Questo ormai era chiaro a tutti quelli che li conoscevano e i loro superiori non si creavano problemi ad accettare le loro richieste. Capitava spesso che andassero in missione insieme e ne uscivano sempre vittoriosi, spesso anche illesi.
La situazione era al loro favore e la castana ne era molto felice, Connie le aveva promesso tutto il cibo da lei richiesto per cena se avessero vinto la battaglia e lei di certo si sarebbe impegnata per conquistare la sua ricompensa.
I due ragazzi però non potevano immaginare che quella sera a cena non ci sarebbero arrivati illesi, almeno non entrambi.
Una ragazzina si stava avvicinando a loro con in mano una spada e entrambi erano troppo impegnati nel loro duello per notarla, quella distrazione gli fu fatale.
La lama della spada attraversò da parte a parte il corpo della castana che cadde a terra. Fu subito raggiunta da Connie che aveva già ucciso il suo avversario, era talmente distratto da non aver notato l'avversaria che si stava avvicinando.
La ragazzina scappò via velocemente ma Connie non la seguì; si avvicinò al corpo di Sasha che stava a terra in fin di vita, gli occhi spalancati e la mano tremante portata vicino la lama della spada.
Il ragazzo piangeva, le lacrime che bagnavano le sue guance e si andavano ad infrangere al suolo, ma non se ne curò. Era troppo concentrato sul volto di quella che per anni era stata la sua più fedele alleata.
«S-Sasha...»la voce del soldato tremava a causa del pianto ma su quello della castana si stava già formato un sorriso.
«Connie...ci saranno..le patate a cena?» mormorò con un tono di voce rauco, gli occhi che già si illuminavano al solo pensiero del cibo.
Connie voleva rispondere; voleva dirle che si, avrebbero mangiato le patate, e che si sarebbero seduti a quel tavolo insieme come tutte le volte. Voleva continuare a pensare che Sasha si sarebbe ripresa, che qualcuno li avrebbe aiutati a portarla in un posto sicuro dove l'avrebbero curata.
Non ne ebbe il tempo. Sasha Blouse morì li. E anche una parte di lui seguì la ragazza sparendo per sempre.
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Historia correva. Correva disperata per i corridoi del castello, i capelli sciolti disordinatamente sulle spalle e il vestito malamente allacciato che le veniva decisamente troppo lungo. Nella fretta aveva dimenticato di indossare le sue costose scarpette che si abbinavano all'abbigliamento e le davano quei pochi centimetri in più che le servivano per non cadere al suolo.Era velocemente scappata dalla sua stanza e ora correva verso le stanze della servitù. Suo padre era stato assassinato proprio davanti ai suoi occhi,ma il dolore per quella perdita non era nulla in confronto alla disperazione che avrebbe provato se avesse perso Ymir.
Ymir era tutto per lei. Era la sua domestica, la sua migliore confidente, la sua unica vera amica ed era la ragazza di cui si era innamorata.
Ora la castana se ne stava nascosta da qualche parte nelle cucine del castello, l'aveva accompagnata durante il viaggio e anche lei adesso soggiornava come ospite al castello reale.
Historia continuava a sperare che nessuna guardia fosse arrivata lì, in caso contrario continuava a confidare nelle abilità di Ymir che con la scherma se la cavava abbastanza bene.
Aveva dato qualche lezioni anche a lei quando suo padre non era nei paraggi, ma la bionda si trovava comunque disarmata in quel momento e non aveva molte probabilità di vittoria in uno scontro.
Per fortuna i corridoi del castello erano apparentemente vuoti, non vi erano soldati o domestici in giro. Le urla della battaglia però si sentivano sin da lì, questo bastava a Historia per non stranirsi troppo.
La bionda continuò a correre verso le cucine, erano nei sotterranei e la strada da percorrere era ancora lunga,il tempo invece scarseggiava. Quando Historia raggiunse finalmente la sua meta si fermò qualche secondo per riuscire a riprendere fiato, sentiva delle voci provenire dalla cucina...forse c'era ancora speranza. Prese coraggio e di decise ad affrontare la situazione.
«Ymir!» la bionda spalancò la porta mentre urlava il nome della sua ragazza, riuscì ad individuare il volto della castana e corse immediatamente da lei.
Le saltò in braccio e le prese il volto tra le mani per poi baciarla.Ymir restò sorpresa da tale gesto ma non esitò a ricambiare il bacio, solo quando si staccarono poté notare tutta la preoccupazione della bionda e lì capì il motivo di tale gesto.
Historia era preoccupata, aveva paura per lei. Questo la fece sorridere, ma cercò di non far notare troppo la sua gioia. C'erano comunque delle cameriere che le guardavano stupite e, come Historia già sapeva, Ymir non era di certo il tipo di persona che si mostrava troppo affettuosa in pubblico.
Avevano anche loro quei momenti certo, ma erano cose personali dopotutto e tali dovevano restare.
«Ymir... pensavo di non rivederti più» mormorò Historia, già consapevole che presto avrebbe dovuto ascoltare tutte le proteste della sua ragazza.
«Cosa ti ho sempre detto? Devi vivere per te stessa idiota! Anche se non mi avessi rivista avresti dovuto continuare a vivere felice!»
La bionda sorrise e scosse la testa «Forse sono egoista, ma ci tengo troppo a te per immaginarti fuori dalla mia vita»
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♔︎𝙸ʟ ʀᴇ ᴅᴇʟ ᴍɪᴏ ᴄᴜᴏʀᴇ♔︎
FanficEren Jeager, principe del regno di Shiganshina è costretto a scegliere un personale scudiero per garantire la sua incolumità. Verrà convocato al suo servizio Levi Ackerman, ex-capitano di una delle tante squadre speciali che hanno il compito di dife...