Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 9♔︎

187 14 0
                                    

-REVISIONATO-

Eren ascoltava le parole del padre con finto interesse, i suoi pensieri erano costantemente rivolti a Levi in una muta richiesta di intervenire e salvarlo da quell'inferno.

«Coraggio..» pensò Eren «Intervieni adesso Levi. Intervieni e fa capire a mio padre che io amo te e nessun altro»

Purtroppo non lo fece. Restò in silenzio fino alla fine e Eren non poté fare altro che rassegnarsi all'evidenza, il suo destino era già scritto e lui non aveva nessun oggetto in grado di cancellare gli errori.

~~~~
Una settimana era passata velocemente, forse anche troppo. Eren aveva trascorso gli ultimi giorni a lamentarsi su quanto la sua vita facesse schifo in quel momento e l'arduo compito di sopportarlo era toccato ad Armin.

Il biondo infatti era costretto a consolare l'amico tutti i pomeriggi ormai e la causa delle lamentele del castano era sempre la stessa: Levi.

Il corvino infatti non si era più fatto avanti da quel giorno e non aveva accennato minimamente al bacio dando ad Eren la conferma sui suoi sospetti, Levi probabilmente lo considerava solo un moccioso insopportabile e niente più.

Quel giorno tutti al castello erano in agitazione, c'erano cameriere che giravano ovunque occupate con i preparativi della grande festa che si sarebbe tenuta a palazzo la sera stessa.

La grande sala da ballo era stata addobbata dalla servitù che si era impegnata a non tralasciare neanche un minimo dettaglio, l'evento sarebbe stato ricordato in tutto il regno negli anni e vi avrebbero partecipato tutti i nobili e le persone d'alta società che vi vivevano.

Tutti aspettavano con ansia quell'evento, tutti eccetto Eren. Il principe passeggiava silenziosamente per i viali del roseto e si soffermava ogni tanto ad ammirare qualche fiore cercando di distrarsi da ciò che lo avrebbe atteso da lì a poco.

Quel fidanzamento avrebbe cambiato la sua vita condannandolo del tutto a una prigionia eterna, ma purtroppo l'unico in grado di rubare le chiavi della sua cella per liberarlo gli aveva voltato le spalle.

Il principe continuava a rivivere nella sua mente quella breve scena, la conferma di tutti i suoi dolorosi sospetti. Levi non aveva fatto proprio nulla, lo aveva abbandonato al suo destino senza pensare alle conseguenze che ciò avrebbe portato nella sua vita, nella loro vita.

Durante quella settimana aveva avuto molte occasioni per conoscere meglio Mikasa, ma come già si aspettava non aveva trovato in lei nulla di abbastanza interessante per destare la sua attenzione.

Eren si rimproverava spesso per questo; più e più volte si era ripetuto mentalmente che non doveva paragonare sempre la duchessa a Levi, sapeva già che ne sarebbe rimasto deluso dai risultati.

Però non poteva farne a meno e tutte le volte arrivava la consapevolezza che si, Levi non aveva eguali. Il corvino ormai era al centro dei pensieri del principe da troppo tempo per essere sostituito così velocemente.

~~~~
Il portone d'ingresso della sala da ballo si aprì per l'ennesima volta e da esso entrarono nuove figure. Erano nobili provenienti da tutto il regno per assistere alla festa di fidanzamento del principe, per conoscere di persona i futuri eredi al trono.

Eren era in quella sala solo da qualche ora e si sentiva già soffocare. Non aveva un momento di tregua visto che c'era sempre qualche sconosciuto da salutare, venuto lì da chissà dove solo per conoscere lui...il principe Eren Jeager.

Mikasa gli stava incollata al braccio dall'inizio della serata e, nonostante tutti i tentativi, Eren non era riuscito a staccarsi da lei nemmeno qualche minuto.

Per fortuna non era solo in quell'inferno. Aveva infatti convinto il padre che aveva concesso ai suoi amici di partecipare al ballo: Armin, Connie, Sasha, Jean...erano tutti lì. Tutti pronti a dargli supporto morale.

Non aveva raccontato loro quello che era accaduto tra lui e il proprio scudiero, fatta eccezione per Armin certo, ma gli altri avevano capito che non era tutto tranquillo e si erano comunque offerti di aiutarlo senza chiedere spiegazioni.

Levi se ne stava in disparte in un angolo della sala e parlava con Hanji, Mike e Erwin; Eren aveva scoperto che anche Erwin Smith, capitano delle guardie reali, in passato era un amico del corvino ed era rimasto sorpreso proprio come gli altri quando se l'era trovato vivo davanti.

Il principe decise di non raggiungere lo scudiero e restò lì con i suoi amici, lo sguardo perso nel vuoto che vagava per tutta la sala. L'avevano addobbata per l'evento e adesso era tutto molto più elegante, le decorazioni erano semplici con qualche rosa qua e là che profumava l'ambiente.

C'era allegria nell'aria, tutti che sorseggiavano elegantemente il loro calice di vino e parlavano di qualche noioso argomento sociale.

«Eren, figlio mio, finalmente ti ho trovato»

Ad interrompere i pensieri di Eren ci pensò il re Grisha che si era avvicinato a lui insieme a un altro uomo e una ragazza, probabilmente sua figlia. Il principe si girò verso il padre sforzandosi di sorridere.

«Ho il piacere di presentarti Lord Reiss e questa è sua figlia, Historia.» spiegò suo padre e Eren si limitò a salutare educatamente il nobile per poi chinarsi e baciare il dorso della mano alla ragazza.

«Il piacere è tutto mio Lord Reiss» rispose Eren «Spero che la festa sia di vostro gradimento»

L'uomo sorrise annuendo e non ebbe neanche il tempo di ribattere perché intervenne Grisha che, con qualche banale scusa, portò con sé il lord tornando a confondersi con gli invitati nella sala.

Historia però restò davanti al principe sorridendo tranquilla, solo in quel momento Eren poté guardarla meglio. Historia Reiss era una ragazza molto carina, non poteva negarlo.

I capelli biondi erano acconciati ad opera d'arte e tra qualche ciocca si potevano anche scorgere dei piccoli boccioli di rose bianche, portava un elegante abito azzurro a gonna ampia e sventolava delicatamente un ventaglio dell'ennesimo colore vicino al viso.

Per qualche minuto calò il silenzio tra i due, interrotto solo dal brusio generale che si udiva nella sala; alla fine fu Historia a parlare per prima...gli occhi azzurri che scintillavano di una strana luce, forse divertimento. Eren non capiva cosa ci trovasse di divertente in quella situazione.

«Principe potrei parlarle in privato?» chiese gentilmente Historia e Eren fu assalito dai dubbi misti a una nota di curiosità. Chissà cosa voleva da lui quella ragazza.

♔︎𝙸ʟ ʀᴇ ᴅᴇʟ ᴍɪᴏ ᴄᴜᴏʀᴇ♔︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora