Quando mi sentii sollevare non feci nulla, ormai avrei riconosciuto quel profumo anche tra mille. Incrociai le braccia dietro il collo caldo di Niall e appoggiai la mia fronte sulla sua.
-Buongiorno- Disse a pochi centimetri dalle mie labbra, sorrisi e lui mi soffiò sul volto dandomi un piccolo bacio sul naso. Aprii gli occhi e i suoi, così azzurri, erano vicini ai miei. Era preoccupato, lo capivo da come la sua presa era forte sul mio corpo.
-Cosa ci facevi sul pavimento?- Chiese accarezzandomi la schiena, si sedette sul letto e io sulle sue gambe. Alzai le spalle in risposta e lui ridacchiò facendomi battere il cuore più forte che mai. Il suo tono di voce era stato beffardo e furbo, sapeva benissimo cosa stessi facendo prima di addormentarmi. Mi gurdai attorno alla ricerca del diario, ma era come scomparso.
-Una cosa la so- Disse staccando la presa dalla mia schiena con una mano e la mise dietro di lui afferrando qualcosa. Oddio, no.
-Leggevi- Disse facendomi spalancare gli occhi, portò il diario davanti a me e sorrise dolcemente, annuii riprendendolo tra le mie mani.
-Interessante?- Chiese, perfetto non lo aveva letto, annuii nuovamente non potendo fare altro e posai il diario sul comodino. Mi spinsi contro il petto di Niall e lo abbracciai nuovamente.
Mia madre aveva ragione.
Io non ero sola, con me c'erano ancora Niall e Harry, beh il suo diario.
-Tra poco devo andare- Disse con sofferenza il biondo tra i miei capelli, tirai la sua maglia nei miei pugni in segno di protesta. Non volevo che se ne andasse. Restare sola in quella stanza, quel giorno, mi avrebbe fatta diventare matta. Non volevo comunque uscirne, l'ultima volta che lo avevo fatto non era finita bene.
-Torno pomeriggio va bene?- Sbuffai prima di scendere dalle sue gambe e sedermi sul materasso, al suo fianco.
Si girò verso di me e mi guardò dritto negli occhi, come faceva sempre.
-Per quello che ho detto ieri sera, beh... Scusami, non sono riuscito a fermarlo- si passò una mano tra i capelli scompigliati, soffocai nonostante l'aria che avevo nei polmoni. Non mi ero strozzata, stavo proprio soffocando.
Abbassai lo sguardo. Non riuscii a trattenermi le lacrime presero a scorrere sulle mie guance e senza rendermene conto ero scesa dal letto e mi ero aggrappata a Niall, come se lui fosse un tronco e io in bilico su di esso per non cadere in un burrone.
Non potevo parlare, ma non desideravo altro che urlargli di non lasciarmi mai.
-Ci vediamo dopo- Disse dandomi un bacio sulla fronte impassibile, probabilmente neanche lo aveva notato e quello fece ancora più male.
Si staccò dalla mia presa spingendo le sue mani sulle mie spalle per poi correre, letteralmente, fuori dalla mia stanza.
No, lui non doveva andarsene. Non ce l'avrei fatta senza di lui. Era diventato il mio tutto, era la persona che vedevo come riferimento ogni volta in cui dovevo prendere una decisione.
Pensavo sempre a come lui avrebbe reagito a determinata situazione e sapevo che essere come lui mi avrebbe salvata. Avere lui mi avrebbe salvata.
Caddi a terra priva di forze, colpii il pavimento con i pugni per la rabbia facendomi male alle nocche.
Respiravo a fatica mentre il rumore delle mie mani contro il pavimento diminuiva e il sangue che ne sporcava la superfice aumentava.
Volevo soffrire, in modo fisico. Me lo meritavo, ero stata così stupida da credere che Niall lo pensasse veramente, che mi amasse. E poi... cosa me ne fregava a me? Io non lo amavo, gli volevo solo bene, un bene inspiegabile, dannatamente fotre, e forse anche più di un semplice bene.
Stare con lui era come toccare il cielo ogni volta, non mi lasciava pensare alla mia situazione, all'ospedale. Al fatto che io fossi un maledetto robot e non una persona normale.
Mi aveva sussurrato di continuare a vivere per lui, di smettere di cercare la mprte e poi se ne erfa andato via a cuasa di due semplici e stupide parole.
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NIALL'S POV
Feci avanti e indietro per la mia stanza sui miei stessi passi maledicendomi.
Ero un coglione.
-la smetti?!- urlò da dietro la porta Fred.
Mi bloccai al centro della mia stanza e mi misi le mani tra i capelli tirandoli.
-Allora, cos'hai combinato?- Disse il mio amico entrando in camera. Si sedette sul mio letto incrociando le gambe.
-SECONDO TE?!- Urlai contro di lui, non si scompose nemmeno di un millimetro.
-Come sta?- chiese sapendo chi era la persona delle mie ansie.
-Male, è colpa mia cazzo- lascia cadere le braccia lungo i fianchi.
-Posso sapere tutto?- Domandò con gentilezza. Annuii con la testa sedendomi per terra.
-le ho detto che la amo- dissi con un piccolo sorriso sul volto.
-lo volevi dire veramente o è stato l'istinto?- Abbassai lo sguardo.
Non lo sapevo, ero dannatamente confuso.
-Cosa ti piace di lei?- Fred si sporse verso di mi.
-e non dirmi gli occhi, puoi fare di meglio- rise facendomi arrossire. Ma che cazzo?! Da quando mi comportavo così per una ragazza?!
-Lei... Beh, è l'unica persona che vorrei al mio fianco anche quando voglio stare solo, quando tutto va male.- Fred sorrise battendo le mani davanti a se stesso.
Lo guardai confuso corrugando la fronte come facevo sempre.
-Bell'inizio Horan, ora continua- Maledetto bastardo.
-È stupenda, con quei suoi capelli biondi perennemente spettinati, le borse sotto gli occhi e il sorriso semplice ma contorto che ha quando stiamo insieme e parliamo di stupidaggini.
Quando si è messa a piangere oggi non mi sarei mai aspettato di sentirmi così schiacciato e pronto a provare di tutto per farla smettere.- Mi sentivo un pazzo totale, non avevo mai provato nulla del genere per una ragazza.
-Vuoi che lei lo sappia?- la speranza nella voce di Fred era come una coltellata nel petto.
Non potevo farle una cosa del genere, aveva già troppi problemi così, senza uno stupido come me.
Fissai il pavimento mentre la rabbia montava fino alla più piccola molecola del mio corpo.
Volevo una vita migliore per entrambi e invece, lei era in ospedale e io con la cosa tra le gambe.
-No- risposi.
ANGOLO AUTRICE
Buongiorgio a tutti quelli che ancora leggono la mia storia!!
Okay, grazie. Siamo 2.480 e passa.
VI ADORO, non sapete quanto conti per me scrivere e vedere che piace anche ad altri che non comprenda la mia famiglia o i miei amici é qualcosa di fantastico. Vi voglio bene anche se non vi conosco e siete la mia felicità.
Perfetto.
Dopo questo momento commovente faccio un poco di pubblicità.
Andate a leggere per favore la storia della mia sorellina : A Big White Sheet.
E quella del mio Hobbit dai capelli rossi preferito : That Metter.
Fantastico.
Ci vediamo al prossimo capitolo ★
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The White Wall |n.h.|#wattys2015
FanficTratta dalla storia: "-Dai, fallo per papà- Mi supplicò mentre un altro botto si fece spazio tra le mura di casa nostra. -Cosa succede?- Continuai mentre mi lasciavo bendare. -E' solo un gioco- Sussurrò con voce roca stringendo il nodo sotto la mia...