Alla Gracefield High School non erano ancora pronti, l'arrivo di un nuovo studente avrebbe sconvolto definitivamente la quiete di una della scuole più rinomate di tutto il panorama nordamericano.
"Svegliaaaaaa!"-urlò una donna al suo povero bambino
"Ma stai zitta lesbica, stavo sognando la zia Anna"-disse il fanciullo aprendo finalmente gli occhi
Sono passati ormai undici anni da quel funesto sabato sera in discoteca, in cui due giovani in crisi ormonale concepirono il loro non amato figlio.
Oggi Oliver Junior ha undici anni e si appresta ad entrare alla Gracefield High School, per il suo primo giorno di scuola.
Dopo l'urlo di sua madre Marica, il povero Oliver Junior si alzò dal letto ancora assonnato.
Per prima cosa controllò le notifiche sul suo Iphone: ogni mattina, infatti, si svegliava con la grande speranza che sua zia Anna avesse pubblicato nuove foto sul suo profilo Instagram.
E più o meno, ogni mattina, riceveva un'amara delusione con cui cominciare la giornata.
Dopo aver lavato i denti, aprì l'anta del suo armadio.
Oliver Junior era eccitato per il suo primo giorno di scuola: non che gli interessasse effetivamente lo studio, quello no, era al corrente però del fatto che la Gracefield High School aveva un grande affluenza di pubblico femminile, ed il ragazzo si sentiva pronto per conoscere qualche nuova pollastrella.
Si tolse il suo pigiama con i delfini, per indossare il suo solito vestiario da fighetto milanese.
Oliver Junior non era mai stato un viziato, nonostante abbia un padre puttaniere ed una madre altamente snob.
Il ragazzo aveva bisogno solo di due cose, le sue cuffiette bluetooth, per estraniarsi dagli sfigati intorno a lui, ed il suo cappellino firmato dal suo più grande idolo, sua zia Anna.
Oliver Junior scese le scale ed arrivò nel salotto della sua grande casa, ad aspettarlo assieme alla sua colazione c'erano i suoi genitori."Giorno Boys"-disse il ragazzo stropicciandosi gli occhi
"Giorno figlio"-disse suo padre Oliver intento a leggere il giornale
"Sei pronto per il tuo primo giorno di scuola?"-chiese sua madre Marica dalla cucina
"Hai già parlato troppo per oggi donna"-rispose Oliver Junior sedendosi a tavola
"Vai farti fottere!"-esclamò sua madre stizzita
"Solo se mi guardi mentre lo faccio"-disse il ragazzo con tono provocante
"Questo è mio figlio!"-esclamò il padre, mentre delle lacrime di puro orgoglio rigavano la sua guancia
Dopo aver finito la colazione ,composta da due uova sode ed uno straccetto di bacon, che a suo modesto parere sembrava un cazzo in mezzo a due tette.
Oliver Junior salutò i suoi genitori ed imboccò la strada per andare a scuola, era solo un giovane pieno di speranze pronto a conquistare il mondo."Alla prossima nabbi"-salutò il ragazzo
"Fai attenzione figlio"-disse Marica
"Sappi che non voglio nipoti"-disse Oliver preparandosi per un'intensa giornata di lavoro nei sobborghi milanesi
Dopo dieci minuti di passeggio, accompagnati esclusivamente da musica trap, Oliver Junior arrivò davanti ai cancelli della Gracefield High School.
Ad attenderlo, c'erano due vecchie conoscenze: la prima era una ragazza di pelle scura di nome Jemima, la seconda era un ragazzo anch'esso di pelle scura con degli occhi azzuri come il mare chiamato Phil.
Entrambi vivevano in un orfanotrofio, ma vennero adottati alla tenera età di sei anni: la prima fu presa in custodia dalla solida coppia formata da Ray ed Anna, il secondo invece dai neosposati Emma e Norman."Ciao Oliver"-salutarono i due con un caloroso sorriso
"We broda, come butta?"-chiese il ragazzo, anche se non lo avrebbe mai ammesso era felice di vedere facce conosciute
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Raffica di colpi || NOREMMA
Short StoryRaccolta di storie brevi sulla ship Noremma, con la giusta dose di fluff e angst. Richieste aperte.