OLIVER JUNIOR IS THE WAY 5

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"Minchia stanno sudando pure i miei peli del culo"

Faceva caldo, troppo caldo per la pelle vellutata di Oliver Junior.
Il viaggio da New York a Tijuana, probabile destinazione degli zii, era stato tutt'altro che facile.
Si era portato con sé solo due cose, il suo amato cappellino ed un dizionario di spagnolo.
Nessuno sapeva che si trovava in Messico, era solo contro il mondo alla disperata ricerca della zia dispersa.
C'erano tutti i pretesti per un'impresa leggendaria.
Ora si trovava nel centro dell'affollata città e non sapeva bene cosa fare, così decise di entrare nel primo bar disponibile, anche se la gente che aveva incontrato fino ad ora non gli piaceva.
C'erano troppi cappelli a punta e uomini in fuga per i suoi gusti. si avvicinò al bancone per chiedere indicazioni alla barista.

"Sti cazzi che gli dico?"

Il ragazzo pensieroso decise di estrarre il suo fidato dizionario, di fronte ad una barista molto confusa.

"Ehm... paella! No no che magari questa è vegana... Messi! Aspe e se tifa Real Madrid? Ci sono ci sono... muro di Truuuuuump! Lo entiendes?"

Era sicuro di aver fatto capire le sue ragioni, ma ahimè, la barista era ancora più confusa.

"Perdóname niño, pero no entendí"

Oliver Junior stava cominciando a seccarsi, non pensava che i messicani fossero così idioti.

"Perdóname il cazzo zia, mi nombre è Oliver Junior però tu puoi llamarme papi. Estoy cercando a una tal Anna Ristowsky, es mucho figa. Lo enteiendes finalmente?"

Come colpita da un'illuminazione divina, la barista comprese l'intera situazione.
La zia Anna era famosa anche lì.

"Anna vino aquí con un hombre de pelo blanco, dijo que tenía prisa. No puedo decirte nada más, perdòname niño"

Non ci aveva capito molto, era più concentrato sulla sua scollatura.
L'unica informazione che era riuscito ad assimilare era che poco prima sua zia era passata proprio lì.

"Gracias socia"

Con quelle ultime parole il ragazzo se ne andò senza aver ricavato un ragno dal buco, era disperato.
Ogni secondo che passava lo stava allontanando dalla sua amata zia.

"Perchè il destino mi è avverso o mia amata zia, mi manca tutto di te. Il tuo sorriso, le tue risate, la tua accoglienza, ma soprattutto quel culetto che sembra fatto dagli dei"

Oliver Junior vagò senza meta per ore, finchè non si scontrò con una losca figura.

"Stai attento dove cammini coglione! Che se ti tiro due schiaffi ne prendi tre!"

Ma quel tizio aveva altre idee, prese la mano di Oliver Junior e lo trascinò in una viuzza poco trafficata.

"Lasciami! Lasciami! Sono ancora troppo giovane per farmi violentare il culo!"

Il losco tizio gli lasciò finalmente la mano, Oliver Junior si mise nella posizione della gru per difendersi.

"Ti avverto coglione, mio padre è Anakin Skywalker"

L'uomo si tolse finalmente il cappuccio, rivelando la sua vera identità.

"Ora mi riconosci amico?

"Don! Gran figlio di una puttana!"

I due si riconciliarono con la loro classica stretta di mano a forma di vagina.

"Che diavolo ci fai qui in Messico?"

"Affari, un tizio mi ha chiesto di consegnare due chili di cocaina"

"Ci sta ci sta"

"Tu invece?"

Raffica di colpi || NOREMMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora