TI HO SEMPRE ODIATO

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Emma non era mai stata così felice, non si sarebbe mai aspettata che fosse vivo.
Il grande e rinomato William Minerva in realtà era il suo caro fratello Norman, creduto morto dall'intera famiglia.
In quei due anni senza di lui aveva scoperto dei sentimenti nascosti, lei lo amava.
Ogni notte si malediva per averlo lasciato andare, ma ormai era il passato.
Finalmente si erano riuniti, ma era diverso da come se lo era immaginato.
Un muro invisibile, costruito con ideali troppo diversi per trovare un punto d'incontro, si ergeva tra di loro ed Emma non sapeva come buttarlo giù.
Ma non era certo una che si arrendeva al primo ostacolo, così decisi di parlargli.
Non si sarebbe mai aspettata che sarebbe stata proprio quella conversazione a dividere definitivamente le loro strade.

"Norman volevamo parlarti"-disse Emma, sperava con tutto il cuore che grazie a questa discussione sarebbe riuscita a farlo ragionare

"Anch'io, e preferirei parlare in completa tranquillità"-concordò Norman facendo cenno ai suoi due amici di sedersi sul divano del suo grande ufficio

"Per salvare i bambini bestiame non serve che combattiamo tra noi"-continuò l'albino togliendosi la giacca

"C-come l'hai scoperto?"-chiese Ray spiazzato, non si aspettavano che gli occhi e le orecchie di suo fratello arrivassero così lontano

"Appena tornato dall'incontro con una tribù di demoni, un uccellino mi ha detto che voi non eravate d'accordo con il mio piano"-rispose l'albino con tono infastidito

"Hai incontrato dei demoni?!"-esclamò la rossa sconvolta

"Sì, per l'esattezza un club di nobili ormai decaduto. Grazie a questa alleanza riusciremo a soverchiare il governo"-annuì Norman stringendo il pugno in segno di vittoria, era così orgoglioso del suo operato

"Perchè hai deciso la via dello sterminio? Voglio sapere se è davvero quello che vuoi"-disse il corvino

"Io sono completamente libero, pertanto ogni mia decisione deriva dall'odio profondo che provo verso la razza dei demoni. Nessuno mi sta obbligando a compiere questo sterminio"-confutò l'albino lasciando i suoi due amici interdetti

"Anche diventare William Minerva è stata una tua scelta?"-chiese il corvino, anche se immaginava la risposta

"Esatto"-rispose l'albino

"N-non è vero... ti senti obbligato a farlo. Anche se i demoni sono nostri nemici, tu non coinvolgeresti mai bambini in una guerra. Inoltre, hai sempre pensato a noi... più di chiunque altro. Non è così!"-esclamò la rossa, non riusciva ad ammettere a se stessa che il ragazzo di cui era innamorata fosse diventato un'altra persona

"Quando abbiamo scoperto la verità sull'orfanotrofio tu mi hai sorriso, mi hai detto che insieme ce l'avremmo fatta. Hai creato questo paradiso per i bambini! Perchè hai un animo gentile!"-esclamò nuovamente Emma, voleva dirgli che il motivo principale era l'amore che provava per lui ma quelle tre parole le rimasero in gola

"Ho detto che volevo parlare in tranquillità!"-esclamò Norman spaventando la ragazza, il suo comportamento lo infastidiva

"In questi due anni ho pensato a vari modi per salvare la nostra famiglia e tutti i bambini bestiame di questo mondo, e finalmente ho trovato la soluzione. Non tornerò indietro solo perchè voi due non siete d'accordo. Ray, dopo che sono stato spedito... hai provato a darti fuoco non è vero?"-chiese l'albino con tono di sfida, sapeva toccare le note dolenti

"M-ma come..."-balbettò Ray

"Sai lo immaginavo, ti ho sempre considerato un debole. Uno che tenta il suicidio non ha il diritto di continuare a voler vivere, nonostante questo ti ho salvato. Se voi due siete riusciti a fuggire è solo grazie a me, e invece di ringraziarmi venite qui e mi attaccate. Lo sterminio è l'unico modo, potrà essere un metodo poco ortodosso ma non vedo altre vie. Tutto questo è molto egoista da parte tua Ray"-disse l'albino lasciando il suo amico attonito

Raffica di colpi || NOREMMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora