Capitolo 11 - Non Ne Voglio Parlare

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Mi ritrovai a camminare avanti e indietro nella stanza, era mezzanotte passata. Dopo quella specie di bacio che avevo appena dato a Tzuyu, corsi subito in camera. Provavo un forte disagio e non sapevo perché. Le nostre labbra si erano sfiorate appena ed è stato uno stupido errore, allora perché il mio cuore batteva così forte e perché vorrei che fosse durato di più?

Continuai a camminare avanti e indietro fin quando non sentii qualcuno che bussava alla porta: «Sana, sono io... Posso entrare?»

Era Tzuyu, cosa dovevo fare? E se avesse voluto parlare? Non mi ero minimamente preparata un discorso o altro... Ci pensai e ripensai ma era tutto inutile. Arrivavo sempre alla stessa conclusione. Dovevo farlo. «Si, entra».

Tzuyu entrò nella stanza e si chiuse la porta alle spalle. Ci guardammo per un po' senza dire niente poi Tzuyu sospirò ed iniziò a parlare: «Beh, immagino di doverti delle scuse». Disse grattandosi la nuca con l'indice, lo faceva sempre quando si sentiva a disagio.

«Come? Perché?» Ero perplessa.

«Per il bacio immagino»

Sentii di nuovo il mio cuore battere forte, ma questo non mi impedì di avvicinarmi a lei. «Tzuyu, io n-non ne voglio parlare ok?» Le presi le mani.

«Va bene... Vuoi andare a dormire allora?» Fissai i suoi occhi mentre lei fissava i miei.

«No» Mi avvicinai sempre di più e potei sentire il suo caldo respiro sulle mie labbra

«Allora che vuoi fare?» Mi domandò quasi senza fiato.

«Questo»

Chiusi gli occhi e premetti le mie labbra sulle sue e stranamente Tzuyu non si tirò indietro. Inizialmente fu una leggera pressione poi diventò un bacio più dolce e delicato. Trattenni il respiro mentre cercavo di ricordare come si baciava, l'avevo fatto una volta con un ragazzo in campeggio e non ero molto esperta in materia, nulla a che vedere con questo... Ma dal niente, la scarica di adrenalina e l'improvvisa infatuazione che provavo per Tzuyu presero il sopravvento.

Iniziai a muovere le labbra lentamente, come una danza sensuale, mentre con le dita iniziavo a giocare con i suoi capelli che le scendevano lungo la schiena. La mia pelle ribolliva e sentii il mio corpo tremare mentre Tzuyu mi costrinse ad aprire le labbra per approfondire il bacio. Le nostre lingue si incontrarono per la prima volta e feci uscire un piccolo ed impercettibile gemito soffocato che fece ridacchiare Tzuyu.

Le sue labbra erano aromatizzate alla fragola, probabilmente a causa dello spumante che avevamo usato per il brindisi, sembravano il paradiso e la sua lingua era così calda... Come potevo essere stata così a lungo senza baciarla?

Non so se accadde perché ero troppo presa dalla situazione o troppo distratta per accorgermi che stavamo camminando nella stanza durante il bacio, ma improvvisamente inciampai sul tappeto e Tzuyu mi premette contro il muro per fungere da supporto. La situazione si era fatta decisamente più calda e Tzuyu mi morse il labbro inferiore e la sentii sogghignare, poi si riattaccò muovendo le labbra con agonizzante lentezza, provocando un' altro gemito da parte mia.

Decisi di interrompere brevemente il bacio per guardarla negli occhi. Il respiro era ancora affannoso e le guance completamente arrossate, ma quello che mi colpì di più fu il luccichio nei suoi occhi e quello strano sorriso che mai avevo visto sulle sue labbra.

Ma un solo bacio non era sufficiente per colmare tutti questi anni, la volevo ancora, desideravo sentire di nuovo tutta quella dolcezza e immergermi nuovamente in quelle sue meravigliose labbra. Ricominciammo a baciarci ma con più desiderio, le nostre lingue ripresero a danzare e i nostri corpi si mossero fino ad incontrare il letto. Eravamo entrambe sdraiate, Tzuyu era sopra di me e presa dalla situazione, cominciò ad accarezzarmi la pancia sotto la camicetta facendo dei piccoli cerchi intorno all'ombelico.

 
Se ne avessi avuto il potere, avrei bloccato tutto quello che ci circondava, avrei voluto rivivere in eterno qualcosa di così tanto piacevole, ma quando sentii il desiderio di andare oltre decisi di fermarmi.

«Tzuyu, aspetta» Le dissi ansimando.

«Che c'è? Ho fatto qualcosa di sbagliato?».

«No è... É solo che... Non credi che vada tutto troppo veloce?».

«Hai ragione, per ora è meglio fermarci qui».

«Per ora? S-significa che ti va di rifarlo?»

«Stai scherzando? Se sapevo che fosse stato così, avrei dato retta a Momo anni fa». Cominciammo a ridere e ci sdraiammo sul letto con ancora i vestiti addosso.

Tzuyu mi attirò a se in un abbraccio ed io cominciai ad accarezzarle il ventre: «Tzu, stavo pensando ad una cosa...»

«Dimmi tutto cucciola» Disse accarezzandomi i capelli.

«Cucciola?» Le domandai sbalordita.

«Troppo strano come soprannome?»

«Si... Ma detto da te va bene...» Le sorrisi guardandola negli occhi.

«D'accordo, e cucciola sia... Cosa volevi dirmi?»

«Ah già...» Arrossii e distolsi lo sguardo, picchiettando con il dito indice sulla sua pancia. «P-per quanto riguarda il sesso... A te va di aspettare?»

«Certo...» Mi accarezzò il viso «... A patto che non ci vogliano altri quattro anni». Cominciammo a ridere e le lasciai un dolce bacio sulle labbra.

Appena ci separammo, andammo a metterci il pigiama e ci sdraiammo di nuovo l'una tra le braccia dell'altra.

Cominciai a farle i grattini sul braccio e a lasciarle dei piccoli baci sulla spalla: «Sai Tzu... Mi piaceva il rapporto che avevamo prima... Ma questo è decisamente meglio». Sorrise e le toccai la fossetta, Tzuyu rispose al mio gesto prendendomi le guance e baciandomi.

«Ah Sana... Non mi sono dimenticata, domani devi farmi i pancake!».

«Ti odio» Mi avvicinai a lei e chiusi lentamente gli occhi.

«Buonanotte cucciola»

«Notte Tzu!»





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ANGOLETTO:

Hei! Scusate se vi ho fatto aspettare tanto per questo fottutissimo bacio ma... Ok, niente ma, non sono giustificata. 😁

Fossette || SatzuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora