9. La forza dell'amicizia

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Avete mai provato a chiudere gli occhi e percepire quel brivido lungo il corpo che vi fa sentire grati della vita? A me succede raramente ma quelle poche volte mi viene voglia di rimettere insieme i pezzi di puzzle della mia vita.

Mi trovai in camera mia seduta per terra con le gambe incrociate, la musica classica risuonava per tutta la stanza essa annebbiata dal fumo di un bastoncino d'incenso, quel benessere durò poco, un soffio d'aria fredda lasciò una scia in camera mia facendomi rabbrividire, il male pensai, ho davanti a me il male ne sono certa ma non riesco a vederlo.

Non avevo voglia di far molto in quella giornata uggiosa ma sicuramente l'avrei passata volentieri in compagnia di Bryan.

La nostra amicizia iniziò quando entrai in clinica, ricordo benissimo la prima volta che lo vidi, eravamo in sala mensa ed 'era il primo giorno che mi fu permesso di pranzare fuori dal reparto, era seduto al tavolo in faccia a me, osservava il suo piatto ancora vuoto e il suo ciuffo biondo cadeva lungo il suo volto nascondendo un ghigno davvero inquietante, non lo dimenticherò mai, pensavo che probabilmente quello, fosse il ragazzo più strano di tutta la clinica.

La prima volta che decisi di parlargli era per giocare a scacchi con lui, partita che ovviamente persi, da quel giorno il nostro legame si fece sempre più stretto. Ancora oggi io e Bryan ridiamo a crepapelle di quella bizzarra prima impressione.

Sono molto grata che in un posto così triste, abbia conosciuto una persona così speciale. A essere sinceri non conosco di preciso le dinamiche che lo hanno portato ad 'affrontare un ricovero in clinica, ogni volta che provo a parlarne, lui si richiude in sé stesso, lo accetto è il mio migliore amico e se un giorno si sentirà libero di parlarne, io sarò al suo fianco per ascoltarlo e questo lui lo sa benissimo. Bryan per me rappresenta un legame indispensabile, la prima persona su cui possa contare, quell'amico che tutti noi abbiamo bisogno al nostro fianco e che tutti si meriterebbero.

-"Ciao Xila!" Disse Bryan entrando nella mia stanza.

-"Bryan! Ti stavo pensando proprio in questo momento" Esclamai felice di vederlo.

-"Ho portato un paio di cose per passare il tempo". Disse lui sorridendo.

Bryan tolse lo zaino dalle spalle, lo aprì e rovesciò il contenuto sul letto, al suo interno c'era una scacchiera, delle carte per giocare a Macchiavelli, patatine e sei lattine di Hantik's.

Bryan tolse lo zaino dalle spalle, lo aprì e rovesciò il contenuto sul letto, al suo interno c'era una scacchiera, delle carte per giocare a Macchiavelli, patatine e sei lattine di Hantik's

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-"Allora, sei pronta ad 'affrontare questa giornata temporalesca?" Chiese Bryan soddisfatto.

-"Non ci credo! Sei andato da Neven senza farti vedere per prendere le birre!" Esclamai a bassa voce per non farmi sentire dagli infermieri.

-"Esatto per quello sono arrivato con lo zaino, almeno una volta finite le posso buttare senza dare nell'occhio, allora da dove iniziamo?" Chiese il mio migliore amico.

-"Dipende, se vuoi perdere, Macchiavelli. Se vuoi vincere, scacchi." Risposi lanciandoli uno sguardo di sfida.

Bryan sorrise poi nascose le birre sotto il letto e prese le carte come per accettare la mia sfida. Ordinammo i vassoi del pranzo e passammo tutta la giornata in reparto, tra giochi di società e le lattine di Hantik's.

Verso sera, tutti parlavano di un nuovo arrivo nel nostro reparto, un ragazzo. Io e Bryan presi dalla curiosità di conoscere chi fosse, ci recammo in sala fumatori.

-"Bryan, lui lo conosco! L'ho visto una volta in mensa, ci siamo scambiati quattro parole e sembrerebbe essere un tipo apposto." Dissi varcando la porta della saletta.

-"Bene, andiamo a fargli compagnia allora". Disse Bryan dirigendosi nella stanza fumatori.

-"Micael, Giusto?" Chiesi accendendomi una sigaretta. "Ti ricordi di me? Ci siamo conosciuti in mensa giorni fa".

-"Ciao, Xila se la memoria non mi inganna, certo che mi ricordo, come stai?" Chiese Micael seduto sotto il solito quadro che detestavo.

-"Tutto bene, tu? Comunque lui è Bryan, il mio migliore amico".

Micael si alzò in piedi e con una stretta di mano conobbe Bryan.

-"Bene, presentazioni finite, allora che ci fai qua nel reparto 3?" Chiesi sedendomi al tavolo.

-"È una lunga storia, diciamo che ho avuto problemi con un ragazzo dell'altro reparto è finita in maniera manesca e quindi hanno ritenuto adeguato un allontanamento immediato, roba da tutti i giorni diciamo." Rispose Micael scherzandoci su.

-"Capisco, vedrai che qua ti troverai bene è un reparto molto tranquillo." Lo rassicurai.

-"Come mai avete litigato?" Chiese Bryan incuriosito.

Rimasi un attimo perplessa dall'atteggiamento di Bryan nei confronti di Micael, di solito si comporta così quando una persona non li sta granché a genio, comunque sia, la sua domanda mi incuriosì parecchio, tornai a osservare Micael che per un po' rimase spiazzato per la domanda.

-"Ricordi quando mi chiedesti del significato del mio tatuaggio?" Disse rivolgendosi direttamente a me.

-"Si, il nome di tuo figlio, Yan". Risposi cercando di capire dove volesse arrivare.

-"È morto un paio di mesi fa, questo il mio ex compagno di camera lo sapeva e me lo ricordava ogni giorno, finché non lo presi a pugni questa mattina." Spiegò Micael con una lacrima che li scendeva lungo il volto

Io e Bryan rimanemmo senza parole e dalla vergogna per aver riaperto a Micael una ferita così grande, ce ne andammo a testa bassa senza dire una parola.

Una volta arrivati in camera io e Bryan bevemmo le ultime birre, con un sottofondo musicale come piaceva al mio migliore amico.

-"Bryan, non dovevamo immischiarci così tanto, Micael stava già soffrendo abbastanza."

-"Non lo so Xila, qualcosa non mi torna, non possiamo ancora fidarci di lui."

-"Perché dici questo?"

-"Pura sensazione e sai che molto raramente su queste cose mi sbaglio".

Con quel pensiero aleggiante nella stanza, ci preparammo per la notte, consapevoli che il futuro ci riservava incognite e pericoli. Ma io e Bryan sapevamo di potercela fare, uniti nell'affrontare ciò che veniva.

Room 43Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora