"Che cos'hai?"
"Mancanza"
- Dal film "Il cielo sopra Berlino"
A volte, non sapere è una benedizione, un'ignoranza salvifica, perché non tutto è necessario. Sapere ti conduce inevitabilmente a pensare e pensare, molto spesso, equivale a rovinare. Rovinare, sì, rovinare e rovinarsi; soprattutto rovinare quel placido equilibrio interiore che, il più delle volte, si è raggiunto con fatica.
Ma altre volte, non sapere è una vera e propria maledizione, una forma di tortura primitiva e innata, perché il dettaglio diventa necessario. Non sapere è così logorante, così velenoso, da portare inevitabilmente a credere che basti un singolo particolare in più ad impedirti di raggiungere la follia; l'ignoranza è un bilico, fatto soprattutto di supposizioni, e mai, mai di certezze.
E Draco Malfoy era stanco di trovarsi in bilico.
Era già passato un mese da quando Hermione aveva lasciato Malfoy Manor – e lui, e Scorpius – e lui, da lei, notizie non ne aveva più avute.
Una vaga forma di densa indignazione aveva cominciato ad albergargli dentro nelle ultime due settimane, facendo compagnia a un'anima sempre più cupa e introversa, che sembrava assottigliarsi ogni giorno di più, senza fare rumore.
Soffriva di mancanza Draco Malfoy, ma non voleva crederci.
Le uniche informazioni che aveva su Hermione provenivano dall'unica lettera con cui, formalmente, lei aveva rassegnato le dimissioni.
Si era trasferita a Londra, nei pressi Parsons Green, e aveva preso in affitto una villetta fino alla fine dell'anno. Poi, aveva detto, forse si sarebbe spostata a Liverpool.
Non voleva più contatti, né con lui né con Ronald, anche se con quest'ultimo era costretta, perché una volta al mese avrebbe fatto visita a Rose, com'era suo diritto. Le era andata bene, tutto sommato, considerando che avrebbe rischiato di vederlo anche due volte a settimana se non fosse stato un campione di Quidditch. Per quanto la Magia fosse sempre stata parte di lei, aveva deciso di rinunciarvi almeno per un po' e di vivere una vita "normale" tra i babbani. Forse il suo, di lato babbano, aveva preso il sopravvento o forse era stata semplicemente sopraffatta da maghi troppo bugiardi per farle apprezzare il privilegio di una simile appartenenza.
Era difficile per lui accettarlo, accettare di vederla svanire così, a maggior ragione considerando che aveva fatto una promessa a suo figlio.
Mancanza.
Una sensazione così fastidiosa...
Mancanza.
E doveva ammetterlo: lei gli mancava. Gli mancava sentirla sgattaiolare in corridoio e raggiungerlo, infilarsi sotto le coperte aspettando che poi fosse proprio lui a stringerla fra le braccia; gli mancava vederla accarezzare la testolina bionda di Scorpius, con quella dolcezza così disinteressata da risultare stonata, tanto era sconvolgente; gli mancava vederla sorridere e sorridergli, osservare gli angoli della sua bocca piegarsi fiduciosi per dare vita a una risata spontanea, una risata che sapeva di ricordi non vissuti e possibilità, di colazioni insieme e baci proibiti, rubati e furtivi.
Ma le notti in solitudine, ormai, il ricordo stesso di quei baci li aveva mutati: da peccati, erano divenuti espiazioni di loro stessi.
Perché non sarebbero tornati più.
Draco guardò fuori, la primavera era scoppiata, stava arrivando l'estate, eppure il profumo gli parve già appassito, come se fosse nato proprio così, consumato e perduto.
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Slytherin roses || dramione🦋
FanfictionHermione Granger e la figlioletta di tre anni, Rose, devono cominciare daccapo. Dopo la separazione di Ronald, ora un famoso giocatore di quidditch, quella che è stata la strega più brillante di hogwarts decide, contro ogni previsione, di accettare...