oggi decide di riorganizzare le cose e di cambiare il suo mocha bianco con una bevanda più dolce.
perchè no? si sente abbastanza spontanea questo martedì.
spingendo la porta di vetro della ben nota caffetteria, ci corre accidentalmente contro, e il suo corpo si scontra contro la sperficie ancora dura e liscia. sente gli occhiali scivolare giù dal naso pulsante e ricadere traballanti sul suo viso.
lamentandosi mentalmente, percepisce il calore espandersi rapidamente dalle sue guance fino alla punta delle orecchie.
sistemandosi goffamente gli occhiali di nuovo sul ponte del naso, si dà un'occhiata intorno, sperando che nessuno l'abbia vista correre contro l'infisso della porta.
quando vede che è libero, si ricompone e si schiarisce la gola. prendendo un respiro, ricorda a se sessa che quella porta si deve tirare, non spingere.
lisciando la salopette di jeans chiaro che sta comodamente indossando, fa un passo attarverso il clima buio della caffetteria. l'aroma pungente del caffè appena macinato raggiunge il suo naso con un forte colpo, i suoi sensi inalano l'odore confortevole; il leggero chiacchierare le arriva direttamente nelle orecchie, mescolandosi con i suoi pensieri sparsi.
sospirando contenta, si infila alla fine della coda, aspettando pazientemente.
una volta raggiunta la parte anteriore della fila, incontra ancora Lottie.
"ciao," saluta, facendo sorridere la rossa di rimando "posso avere un frappuccino al caramello lungo perfavore?"
"niente mocha bianco oggi?" chiede Lottie, le sue sopracciglia si aggrottano ma il sorriso le rimane sul viso.
"no," dice lei "voglio solo provare qualcosa di diverso."
Lottie amplia il sorriso "diverso è bene." risponde prima di scarabocchiare Cal sulla tazza.
pagando la quantità necessaria, si siede sul tavolo accanto e aspetta paziente.
si guarda attorno, studiando la clientela.
nota che molte cricche e gruppi di amici girano intorno alla sua stessa età; ce ne sono alcuni che vanno da un mucchio di sei circa, fino ad un paio di persone.
nel frattempo, lei è da sola.
ma non le importa; questo le da tempo per se stessa e una pausa dalla sua casa immersa nel caos. considerando che ha tre fratelli più giovani che hanno bisogno di essere curati, pace e quiete non sono ordinari nella sua abitazione.
riuscire a scappare in questa caffetteria per lei è il paradiso; è una pace calmante anche se può fuggire solo una volta a settimana.
sentendo il piccolo tintinnìo del campanello posizionato sopra la porta, allunga involontariamente il collo verso di esso.
inclinando il capo alla vista di un familiare ragazzo moro, sente le sue sopracciglia corrugarsi mentre ricorda automaticamente lo scontro che avevano avuto lo scorso martedì.
è ancora vivido nella sua mente come se fosse appena successo ieri. non ha dimenticato la maleducazione del suo tono o il modo in cui incombeva su di lei come se non fosse altro che una formica - minuscola.
tuttavia, il ragazzo la oltrepassa e non la nota, aspettando annoiato il suo turno per ordinare. lei continua a fissarlo mentre lui tira fuori il suo cellulare lucido e lo controlla, i suoi occhi si muovono da una parte all'altra dello schermo.
roteando gli occhi, decide di ignorare lo sconosciuto scortese e sposta lo sguardo verso il basso, giocherellando invece con la punta delle unghie.
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tuesday mix ups • c.h. (ita)
FanficOgni martedì, lei fa un'ordinazione a nome di "Cal." Ogni martedì, anche lui ordina a nome di "Cal." 》Calum Hood《 questa è solo una traduzione, la storia non è stata scritta da me, tutti i crediti vanno a @littlerascalJR Copyright, all rights reserv...