Quando i raggi del sole penetrano dalla finestra, apro lentamente gli occhi e trovo mio marito, bellissimo, a dormire al mio fianco con i capelli scompigliati e la bocca schiusa.
Sorrido teneramente a vederlo così rilassato e non resisto a posare le mie labbra sulle sue.
Quando mugola assonnato mi sposto leggermente appoggiando i gomiti sul materasso beandomi dei suoi occhi socchiusi e del suo sorrisino accennato.
- buon compleanno- gli sussurro spostando di lato una ciocca dei suoi magnifici capelli che gli cade sulla fronte.
Di risposta si fionda su di me, iniziandomi a baciare con una passione disumana che mi porta a ridere rispondendo ai suoi baci.A quanto pare non odia più essere svegliato, non da me o da sua figlia almeno.
A proposito di nostra figlia.
- Sasuke-kun...c'è Sarada- ansimo gemendo appena tra le sue labbra mentre la sua mano mi accarezza la coscia nuda.
Fa un sorrisetto divertito alzando un sopracciglio.
- sto solo riscuotendo il mio regalo di compleanno- dice con fare provocatorio
- l'hai riscosso stanotte- gli ricordo mentre le sue dita accarezzano la mia pelle nuda.
- davvero? Non ricordo- sussurra per poi chinarsi a baciarmi e di rimando, allaccio le braccia attorno al suo collo e alzando il bacino verso la sue erezione ben pronta.
Infondo è ancora presto, Sarada può aspettare, la mamma deve dare il suo regalo al papà.- Sbaglio o qualcuno qui compie gli anni?- chiede Sasuke non appena la nostra piccola bambina entra in cucina stropicciandosi gli occhietti assonnati.
- tu- dice sorridendo verso il suo papà.
- anche tu- gli ricordo cogliendola alle sue spalle.
La prendo in braccio e la strapazzo di coccole.
La nostra bambina compie 5 anni.
Sembra ieri che l'ho messa alla luce, il giorno del compleanno di Sasuke.
Da quel giorno, è come rinato.
Da bambino odiava il suo compleanno, visto che era il giorno in cui era morta la sua mamma per metterlo alla luce, mentre adesso, è anche il giorno in cui è nata nostra figlia.
- Mamma- si lamenta cercando di spostarmi - bastaaa-
- Lascia stare mia figlia- mi prende in giro Sasuke strappandomela dalle mie braccia ma prima che Sarada possa dire qualcosa, la riempie di baci proprio come stavo facendo io.
- Papàààà- sbuffa mentre il padre la stritola. - siete due bambini-
Io e Sasuke ridiamo divertiti davanti a quella constatazione.
non siamo dei bambini, siamo semplicemente innamorati di nostra figlia, come ogni genitore che esista.
Sasuke la mette sullo sgabello accanto al mio, preparandole la colazione.
- Allora stasera è la serata?- le chiedo raggiante mentre mia figlia mi fa segno di stare in silenzio, così da evitare che il padre ci senta.
Finalmente scoprirà che sta prendendo lezioni di piano dato il concerto che ha organizzato la scuola elementare.
- che succede stasera?- ci chiede distrattamente Sasuke mentre versa dei cereali nella tazza della figlia.
- perché non vai a prendere il regalo di papà?- le chiedo e lei si affretta a scendere dallo sgabello per poi correre su per le scale, verso la sua cameretta.
Sasuke alza un sopracciglio verso la mia direzione, ma prima che io possa spiegarmi, inizia a squillare il suo cellulare.
Quando legge il nome che appare sullo schermo, alza l'indice verso la mia direzione, facendomi segno di restare in silenzio.
- Pronto? Si sono io...- sono le uniche parole che riesco a sentire perchè sparisce nel corridoio, chiudendosi nel suo ufficio.Chi diamine può cercarlo alle 7 del mattino?
- mamma? Dov'è papà?-
Mi volto verso Sarada che ha tra le mani un cartoncino dove col glitter ha scritto "PER PAPÀ'" dove all'interno c'è un biglietto per il concerto di stasera dove si esibirà col piano.
Da quando le avevo confessato che il padre sapesse suonarlo, mi ha chiesto un regalo di compleanno anticipato, cioè iscriverla ad un corso di pianoforte, così da potergli fare una sorpresa e renderlo orgoglioso di lei e ho accettato senza esitare.
In più, ogni scusa era buona per andare da suo zio, così da esercitarsi anche in casa senza destare alcun sospetto. Cosa che Sarada non sa, è che le ho comprato un pianoforte che arriverà proprio oggi, così lei e il papà suoneranno insieme.
Quando Sasuke mi ha chiesto cosa volessimo regalarle, ho detto che ci avrei pensato io.
Di certo non potevo dirgli il suo regalo, visto che non sa che sua figlia suona da mesi e mesi.
Scommetto che è bravissima, anche se non l'abbia mai ascoltata, visto che voleva che anche io l'ascoltassi per la prima volta insieme a suo padre la sera del loro compleanno.
- è nel suo studio, adesso esce- la rassicuro e lei limita ad annuire, visibilmente nervosa.
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quel filo che ci unisce
أدب الهواةSEQUEL : UNA PROMESSA E' UNA PROMESSA Dopo l'indimenticabile incidente, nulla sarà più come prima. Quell'incredibile alchimia sembra essere svanita, portando via con se quell'amore incondizionato che i nostri protagonisti provavano l'uno per l'al...