capitolo 3

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OPZIONI:

1) Io e Sasuke-kun stavamo insieme, ci siamo lascati e ognuno ha preso la sua strada.

questo spiegherebbe la sua domanda del perché io l'abbia dimenticato. 
Probabilmente non avrà accettato la mia decisione di sposare un altro uomo, che Sakura Haruno, bambina che non ha fatto altro che amarlo fin dal primo giorno che l'ha incontrato, ha un cuore che batte per un altro uomo. 
Potremmo anche capire il perché quel bacio mi abbia fatto così effetto.
Come ha detto il dottor Namikaze, che quella sera mi ha praticamente raccolta col cucchiaino, mi ha spiegato che non ricordando chi sia mio marito, è normale che quel bacio mi abbia destabilizzato visto che, per quanto io ricordi, ho amato sempre e solo Sasuke.

2) ho ceduto alle avances di un altro uomo quando ho scoperto che lui si è fatto una vita con la modella dalle gambe chilometriche. 

Impossibile, sono stata IO ad dimenticarmi di lui. 

3) io e lui eravamo amanti. Dopo aver avuto una storia ci siamo rincontrati dopo anni tra le mura di quest'ospedale ed allora è iniziata la nostra relazione clandestina. 

Questo spiegherebbe l'effetto che mi fa e il sapore dei suoi baci così familiare.

al solo pensiero mi passo una mano sulle mie labbra, arrossendo appena.

E' stato così...bello, magico, sensazionale, intimo, passionale, proprio come il ricordo che ha evocato.

Sento  dei fogli colpirmi in testa.

- ti ho detto di analizzare le opzioni, non di sognare un porno ad occhi aperti- sbotta Ino al mio fianco e io sbuffo stendendomi sul letto d'ospedale.

- ci sto provando solo che...non faccio che pensarlo- sospiro afflitta mentre Ino legge le mie proposte.

- Amanti? Sul serio?- 

- ehi...non prendere in giro le mie opzioni -

- non ti sto prendendo in giro solo che...amanti? Sul serio?!- ripete di nuovo, incredula.

Già, con quella donna al suo fianco, di certo non gli passerebbe per la mente di tradirla con una bimbetta dai capelli rosa. 

Sbuffo rialzandomi, per poi infilarmi le mie pantofole rosa e la vestaglia di pail.

- ehi...ma dove hai intenzione di andare?- 

- a schiarirmi le idee, non concludo nulla standomene qui dentro, rischio di impazzire- 




Mi ritrovo sul terrazzo dell'ospedale.

Non so il perché, ma è stato un impulso premere quel pulsante una volta salita sull'ascensore.

Ho fatto proprio come mi ha detto, mi sono lasciata andare.

Mi lascio andare agli istinti, alle sensazioni, agisco impulsivamente, con la speranza che la lampadina mi si accenda. 

Osservo le stelle.

Alcune brillano come non mai. 

Mi stendo e aspetto che queste mi diano una risposta, ma le stelle non parlano, magari ascoltano i desideri di chi affida i propri sogni a loro.

Distrattamente indico una stella, la più luminosa tra tutte.

- quella è Sirio- sento dire da una voce alle mie spalle, la sua voce. 

In questi due giorni non è venuto a trovarmi, né io l'ho cercato.

Dovrei avercela con lui perché mi ha baciata...dovrei andarmene, urlargli contro, mollargli un ceffone, invece perché sento il mio cuore sollevato all'udire il suono della sua voce?

quel filo che ci unisceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora