(Ho deciso di pubblicare i capitoli salvati in bozza, cercando di farvi capire il quadro della situazione. Sasuke e sakura hanno passato la vigilia di Natale con itachi e la sua famiglia, sforzandosi di fingere che fosse tutto apposto per i loro nipoti, ma in realtà non era poi una finzione: si sono goduti quegli attimi di tranquillità fino al momento in cui, durante la cena della vigilia, il telefono di Sasuke squilla: è lei, la donna con cui anni fa Sakura è stata tradita. Lo chiama per un intervento. Nonostante Sasuke si alzi per poter parlare in disparte con lei, non ha fatto in tempo a non far leggere il nome sullo schermo a Sakura. Sasuke è di nuovo davanti a un bivio: scegliere la sua famiglia o il lavoro, ma per Sakura è diverso, per lei non sceglie il lavoro, bensì lei.
Sasuke, vigile al giuramento d'ippocrate, nonostante la disapprovazione del fratello, se ne va, va via.
- non appena i bambini andranno a letto- si limita di dire Sakura una volta che sente la porta sbattersi - mi riaccompagnerai a casa-
Una volta tornata, Sakura è pervasa dalla rabbia. Il suo matrimonio è ufficialmente finito.
Quadri che testimoniano il loro amore, il loro matrimonio, Parigi, vengono distrutti e dopo aver cacciato tutte le lacrime, la voce e la rabbia che aveva in corpo, fa le valigie, ma prima di andarsene, prende dalla sua ventiquattr'ore il contratto di divorzio, firmandolo e lasciandolo sul piano di lavoro in cucina tra i vetri rotti, riponendo sopra il suo anello di finanziamento e la fede.
Decide di andare via.
Lontano.
Va lì. A Parigi.
Rimanendo seduta tutto il tempo di fronte alla Sainte Chapelle, dove si sono sposati. È così che passano le sue giornate. A fissare un punto fisso nell'orizzonte, fin quando, un giorno, un uomo decide di farsi avanti, che giorni addietro aveva visto come la ragazza trascorresse il suo tempo, a fissare un punto fisso all'orizzonte, domandandosi non so cosa.
-devo ammettere che la Sainte Chapelle è splendida- al suono di quella voce Sakura trattiene il respiro - ma non crede sia un peccato che la sua attenzione si Proietti su un unico monumento?-
Sakura lo lascia fare. Lo lascia sedere al suo fianco. Non riesce a proferire parola. Non riesce a respingerlo. Si chiede come diamine sia riuscito a trovarla. Ma forse non era poi così scontato.
Aveva bisogno di rivivere il tutto, così da poter dire ufficialmente addio, pensava.
-piacere, Sasuke Uchiha-
Notando il suo silenzio e la mano non stretta, prosegue - e lei è...?-
-non sono in vena di scherzare Sasuke- e detto questo, va via.
E così, ogni mattina, i due giovani si siedono su quella panchina, a intraprendere una conversazione amichevole, a conoscersi, a scoprirsi, ma da un punto di vista unilaterale.
Parla del suo matrimonio, rivelando che proprio lì ha sposato l'amore della sua vita, ma che ahimè ha perduto, ma che Parigi, gli ha dato la fortuna di ritrovarlo. Gli racconta che una volta tornato a casa, ha visto di cosa fosse capace l'uragano Haruno.
-cosa sei venuto a fare qui Sasuke?- chiede con un filo di voce, pietrificata dal dolore che ormai prova.
- a riprendermi l'amore della mia vita- dichiara apertamente. - e lei invece...perché è qui a Parigi?-
- perché sto dicendo addio all'amore della mia vita-
Al suono di quelle parole, Sasuke avverte una fitta allo stomaco, ma infondo sapeva.
-beh...mi perdoni la franchezza...ma non è così che ci si cura dall'amore- e detto questo, si alza, aspettando che lei lo faccia di rimando.
-non è un caso che Parigi ci abbia fatto incontrare- sorride lui, proponendole di seguirlo, di passare gli ultimi giorni dell'anno insieme, così da scoprire Parigi, vivendola, rivivendola.
-infondo che ha da perdere? Non possiamo passare tutto il giorno in silenzio su una panchina-
Sakura non proferisce parola, ma lui continua
- l'avverto. Non si libererà di me tanto facilmente-
E sapendo benissimo questo, arresa e rassegnata, si alza, seguendo lo pseudo sconosciuto, stando al gioco.
Percorrono ogni tappa celebre della loro fuga romantica, incontrandosi ogni mattina davanti all'hotel di lei.
Durante gli ultimi giorni parlano, si conoscono, si innamorano, ancora e ancora, ma a debita distanza. Fino a che, la sera di capodanno, dopo averla riaccompagnata a casa, Sakura lo invita a salire nella sua stanza, così da potersi riparare dalla pioggia incessante che batte su Parigi.
È mezzanotte.
I due sconosciuti si baciano.
Fanno l'amore. Ma Sasuke non resta per la notte.
"ti do due mesi per pensarci, e qualunque sia la tua decisione, io la rispetterò"
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quel filo che ci unisce
FanficSEQUEL : UNA PROMESSA E' UNA PROMESSA Dopo l'indimenticabile incidente, nulla sarà più come prima. Quell'incredibile alchimia sembra essere svanita, portando via con se quell'amore incondizionato che i nostri protagonisti provavano l'uno per l'al...