1 Settembre 1934
Sono mesi che aspetto questo momento. In mano ho una lettera ancora imbustata in cui c'è scritto se sono stata ammessa all'università dei miei sogni oppure no.
Mi trovo in casa insieme a Bucky, Steve, Peggy e Lizzie.
Durante questi mesi estivi siamo diventati molto amici, infatti usciamo quasi tutti i giorni e stiamo sempre insieme.
"Secondo voi sono stata ammessa?" chiedo titubante mentre comincio ad aprire la busta."Certo, sei la persona più intelligente che io conosca!" esclama Peggy con tono ovvio provocando una risata leggera a Steve. Lui è innamorato perso della mia migliore amica. La prima volta che si sono incontrati Steve non riusciva a toglierle gli occhi di dosso e arrossiva per ogni cosa che lei dicesse.
Tiro fuori la lettera per poi aprirla con le mani tremolanti.
Leggo velocemente il contenuto, poi sposto lo sguardo sui miei amici che attendono impazienti.
"Sono stata ammessa!" esclamo incredula mentre un grosso sorriso si forma sul mio viso.Un attimo dopo le mie parole, completamente colta di sorpresa, sento le labbra di Bucky sulle mie. Un semplice bacio a stampo, ma che pian piano diventa sempre più passionale.
Le urla di gioia dei miei amici, a quella scena, diventano ancora più forti e felici. Riesco a percepire l'emozione che stanno provando le mie amiche, so che stavano aspettando da tanto questo momento. Dalla loro reazione sembrano anche più felici di me.
"Te lo avevo detto" sussurra sorridendomi mentre si stacca dalle mie labbra di pochi centimetri, poi mi accarezza la guancia."Grazie" sorrido anche io per poi dargli un altro bacio a stampo.
"Bucky, ora voglio abbracciare la mia migliore amica però!" esclama Lizzie interrompendoci dal nostro bel momento.
"È tutta vostra" sbuffa alzando gli occhi al cielo, io invece mi lascio sfuggire una risata divertita.
"Avremmo tutto il tempo per stare insieme, non preoccuparti" sussurro dandogli un bacio malizioso sull'angolo della bocca mentre lui sorride.
• • •
Aspetto impaziente che mio padre e mio fratello tornino a casa. Sarebbero dovuti essere qui ben due ore fa, come mi aveva detto Freddie, ma ancora non li ho visti.
Ogni tanto mi affaccio alla finestra sperando di vederli arrivare in lontananza, ma di loro non c'è neanche l'ombra.Sono usciti questa mattina presto. Mio padre ha dei gravi problemi di salute che continuano a peggiorare mano mano che passano gli anni. È da molto tempo ormai che è malato.
Freddie lo ha portato all'ospedale più vicino, che si trova circa a tre ore di distanza da qui.Nonostante le poche possibilità economiche che noi abbiamo, spero che esista una cura che possiamo permetterci di comprare per guarirlo.
Non trovo giusto che la gente un po' più "povera" debba morire solo perché non può permettersi di guarire.Ad interrompere i miei pensieri è la porta di casa che si apre mostrando mio fratello, da solo.
Sospiro dal sollievo non appena lo vedo, ma mi preoccupo subito dopo non appena noto che mio padre non c'è.
"Dov'è papà?" chiedo quasi in un sussurro.Sospira sconsolato per poi andare a sedersi sulla poltrona del salotto.
"I dottori lo hanno visitato e, dato che le sue condizioni di salute sono pessime, hanno deciso di tenerlo ricoverato lì finché non migliora" mi spiega mentre si appoggia allo schienale della poltrona.Io mi siedo vicino a lui.
"Ti hanno saputo spiegare come si chiama la sua malattia?" gli chiedo, anche se so già la risposta.
I dottori hanno saputo dirci soltanto che è stato il fumo a provocargli questo. È sempre stato un gran fumatore, infatti a volte risuciva a finire quasi due pacchetti di sigarette al giorno. Io ho sempre provato a dirgli di smettere, ma lui non mi ha mai ascoltato."No, ma mi hanno detto che i suoi polmoni sono danneggiati" sospira.
Sento i miei occhi riempirsi di lacrime."Ci sarà una cura?" chiedo titubante.
Lui mi guarda, poi scuote la testa.
"È solo questione di settimane, forse giorni" sussurra.
Scoppio a piangere, anche se una parte di me già lo sapeva.
Ultimamente tossiva spesso e si affaticava a fare tutto, ma spero lo stesso che guarisca."Cavolo" è tutto quello che riesco a dire. Non sono pronta a perdere anche mio padre, non riuscirei a sopportarlo.
È stata dura superare la morte di mia madre e non so se riuscirò a superare anche quella di mio padre."Possiamo parlare di qualcos'altro?" mi chiede sorridendo tristemente per smorzare un po' la tensione.
Mi lascio sfuggire un sorriso anche io per poi annuire con la testa.
"Che cosa hai fatto oggi?" mi chiede dopo qualche secondo di silenzio."Sono stata con gli altri" rispondo, il mio sorriso si allarga sempre di più.
"Devo farti vedere una cosa, aspetta qui" dico alzandomi per poi camminare velocemente verso la mia camera.
Deve assolutamente vedere la mia lettera di ammissione all'università, lui sarà fiero di me."Che cos'è?" mi chiede curioso togliendomela dalle mani. Sbuffo alzando gli occhi al cielo, ha sempre avuto questo vizio.
Ogni volta che avevo qualcosa in mano me la strappava via."Tu leggi" sorrido impaziente.
Apre il foglio cominciando a leggere velocemente tutte le righe.
Subito dopo i suoi occhi si spostano su di me."Sei stata ammessa?" mi chiede incredulo.
Io sorrido accennando un "sì" con la testa e in un attimo mi ritrovo tra le sue braccia."Sono orgoglioso di te, davvero" sussurra mentre continua a stringermi tra le sue braccia.
"Ti voglio bene" gli dico quasi senza pensarci.
Lui mi da un bacio sulla guancia.
"Anche io" sorride.Passiamo il resto della serata a parlare del più e del meno fino a tarda notte.
"Io vado a dormire" dico sbadigliando mentre allargo le braccia allo stesso tempo per stiracchiarmi."Già, anche io. Il viaggio è stato molto lungo" ammette.
"Buonanotte" sorrido alzandomi sulle punte per dargli un bacio sulla guancia.
"Notte"
❄️❄️❄️
Heilaa! So che in teoria avrei dovuto aggiornare domani, ma non stavo più nella pelle e volevo troppo farvi leggere la parte del bacio, ero troppo emozionata HAHAHAH.
Inoltre, oggi sono anche di buon umore quindi spero di avervi strappato un sorriso, con questo aggiornamento, se avete avuto una brutta giornata.
Detto questooo, ci vediamo domani. :)
Ciao ciao. ♥️
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𝙿 𝚁 𝙾 𝙼 𝙸 𝚂 𝙴|| 𝙱𝚞𝚌𝚔𝚢 𝙱𝚊𝚛𝚗𝚎𝚜
Fanfiction|| "Ti darò la vita che hai sempre desiderato, è una promessa" "Bucky, io ho già la vita che desideravo, e chissà, questa volta potresti avermi dato anche un bambino" sorrido, appoggiando una mano sul mio ventre. || ○●○● James Bucky Barnes e Corali...