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Ci vogliono quattro settimane perché il processo prenda di nuovo luogo.
Quando entrano in aula lo stesso giudice dell'ultima volta non fallisce da guardare Louis con quella che l'Omega legge come pena.

Il ventitreenne cammina lungo il corridoio centrale dell'enorme stanza come se fosse un condannato a morte, come stesse andando al patibolo.
Le sue mani sudano freddo e il suo cuore batte all'impazzata nella cassa toracica, pronto a fermarsi da un momento all'altro.

Louis è consapevole più che mai, quando prende posto e da uno sguardo dall'altra parte della stanza incontrando gli occhi di più membri della famiglia Lively, che se il processo non andrà bene dovrà fuggire il più lontano possibile.
Non è da Louis, in effetti, scappare di fronte alle avversità, ma questa volta può dire di aver fatto ciò che era giusto.
Ha parlato ai giudici di Brandon Lively e delle sue minacce, della frode per soffiargli i vecchi magazzini e della falsificazione dei contratti.
Louis ha fatto la cosa giusta, e l'ha fatta fino in fondo, ne è sicuro, quindi, quando volge lo sguardo di nuovo verso il giudice di fronte a lui, prende un respiro profondo, chiudendo gli occhi in attesa della sentenza.

Questa volta, però, Louis non è seduto al tavolo con al suo fianco solo l'avvocatessa Maura Gallagher, perché dall'altra parte, con sguardo glaciale e mano stretta nella sua, questa volta c'è anche Harry, presentato alla giuria come suo compagno.

<<La sentenza verrà deliberata quest'oggi in presente sede secondo l'articolo 525 c.p.p.>> comincia il giudice, leggendo i fogli posti sotto di lui <<La giuria e il giudice deliberano la sentenza ai sensi dell'Articolo 533 c.p.p. sull'imputato Brandon Lively>>

Harry e Louis si voltano per un istante verso Maura, non sapendo cosa effettivamente le parole del tutore della legge significhino nell'atto pratico.

Guardano la donna schiudere leggermente la bocca, rilasciando un sospiro che non capiscono però che cosa voglia significare.

Quando il giudice ricomincia a parlare, le mani di Harry e Louis sono diventate bianche per quanto si stanno stringendo fra loro.

<<Il giudice e la giuria sentenziano quindi l'imputato colpevole dei reati constatatigli al di là di ogni ragionevole dubbio>> continua <<Lively Brandon, condannato a quindici anni senza possibilità di condizionale>>

Quando il suono del martelletto arriva alle loro orecchie, Harry e Louis per qualche istante non si muovono.
Solo nel momento in cui due poliziotti portano via l'Alpha di fronte ai loro visi i due si rendono realmente conto di quello che sta succedendo.

Harry non sente il padre di Brandon gridare insulti e bestemmie di ogni genere, quando si gira per stringere Louis a se, alzandosi in piedi e portandolo contro il suo petto.

<<Ce l'hai fatta>> mormora contro i suoi capelli <<Sei libero>>

La sera stessa Niall decide che non possono assolutamente evitare di festeggiare a casa loro con tanto alcol.

<<Ho preso il numero di Calum, Niall James, non fare cose che io non farei o lo verrò a sapere>> gli ha però voluto dire Maura, prima di ripartire per Los Angeles, lasciando dietro di se un Alpha irlandese ventiseienne arrossito per il rimprovero della sua mamma.

Non è nulla di che in realtà, Niall aveva proposto una sorta di festino universitario con entrata libera, ma onestamente nessuno (a parte lui) ha voglia di sfasciarsi completamente dopo settimane di tanta tensione.

<<Domani andiamo a ballare, parola>> sbuffa Zayn.
<<Prometti>> piagnucola l'altro Alpha.

Il moro alza gli occhi al cielo, perché davvero, il suo amico dovrebbe smetterla di essere così, ma d'altronde lo adora troppo, quindi si porta una mano al petto.

Fiducia Beffarda//L.S.  OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora