Vide Stephan sdraiarsi per terra e portarsi la gamba sul petto e si appoggiò a lui e gli spingeva la gamba più possibile sul petto.
STIAMO SCHERZANDO?! Sentiva le mani di Lorenzo sulla sua coscia... non pensava di poter reggere ancora tanto.
Dopo un paio di minuti, infatti, chiese a Lorenzo se gli dispiacesse cambiare, con la scusa che gli tirava un po' troppo la gamba.
Lorenzo accettò, spostandosi da sopra di lui e prima di alzarsi, senza pensarci, diede due pacche sulla coscia di Stephan, che dovette chiudere gli occhi e richiamare tutta la pazienza che aveva dentro per non farsi venire in mente immagini inappropriate.
Fecero lo stesso allenamento all'inverso, adesso era Lorenzo ad essere sotto e Stephan gli spingeva la gamba piegata verso il petto, ma a quanto pare non abbastanza, dal momento che ad un certo punto Lorenzo lo prese per i fianchi e lo tirò più verso di lui
"Scusami, ma non sento tirare nulla"
Eeeeeeh sapessi cosa mi tira a me se continui in questo modo, si trovò a pensare Stephan, diventando tutto rosso.
Dopo vari altri allenamenti, arrivarono a fare gli addominali. Stephan era sdraiato per terra, mentre Lorenzo gli teneva i piedi saldi al suolo.
Lorenzo pensò che forse Stephan nemmeno se ne rendeva conto che quando si alzava, gli andava pericolosamente vicino alla bocca.
Perché se ne sarebbe dovuto rendere conto... alla fine Stephan era etero e lo era pure lui, non c'era nulla di strano in quell'esercizio così semplice.
Eppure, quando Stephan si sollevava, Lorenzo sentiva il respiro del più grande vicino al suo viso e veniva pervaso dai brividi.
Quando Stephan si alzò per l'ultima volta, non aveva più tante forze e stava iniziando a faticare; mentre si stava alzando, perse l'equilibrio e si aggrappò al colletto della maglia del più piccolo, trascinandolo a terra insieme a lui.
Lorenzo si trovò tra le gambe di Stephan, con le braccia ai lati dei suoi fianchi e i visi pericolosamente vicini e si ritrovò a guardarlo negli occhi.
"Scusami, ma stavo cadendo. Sono tutto dolorante, non riesco a reggermi tanto bene da solo" furono le parole del più grande.
"Tranquillo" fu l'unica cosa che uscì dalla bocca del più piccolo, che alzatosi, si girò immediatamente dal momento che si sentiva bruciare il viso dall'imbarazzo.
Dopo due orette di allenamento e vari altri esercizi, nel più totale silenzio, iniziarono a fare il defaticamento, per poter poi andare a fare la doccia e poi a cena tutti insieme.
Così magari Stephan avrebbe potuto parlare con qualcuno, dal momento che Lorenzo non sembrava aver intenzione di rivolgergli ancora la parola.
Stephan non ne poteva più di tutto quel silenzio, era esausto mentalmente, voleva staccare un po' dal romano.
"Ti dispiace se vado prima io a fare la doccia?" chiese Stephan.
"No, tranquillo" rispose il più piccolo.
Stephan si avviò verso le loro casetta e nel tragitto, si voltò a guardare e vide che Lorenzo stava parlando con Ibanez e Kumbulla e pensò che almeno avrebbe potuto accendere la musica e stare un po' in pace da solo.
Entrato nella casetta, aprì l'acqua per farla venire calda, intanto che preparava i vestiti puliti che avrebbe messo per la cena.
Finito di parlare con il resto della squadra Lorenzo si avviò verso la casetta, pensando che ormai il più grande avesse già finito di farsi la doccia, a mano a mano che era più vicino iniziò a sentire la musica, sempre più forte.
Stephan non riusciva a non fare confusione per una mezz'ora.
Anche prima della sua partenza, quando tornava in camera per riposarsi, lui accendeva sempre la tv a tutto volume, mentre Lorenzo invece cercava solo di dormire un pochino. Erano così diversi, ma Lorenzo non si era mai trovato così bene con nessun'altro.
Entrato in camera la musica era abbastanza forte, Lorenzo pensò che Stephan non potesse assolutamente sentire nulla, con l'acqua aperta oltretutto.
Si mise sul letto aspettando che l'altro uscisse dal bagno.
Sentì l'acqua chiudersi e la musica abbassarsi un po' di volume.
Vide la porta aprirsi per fare uscire tutto il vapore, Stephan era girato di schiena e quindi non vide che Lorenzo era entrato.
Aveva l'asciugamano bianco avvolto in vita, un po' cadente che veniva tenuto dal più grande da davanti.
Lorenzo si fermò a guardare la schiena di Stephan e le gocce che arrivano fino al fondo schiena appena visibile.
Si sentì diventare tutto rosso e sentì un gran calore travolgerlo.
Percepì uno strano formicolio lì sotto, guardando in basso vide la sua indiscutibile eccitazione che stava prendendo possesso di lui.
Venne risvegliato dai suoi pensieri dalla voce di Stephan
"Oh ehi, non ti avevo sentito entrare
Comunque ho finito... se vuoi, puoi venire tu"
Di scatto prese il cuscino dietro di lui, per coprirsi. Rendendo il tutto ancora più ovvio.
"C-certo, ora vado subito" gli rispose,ricevendo un piccolo sorriso dal più grande.
Ha notato tutto e forse ha solo fatto finta di non notarlo
O magari non ha nemmeno visto nulla e non sospetta nulla
Spero proprio che sia così, sarebbe veramente imbarazzante
Insomma a me non piacciono i corpi maschili, non so nemmeno perché sia successo
Pensava Lorenzo, cercando di convincersi che quello che era successo non voleva dire assolutamente nulla.
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Ciao a tutt*! ❤️
Eccomi con un nuovo capitolo, volevo ringraziare tutti coloro che mettono una stellina ad ogni mio capitolo, mi riscaldate il cuore!💖
E ovviamente, grazie mille anche solo a chi legge la mia storia!💞
Un bacione!!!🥰
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Sterenzo - A secret love story
Фанфик⚠️ SOSPESA ⚠️ "Erano stati distanti e si erano mancati, ma ora era tornato, era tornato a Roma ed era tornato da lui." #Sterenzo