SPOILER DE "IL LABIRINTO DI FUOCO" E "LA TOMBA DEL TIRANNO" (e il One-Shot è aumentato verso la fine de "La torre di Nerone)
<<Percy, siamo arrivati!>> Alzai di scatto la testa che era appoggiata al sedile, nel vano tentativo di dormire nonostante la brusca guida di Grover (provate voi a guidare con degli zoccoli o delle scarpe riempite di calzini) e guardai prima Annabeth, che mi aveva chiamato, e poi l'ambiente intorno a noi. Le Oakland Hills ci circondano come le tribune in un'arena (e sono stato nel Colosseo, quindi mi ritengo un esperto di come ci si sente ad essere in un'arena), abbracciando un luogo che conoscevo bene: Nuova Roma. Era difficile notarla, per colpa della Foschia, ma se mi concentravo bene riuscivo a vedere l'acquedotto che svettava intorno alle mura. Ma la mia contemplazione del Campo venne bruscamente interrotta da Grover:
<<Ragazzi, io devo andare: il dovere mi chiama.>> sorrise goffamente, come faceva quando avevamo dodici anni, e indicò dietro di sé.
<<Va bene. Però, amico, non perdiamoci di vista di nuovo, okay?>> gli risposi io
<<Ha ragione>> aggiunse Annabeth <<Questo viaggio è stato bellissimo. Noi tre insieme, come ai bei vecchi tempi.>>
<<Già, con l'unica differenza che non abbiamo avuto continuamente mostri alle calcagna e che non avevamo fretta di dover salvare il mondo e una profezia sulla spalle>> fece notare Grover
<<Hey hey, piano con quel "nessun mostro". Dimentichi quei serpenti giganti che sapevano di cracker al formaggio scaduti, in Kansas>> dissi, ridendo.Risero anche loro, e per un attimo mi sembrò davvero di essere tornato a quando avevamo 13 anni. Era vero, ogni estate ci toccava una profezia, ma le vere battaglie erano ancora tutte lontane, la Grande Profezia poteva ancora non riguardarmi, e quella dei Sette non esisteva. E soprattutto, ai tempi non ero ancora caduto nel Tartaro. Una breve immagine di quel posto terribile fece capolino nella mia mente, ma la scaccia via prima che potesse invadermi i pensieri.
<<In ogni caso, non ci perderemo di vista, giusto Grover?>> chiese nuovamente Annabeth.
<<Ovviamente>> confermò Grover <<E poi, io e Percy abbiamo il nostro legame empatico.>>
<<Giusto. Be', allora ti lasciamo andare. Ciao Grover, ci vediamo presto!>>
<<Ciao!>>Lui ci salutò con la mano, e lo guardammo salire in macchina e ripartire verso New York, e poi verso chissà dove. Poi ci girammo a guardare le porte di Nuova Roma, la nostra nuova casa per i prossimi... chissà. Spero tanto, tanto tempo.
Dopo essere entrati ci dirigemmo subito verso il principia, perché dovevamo assolutamente salutare Frank, Hazel e Reyna. La città sembrava reduce da un battaglia, e supposi che, dato che era l'unica guerra in corso, fosse colpa di quegli stupidi imperatori pazzi e Apollo. In ogni caso, avremmo avuto spiegazioni molto presto, Giunti al principia Annabeth bussò, perchè fosse stato per me avrei aperto la porta e basta. Sentimmo dei passi avvicinarsi, e poi la porta si aprì. Hazel, stranamente vestita con la toga del pretore, appena ci riconobbe sorrise dolcemente:<<Percy! Annabeth! Che bello vedervi!>>
<<Oh miei dei, sono Percy e Annabeth>> sentimmo la voce di Frank da dentro la stanza.
<<Entrate, entrate.>> ci disse Hazel, scostandosi.
Feci un passo avanti e intanto indicai la sua toga <<E quella...?>>
Hazel rise e arrossì un po' <<Reyna si è ritirata, siamo io e Frank i pretori ora.>>
<<Ma è fantastico, Hazel!>> si complimentò Annabeth, che a quanto pare aveva parole, a differenza mia che ero solo confuso <<Ma in che senso Reyna si è ritirata.>>
<<Si è unita alle cacciatrici questo aprile, quando Dia- ehm, Artemide è venuta per aiutare suo fratello.>>
<<Quindi Apollo è stato qui. E' per questo che molte case sono distrutte.>>
<<Esattamente.>> confermò Frank, che ci aveva raggiunto. Indossava anche lui la toga da pretore, e devo ammettere che gli stava molto bene. Faceva ancora più paura del solito.
<<Ma io sono ancora confuso dalla decisione di Reyna. Perchè?>> chiesi, di nuovo. Avevo brutte esperienze con le persone che abbandonavano quelli che amavano per unirsi ad Artemide, e anche considerando che Reyna era amica di Nico, volevo capire le sue motivazioni.
<<Ha detto di aver capito che era quella la sua strada. Sinceramente, qualunque siano le sue ragioni, se lei è felice lo sono anche io.>> Ah, Hazel. Dolce e comprensiva come sempre. Anche se, tutto sommato, aveva ragione.
<<E Jason che ne pensa invece? Lo avete più rivisto dopo la fine della guerra contro Gea? Lo sa che lei è tornato?>> mi ero improvvisamente ricordato di Jason. Non l'avevo più sentito da quando lui e Piper erano andati non ricordo dove per cercare Leo.
<<Esatto! E i templi? E' riuscito a finire il progetto, perchè non mi ha più contattato>>
Più facevamo domande, più Hazel e Frank abbassavano lo sguardo.
<<Ragazzi, che succede? Avete una faccia. Sembra che sia morto qualcuno.>>Quella frase aleggiò in aria finché non compresi. Mi voltai a guardare e dai suoi occhi capii che anche lei era giunta alla mia stessa conclusione. Guardai Frank e Hazel, e la stanza sembrò diventare gradualmente più piccola mentre aspettavo una loro risposta. Loro si limitano a guardarci con gli occhi tristi.
<<Ragazzi... vi prego... ditemi che ho capito male...>> Ma dentro di me sapevo che non era così.
Ci portarono alla sua tomba e rimasi a fissarla per quelli che mi sembrarono secoli. Non potevo crederci. Era un sogno, un incubo. I semidei fanno spesso incubi, probabilmento ero addormentato in macchina insieme a Grover e Annabeth.
<<Annabeth, ti prego, svegliami.>> sussurrai, e l'Annabeth che speravo fosse un sogno mi sentì e mi prese la mano.
<<Percy, vorrei anche io che fosse un incubo, davvero tanto.>> mi abbracciò, ma stranamente non bastò a farmi stare meglio.Piangemmo per tanto, tanto tempo. Ripensai a tutto quello che avevo passato insieme a Jason, ai nostri silenziosi litigi, ma a quanto in realtà ci supportavamo l'un l'altro. Pensai ai templi che non aveva potuto finire, pensai a Piper, a Talia, a Reyna, a Nico, e a tutti quelli che vedevano in Jason una persona importante. Pensai al tempo che non aveva potuto spendere facendosi una nuova vita la Campo Mezzosangue e pensai a tutto il resto delle cose che non avrebbe mai potuto fare, come finire i suoi templi e portare a termine la sua promessa.
Anche quando il telefono di Annabeth suonò e lei rispose con un "Ciao Magnus", tentando di nascondere le lacrime non distolsi lo sguardo. Dissi velocemente ad Annabeth di chiedere una cosa a suo cugino, poi tornai a fissare la pietra.
<<Scusa se non ti ho protetto come tu hai fatto con me, amico mio.>> sussurrai al vento che preannunciava la notte, e dentro di me sperai che quel vento fosse lui.
Spazio autrice
Sono tornata siiiii.
L'altra sera, dopo troppo tempo, sono riuscita finalmente a scrivere qualcosa, quindi ho buttato giù questa idea che mi frullava in testa da un po'.Spero davvero tanto che vi piaccia, in caso stellinate e lasciate un commento per rendermi felice :)
Love you all💜
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Tutto in un colpo~Fandom One-Shots
De TodoUna raccolta di One-shots vari, la maggior parte su Percy Jackson, che vi porteranno a urlare, sclerare, piangere, ridere... o almeno quello è l'intento. Enjoy it!