2. primo giorno

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"PAPAA, SVEGLIATI O FAREMO TARDIII" urlai in mezzo alle scale.
"t/n...ti ho già detto che io non mi sveglio alle 6.30 solo per arrivare a scuola alle 7.30. quindi vedi di farmi dormire" disse lui

"pfff... vado a solaaaa!!!!! ciaoooo!"
senti un 'tsk' proveniente dalla sua stanza.

in effetti erano le 6.30 e la scuola incominciava alle 8, ma non stavo più nella pelle!
la divisa della scuola è bellissima, la gonna non è ne troppo lunga ne troppo corta e la camicia non è trasparente.

arrivai in classe alle 7.
"e ora che cazzo faccio?" dissi.

presi il posto in un'ultima fila vicino alla finestra... ammirai lo svolazzare degli uccellini, loro erano liberi; liberi di fare quello che volevano, e andare dove volevano.

quando un uccello pensando che la finestra fosse aperta, andò a sbattere contro essa.

"oh dio... piccolino" aprii la finestra e lo presi tra le mani.
"tu sei un pettirosso eh? dai ora ti libero" lo lasciai volare via.

"TSK ora le comparse che ho in classe si mettono a giocare con gli uccelli" disse un ragazzo varcando la soglia dell'aula.

lo squadrai da testa a piedi, aveva dei capelli biondi sparati in aria, occhi rosso fuoco e sguardo omicida.

"beh, se voglio diventare un hero devo comunque cominciare da qualche parte no?"

sorrisi al biondo, non ricevette risposta, o meglio solo un 'tsk'.

percorse tutta l'aula fino ad arrivare di fronte al mio posto.
"levati comparsa, questo è il mio posto"

guardai lui è subito dopo iniziai a scrutare attentamente il banco.
"mah, a me non sembra di vedere inciso il tuo nome, quindi vedi di filare via biondo ossigenato" dissi accennando un sorriso.

"senti cogliona ti ho detto di levarti" replicò il biondo.
"e io ti dico di cercarti un altro posto, infondo, siamo solo noi due in questa aula" continuai a sorridergli per provocarlo.

si capiva benissimo il suo carattere, anche solo da 3 frasi... era un ragazzo che ci andava giù solo d'impulso, non ragionava su quello che faceva, vuole essere superiore agli altri.
insomma il solito fighetto del cazzo.

"non provocarmi bastarda, è un avvertimento" disse il ragazzo, andando a sedersi due posti di fianco a me.

da quell'incontro, constatai che nessuno sapeva che fossi figlia del pro hero neutralizzatore, fortunatamente.

erano ormai le 7.55... la classe si era riempita, c'erano diversi ragazzi e ragazze.
mi stavano scoppiando i timpani, c'era un casino assordante, il ragazzo di prima, il biondo, era seduto con i piedi appoggiati al banco. mentre un ragazzo alto gli urlava di smetterla.

"NON METTERE I PIEDI SUL BANCO! NON TI SEMBRA UNA MANCANZA DI RISPETTO NEI CONFRONTI DEI SENPAI DELLO UA E DI COLORO CHE L'HANNO COSTRUITO" disse il ragazzo alto facendo dei gesti robotici.

"DIREI DI NO! MA TU DA CHE MEDIE VIENI PERSONAGGIO SECONDARIO?"

pff questo ragazzo pensa di essere il protagonista, si deve svegliare un attimo.

decisi però di immergermi nella lettura, finché ho tempo... continuai a leggere 'orgoglio e pregiudizio'.
ma una ragazza mi disturbò, aveva dei lunghi capelli neri raccolti in una coda alta, con dei ciuffi che le ricadevano sul viso.

"ei... io sono momo, piacere" disse la mora
"t/n, piacere mio"
"ti ho vista all'esame per i ragazzi referenziati"
"ah si? non mi ricordo di molti, non ho prestato molta attenzione" dissi io mettendomi una mano dietro alla nuca e sorridendo.
"tranquilla" disse lei tornando a sfogliare un libro in inglese.

"il mio peggior rivale" (bakugou x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora