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Siamo seduti a mensa con Harry, Olivia, Charlie, Nic,Dixie,, Aria, Charlotte, Tyler, Brian e Aaron i migliori amici di Harry se non anche il resto dei componenti della Band
"Amore ho scordato l'accendino, prestami il tuo" mi ha costretto lui a chiamrlo con questo stupido nomignolo, dice che se no Charlotte non crede che tutta questa storia è vera
"Ma porcaputtana a poco a poco ti stai prendendo tutti i miei accendini" è vero, ne ho tremila ma li lascio nelle varie borse e poi non li trovo più
"Tieni, è il tuo, stamattina era poggiato sul comodino, sapevo te lo saresti scordato" pronunciata questa frase mi sono ritrovata tutti gli occhi addosso, sopratutto quelli delle mie amiche che hanno fatto il solito sguardo da  "bene, adesso te lo scopi anche", e lo sguardo di Charlotte invece era uno sguardo di gelosia barra tristezza, in realtà credo sia una brava persona, non credo abbia mai fatto sei presiedi psicopatici nei miei confronti, è troppo buona per farli.
Sta ritornando, le palpitazioni, la sensazione di soffocamento, la nausea, i brividi, il calore in tutto il corpo, le mie mani e le mie gambe tremano, Dixie ed Harry se ne sono accorti subito, Herry non sapendo cosa fare mi ha messo le sue mani sopra le mie e mi ha detto "mettiti sopra di me"
"Ho bisogno di un po' di erba"
"Hai bisogno di calmarti" poi prende l'erba e me la passa "ma tieni"
"Da quant'è che non mangi?" Chiede Nic
"Avete rotto il cazzo con queste domande" dico e mi alzo per andandarmene

POVE'S HARRY
Si è alzata e se ne è andata, non capisco, Nic non ha detto nulla di che, ogni giorno che passa la capisco sempre meno, ogni giorno che passa voglio conoscerla sempre di più.
"Che è successo perchè non dovrebbe mangiare? vado da lei" dice Charlotte
"Questa non mi sembra una buona idea" dico cercando di essere meno scortese possibile, ma lei è già corsa via
"Cazzo" diciamo io e Dixie all'unisono, quando mi giro verso di lei cercando conforto lei mi dice "che c'è mica l'ho fatto io tutto questo casino"

POV'S VIC
sono chiusa in bagno a cercare di far passare questo maledetto attacco di panico
"Vic" cazzo questa é la voce di Charlotte
"Vic, so che sei lì, aprimi, per favore" si percepisce dalla voce che è preoccupata per me, apro la porta chiusa precedente da me a chiave, quando il suo sguardo arriva al mio mi scruta, cercando di capire cosa stava succedendo, vede la sigaretta che tengo nella mano sinistra che non sta un secondo ferma, si mette seduta accanto a me e poi accende un'altra sigaretta
"Gli attacchi di panico sono una merda" mi giro scrutandola, non capisco se me lo sta dicendo per assecondarmi o se davvero sa di cosa si tratta
"Mi capitano anche a me di averli, sopratutto prima di andare sul paco, tutte quella gente insieme a tutte le paranoie dentro la mia testa prendono vita propria" poi prende la mia mano tremante e cerca di fermarla con la sua
"Di che disturbo alimentare soffri" io non la conosco, dovrebbe essere la mia nemica giurata, così dice la gente, ma i suoi occhioni blu mi danno una sensazione di tranquillità momentanea, non so perchè ma qualcosa in me mi dice che posso fidarmi di lei
"ARFID"
"Da quanto tempo?"
"8 mesi fa mi è crollato il mondo addosso, ho cominciato a riavere attacchi di panico, non li avevo da quando ero piccola, sono entrata in depressioni, e con la depressione ho comiciato a farmi di qualsiasi cosa, non sapevo,più chi ero, mia zia ha capito subito cosa stava succedendo e mi ha aiutato prima che diventasse troppo tardi,insieme alla depressione cominciò questo disturbo, non mangio finché non sono costretta, vivo per lo più di flebo"
"Hai bisogno di stabilita mentale, devi pensare a tutte le persone che ti circondano e che morirebbero per te, sei fortunata, ne hai tante, compresa me" abbassa lo sguardo sulle mie mani "è passato"
"Grazie Charlotte"

Sono in studio da Seba mi ha chiamato, secondo lui dovrei girare tra case di riposo ed ospedali a fare beneficienza e a dare messaggi di spera a ai malati, almeno una volta ogni sei mesi mio zio mi obbliga a fare questa cosa, detesto farlo, non sono la persona adatta
"Seba fallo fare a Charlie, a lei piace fare queste cose"
"Ogni volta che affrontiamo questo argomento addossi la responsabilità a Charlie anche se sai la risposta"
"Non me lo ricordo ripetimela"
"Sai che Charlie lo fa quotidianamente senza bisogno che glielo chiedo, se lo fa solo lei la gente trae conclusioni"
"La gente trae tante  conclusioni sbagliate, una in più una in meno non cambierà la mia vita"
"Questa è un pensiero che non possono avere, puoi essere la più merda tra le persone, puoi farti chi vuoi e cosa vuoi, ma devi far capire che per la gente ci sei nonostante tutto"
"Va bene" dico alzando gli occhi al cielo "quando comincio?"
"Domani mattina, portati pure il tuo nuovo amico se non far sembrare tutto più falso di quanto già non lo sia"
"A,meno mi salto un giorno di scuola"
"Preoccupati di non essere così fatta da non poter compiere una frase di senso compiuto"
"Questo non te lo posso promettere, ci vediamo" dico, ed esco dallo studio.

Non riesco a smettere Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora