<Perché non dovrei spezzare il tuo incantesimo?> mormora con voce spezzata Caleb mentre mi stringe forte la mano. <Perché è il mio incantesimo e, serve per proteggere il mio compagno. > sussurro con le lacrime agli occhi. <E, poi, non voglio soffrire invano> stacco bruscamente la mia mano dalla sua, ha assorbito fin troppo dolore oggi, è meglio finirla.
<Hey, come ti senti Kate?> dice Caryn, con le braccia incrociate, che, entra in punta di piedi come se il pavimento stesse per crollare. <Sto bene> mormoro alzandomi, il dolore dovrebbe scomparire in giornata quindi sono ottimista . Devo esserlo per forza, dobbiamo combattere tra meno di dodici giorni e, io sono fondamentale.
<Riunione di famiglia, portami giù, Caleb > mi alzo appoggiandomi alla schiena di mio fratello, scendiamo in cucina dove oltre ai soliti presenzia anche Asmodeus.<Non sappiamo quali armi o poteri useranno ma sappiamo che mio padre verrà a prenderci. Abbiamo poche possibilità di vincere. Non vuole più me o noi, vuole solo una cosa.> mormoro sghignazzando. Vuole il potere dei miei nipoti. Vuole il loro sangue.
<Ci bastano. Noi vinceremo.> Hardin mi affianca sorridendomi in modo freddo.
I suoi occhi non mi lasciano per un'instante. Annuisco, mentre mi alzo all'impiedi.
Rifiuto l'aiuto di mio fratello sorridendo. Sto recuperando le forze.Un urlo ci immobilizza. Camilla si accascia al suola mantenendo con le mani il suo grembo.
<Sento qualcosa.. qualcosa che sta crescendo nella mia pancia! > urla in lacrime. Tutti si avvicinano alla biondina mentre la portano in braccio al divano.
<Brutto bastardo cosa hai fatto a mia sorella?> urla Hardin attaccando Caleb. Mio fratello è impaurito, inerme si lascia scuotere violentemente da Hardin.
<Ora basta Hardin! Non lo vedi che è immobilizzato? Vai da Camilla, ha bisogno di te!> Mi metto tre i due, bloccando con i miei poteri Hardin. Ci guardiamo negli occhi per qualche istante quando decide di voltarsi e farsi spazio tra la folla che circonda sua sorella. Le sue urla aumentano.
Lei ha bisogno di te, Hardin.Io ho bisogno di te...
Mi volto verso mio fratello sorridendo con nostalgia e una traccia di felicità. Gli prendo il viso tra le mani mormorando il suo nome. <È incinta Caleb. Sono due gemelli, io li ho visti.> mormoro felice. Mio fratello diventerà padre.
<Cosa? Mia figlia è... cosa?> mormora Lucifero alle nostre spalle. Proteggo mio fratello allargando le braccia e fissandoli con sguardo intimidatorio.
<Camilla è incinta. I gemelli stanno crescendo, sarà così per due- tre giorni> mormoro fissando la biondina che sta sorridendo. No ora no, sta piangendo.<Levate queste cose da mia sorella ora!> urla Hardin scaraventando il tavolino alle nostre spalle. Lilith esulta felice, al contrario di noi.
<Se sono gemelli, nasceranno tra.. > mormora Arcazel , guardandomi , rimanendo con la frase in sospeso.
<Il giorno in cui la guerra avrà inizio. > finisce mio fratello.Si avvicina con titubanza, mormora delle scuse, tenendo la mano della biondina. Nessuna osa fiatare.
<Kate, tirali fuori da lei.> mormora Caleb.
Cosa? Non ho capito scusa.
<Ti prego Kate, tira fuori questa cosa da lei. Ti prego, sorella! > urla indicando con disgusto la pancia di Camilla che già sta diventando più rotonda.
Non so cosa fare, non so come farlo.
<D'accordo Caleb, lo farò. Io lo farò> mormoro stupita. Non me lo aspettavo da mio fratello. Credevo che sarebbe stato migliore di nostro padre. <Camilla ora ha bisogno di riposarsi, portatela in camera. Io vengo tra qualche minuto> Con le mani tra i capelli mi avvicino a Arcazel che mi abbraccia forte. Non so proprio come fare.<Ci parliamo noi, Kate. È una cosa bella, lo capiranno anche loro> mormora Lilith correndo per le scale. Lucifero ancora sconvolto, sale piano, barcollando. Scuoto la testa avvicinando alla porta. Ho bisogno d'aria.
<Io uccido tuo fratello sappilo. > Hardin mi spinge al muro, con sguardo e tono arrogante minaccia di uccidere Caleb. Sorrido mentre lo piego ai miei piedi. <Nei giorni scorsi ero debole e non ti ho messo a cuccia come si deve. Ma ora che sono ritornata forte, ti posso spaccare il culo tesoro. > Hardin si contorce dal dolore mentre mi fissa con un bagliore di malvagità.
<È una cosa bella Hardin, non distruggere la felicità di tua sorella.> Le urla di Camilla continuano e sento l'ansia di mio fratello salire, la sua rabbia e la sua paura.
Corro su per le scale, prendendo respiri profondi.
Vorrei proprio sapere, da quando ho iniziato a provare emozioni? Dov'è quella ragazza fredda, calcolatrice e stronza? L'ansia mi assale, bloccandomi il respiro. Bloccando il mio corpo appena sulla soglia della sua camera.
<Uscite. Fuori tutti. > mormoro legandomi i capelli.Ricordate, una ragazza quando si lega i capelli fa sul serio.
Caleb mi osserva, privo di espressioni, con occhi vuoti e spenti. Una morsa al cuore mi fa mancare il respiro.
Liberano la stanza in fretta, lasciando me e la biondina da sole.
<Hey biondina. Come ti senti? > mormoro accennando un sorriso, cerco di usare una voce tranquilla e ipnotica.
Lei mi prende la mano stringendola con tutta la sua forza.
Porca bagascia. Mi sta spezzando la mano.<O-ok biondina, ora andrà tutto bene. Pensa alla mia voce, pensa ai fiori, alla luce calda che ti avvolge. > mormoro stringendo i denti. La stretta aumenta, come le sue urla e lacrime.
<Non funziona! > urla nelle mie povere orecchie. Ouch.<Proviamo con altro che dici? Mio fratello! Pensa a Caleb.> mormoro guardando la porta. So che sta ascoltando, seduto fuori alla porta, in lacrime.
Camilla si calma e anche i bambini. Crescono più lentamente rispetto a prima, con dolcezza quasi.
< Biondina sei felice? Tra poco diventerai madre..> credo di averlo realizzato soltanto ora che Camilla è incinta. Realizzato al cento per cento intendiamoci.
Lei annuisce con un sorriso gioioso, contornato da qualche lacrima di dolore.
< Si. Sono felice perché avrò la famiglia che ho sempre voluto, ma tuo fratello... sembra che odi questa situazione> mormoro volgendo lo sguardo alla porta. Sa che lui è lì fuori. < È felice. Felice dei vostri bambini, ma non del dolore che sta provando. Lui vuole solo proteggerti.> l'ansia è svanita quando ho realizzato che solo una cosa può funzionare.<Se vuoi portare avanti questa gravidanza senza dolori, Camilla, dobbiamo bloccare i tuoi poteri fino al parto. > mormoro accarezzando la sua pancia. Mi dispiace che non abbiamo legato tanto, abbiamo avuto poche situazioni divertenti. Ha subito legato con mio fratello. E io con il suo.
Lei annuisce felice, ringraziandomi con gli occhi.Esco dalla camera con le lacrime agli occhi. Rendendomi conto che ho sempre odiato una persona che non c'entrava nulla.
Caleb mi prende per le spalle, chiedendomi per cosa stessi piangendo.
<Caleb, abbiamo sempre odiato nostra madre giusto?> mormoro cadendo sul pavimento freddo. Lui annuisce, mormorando che dopo tutto quello che hanno fatto sia il minimo.
<Perché lo chiedi? > mormora impaurito.
<Non credo che la donna che ci abbia cresciuto fosse nostra madre, perché io non la sentivo tale.> La frase di Camilla mi ha spezzato il cuore, nel momento in cui ho capito il senso e, il fatto di non aver mai conosciuto la nostra vera madre.I figli sono il dono più grande, per qualsiasi genitore. Si amano e vieni amato incondizionatamente. Senti di poter affrontare tutto il mondo con una mano, se con l'altra si tiene il proprio bambino.
Mi schiarisco la voce e faccio passare Caleb che va dalla sua amata. Mi asciugo le lacrime e, con ancora più rabbia e dolore vado al piano terra. Dove mi aspettano tutti.
<Avranno i bambini.> mormoro fissando Arcazel. Confuso si avvicina prendendo le mie mani tra le sue.
<Hardin e il fratello addestreranno l'esercito, sia umano che infernale. Lilith resta al fianco di Camilla e Caleb vi farà da guardia. Lucifero e Arcazel verranno con me. > Gli ordini precisi non vanno giù a nessuno, ma con me non si scherza.
Arcazel accompagna nel cortile Lucifero che gli spiega il nostro lavoro.
Mi avvicino ai due fratelli, dopo che Lilith corre da sua figlia. Dalle mie mani compaiono delle catenine e le porgo al primo e secondo genito.
<Queste vi serviranno, in caso d'emergenza potete usarlo per chiamarci o viceversa. Indossatelo.> mormoro con tranquillità.
Si sono tranquilla, se togliamo l'ansia che possano scoprire che possiamo monitorare ogni loro passo o pensiero, persino quello che dicono senza attivarlo.Non lo scopriranno mai.
Asmodeus mi si para avanti, bloccandomi la via d'uscita.
<Signorina, l'Inferno è congelato e il paradiso è in fiamme. Il ciclo della vita è fermo, i morti si ribellano. Solo la vostra ascesa calmerà la distruzione >
Scusa? Cosa vorrebbe dire? L'inferno congelato e il paradiso in fiamme? Si sono scambiati i ruoli o cosa?
<Scusa Asmodeus ma sono ancora giovane per morire> impacciata lo sposto di lato, attirando l'attenzione di Lucifero e Arcazel.<Andiamo a prendere questi pezzi di merda> mormoro pregando l'incolumità di tutti.
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Believe
Romantik"Avevo paura. Non di morire, ma paura che potesse far male alle persone che amo" Credici sempre, anche quando tutto crolla, credi in te stessa. Ho il trono, ho l'immortalità, ho un cane, perché dovrei avere un compagno? Una storia dove i cattivi vi...