Sirio

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Lucy strinse le mani sul lenzuolo arricciandone la stoffa.

Voleva alzarsi da quel letto e correre da Natsu. Stringere lui e non quel lenzuolo. Desiderava scendere al piano di sotto e circondarsi dei suoi amici, abbracciarli tutti. Non voleva lasciare Fairy Tail.

Ma doveva farlo, per l'orgoglio, l'onore e il bene di quella gilda che ormai era diventata la sua vera casa e la sua famiglia.

Per quel marchio che ora non era più visibile sarebbe diventata più forte. Per Natsu, per i suoi spiriti stellari e per sé stessa, ci sarebbe riuscita.

Faceva male sapere che ora quella non era più la sua casa né la sua famiglia, ma aveva sofferto molto di più quando chiedendo aiuto ai suoi amici loro si erano nascosti dietro a delle scuse. Lasciandola sola, lasciandola debole.

Ricordava con vivida tristezza ogni singolo rifiuto da parte di ogni membro di Fairy Tail. Pensare che Erza, la persona che più ammirava da quando era arrivata lì, preferisse allenarsi con Wendy, una ragazzina unitasi a loro da poco che aiutare lei faceva male. Ricordare Natsu ignorarla e correre tranquillamente con Happy a pescare le spezzava il cuore.

Ma del resto come biasimarli? Lei era debole e inutile, per lottare aveva sempre bisogno di qualcuno e la natura del suo potere lo dimostrava, senza le chiavi e i suoi spiriti lei non sarebbe stata in grado di fare niente.

Che dolorosa consapevolezza.

Sospirando Lucy estrasse dal mazzo la chiave di Virgo. La osservò per un attimo, chiedendosi se quello che aveva in mente di fare non l'avrebbe portata a morte certa.

La leggenda maledetta. Sirio.

Un brivido gelido la scosse facendola tremare.

Subito si diede della stupida e dopo aver scosso la testa un paio di volte e aver ritrovato un po' di sicurezza con il suo sorriso aprì il portale della Vergine, Virgo.

Lo spirito le apparì immediatamente saltellando su un piede solo nel suo vestito da maid.

La nuova arrivata assunse un'aria seriosa guardandola e chinò il capo mentre le domandava: -È l'ora della punizione, principessa?-

-Non ho intenzione di punirti Vigo!- rispose la maga ormai abituata agli strani modi dei suoi spiriti -Ho bisogno del tuo aiuto, potresti portarmi a casa? Non riesco a stare ancora in piedi. Mi fa male tutto!- continuò Lucy accarezzandosi un sospettoso gonfiore sulla nuca che rivelava un nuovo bernoccolo.

Virgo osservò la sua padrona prima di inclinare la testa di lato e nascondere un sorrisetto molesto dietro alla mano incatenata.

-Portare il suo peso fino al suo appartamento è la migliore punizione che poteste mai darmi. La ringrazio, principessa!- affermò con una strana scintilla nello sguardo osservando la ragazza bionda infuriarsi indignata.

-Che vuoi dire? Intendi che sono gra...-

Le sue proteste vennero disperse dalla rapida prontezza che lo spirito ebbe nel sollevarla dal letto. La cameriera dal caschetto rosa assecondò poi gli ordini della sua padrona saltando dalla finestra dell'infermeria e correndo fino all'appartamento di Lucy.

Appena la maga fu nuovamente distesa su un letto poté finalmente rilassarsi.

Vedere Natsu, anche se per pochi secondo l'aveva resa nervosa, incerta e terribilmente triste. Si era aspettata che il mago facesse qualcosa per fermarla, per questo aveva chiesto al master di trattenere tutti nell'edificio. Del resto lei tra poco sarebbe sparita.

-Virgo, potresti preparare le mie cose?- disse Lucy accarezzandosi ancora il dorso della mano dove una volta vi era impresso il contorno del marchio di Fairy Tail. Lo aveva fatto spesso e tante altre volte si era fermata ad ammirarlo incredula.

La maga rialzò il fretta lo sguardo nascondendo la mano nel copriletto sperando di nascondere in questo modo anche il ricordo di quel giorno.

-Horologium? Sei uscito da solo? E perché hai le miei valigie?-

Il viso pacifico dell'orologio sorrise a Lucy muovendo le braccia di legno mentre spiegava: -Trasporterò i suoi bagagli, padroncina.-

La maga si meravigliò di come i suoi spiriti fossero disposti ad aiutarla e di come sapessero sempre quando aveva bisogno del loro aiuto.

-Grazie Horologium!-

Il sorriso sereno di Lucy rinacque sul bel viso ora sereno della ragazza. Non era sola, si sentiva più tranquilla.

-Principessa- affermò Virgo con sguardo fiero sbucando al suo fianco -è ora della fuga.- continuò sollevandola nuovamente dal letto.

"Fuga?" si chiese confusa Lucy guardando il viso ghignante della cameriera. Lo spirito accortosi dello sguardo perplesso della sua padrona le sorrise furbescamente affermando con una nota maliziosa nella voce: -Una fuga dal suo amore, principessa.-

-Il mio... Virgo! Che stai dicendo?!- esclamò una Lucy estremamente in imbarazzo.

Lo spirito si limitò a ridacchiare senza risponde e prese a correre velocemente con la sua padrona tra le braccia fino alla città successiva dove Horologium aveva già lasciato le valigie della maga nella stanza di un motel.

Distesa che fu nel letto, per la terza volta in un solo giorno, Lucy si ritrovò da sola. I suoi spiriti erano già tornati da soli nel loro mondo.

-Ci siamo!- disse determinata stringendo una mano a pugno ed estraendo la chiave di Crux dal mazzo.

Immediatamente il saggio dalla testa a croce e dai baffi bianchi le apparse volteggiante nell'aria.

-Zio Crù, sono pronta.-

L'anziano spirito si sveglio dal suo sonno per ascoltare attentamente quello che la maga voleva chiedergli.

-Raccontami la Leggenda Maledetta dello Spirito Stellare che è stato sigillato, la Stella della costellazione del lupo.- continuò la ragazza bionda con uno sguardo talmente serio da non sembrare il suo.

-Sirio.- concluse per lei lo spirito della Croce del sud.

La vera storia di LucyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora