Addio

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La prima cosa di cui Lucy prese coscienza fu la morbidezza che l'avvolgeva. Mosse la mano destra, come guidata da una sensazione, come se prima ci fosse qualcosa lì anche se ora si trovò a stringere l'aria. Aprì piano gli occhi per non aumentare il mal di testa che la stava intontendo. Si sentiva così stanca e dolorante. Poco dopo i suoi occhi si abituarono alla luce nella stanza e scoprì di essere nell'infermeria della gilda, stesa in un letto e avvolta in un fresco lenzuolo.

Quando spostò la testa a destra i suoi occhi si inumidirono, appoggiate al comò c'erano le sue chiavi stellari. Allungò il braccio e nel momento in cui posò la sua mano sopra alla custodia si bloccò. Rimase ferma ad osservare il marchio di Fairy Tail impressovi sopra. Improvvisamente si sentì triste, mentre prendeva la sua decisione calde lacrime iniziarono a scorrerle lungo il viso illuminato da un sorriso forzato.

Si portò le chiavi al petto mentre con l'altra mano si asciugava il volto. "Almeno" pensò lei "non sarò mai sola".

In quel momento il rumore di una porta che si apriva la fece girare.

-Ben svegliata, Lucy, come ti senti?- le chiese Mira con il solito sorriso sereno ad illuminarla.

Le sorrise di risposta, anche se il suo cuore tremò per il dolore che avvertiva. Ce l'avrebbe fatta?

-Sto bene, grazie Mira. Posso chiederti un favore?-

La maga degli spiriti lo sapeva, che se non lo avesse fatto subito la sua volontà sarebbe svanita. Perché sapeva di essere debole.

-Vuoi un frappè alla fragola?-

Lucy rise per un attimo, le sarebbe mancata la cucina della sorella maggiore degli Strauss.

-Magari dopo. Vorrei parlare con il master, ma non mi sento ancora di alzarmi in piedi, potresti chiamarlo qui?-

La maga del take over la osservò per un attimo con lo sguardo velato di preoccupazione e un cipiglio serio su quel bel viso sempre sereno.

-È successo qualcosa piccola Lucy?-

Mira si sentì inquieta e triste osservando il sorriso della sua amica, le sembrava rassegnata.

"Ma Lucy non è il tipo di persona che si rassegna." Si corresse subito, tornando ad essere la Mira di sempre nel momento in cui la giovane maga rispose alla sua domanda.

-Nulla di cui preoccuparsi.-

-Bene.- disse con l'aria sollevata girandosi per uscire dalla stanza e chiamare il master.

-Mirajane.-

Fu fermata dal sospiro di Lucy. L'inquietudine tornò ad invaderla e nel momento in cui osservò lo sguardo dell'amica si sentì triste. Senza rendersene conto portò le mani sul cuore, come a voler placare quel malore improvviso che avvertiva.

-Grazie- disse Lucy.

Lei non le rispose, si girò e uscì in fretta dall'infermeria. Raggiunse la stanza del master e dopo aver bussato lievemente alla porta sbirciò all'interno, trovando il vecchietto intento a scrivere le solite lettere di scuse per i danni causati dai suoi adorati figli. Non entrò nello studio e non aprì nemmeno per intero la porta, disse solo: -Lucy si è svegliata, sembra stia bene. Ma vuole parlarti.-

Makarov alzò lo sguardo da tutti i fogli che riposavano sulla scrivania e con le folte sopracciglia aggrottate ad arricciare la fronte segnata da rughe di pensiero le rispose con un cenno.

Mira scese al piano di sotto e si posizionò dietro al bancone tornando a pulire i boccali pensierosa.

Quella strana inquietudine non se ne voleva andare ed un dolore al petto continuava a stringerle il cuore.

-Mirajane, come sta Lucy?- le chiese Erza seduta sullo sgabello davanti a lei. La maga dai lunghi capelli bianchi scosse il capo e sorrise. -Si è svegliata.-

-Oh! Happy! Abbiamo perso l'opportunità di disegnarle in faccia! Dannazione!- intervenne Natsu sbucando da dietro la spalla di Erza. -Aye, dovremmo aspettare che si riaddormenti.- Happy si mise a pensare svolazzando attorno agli amici e agitando la coda. Poi si illuminò battendo le zampe davanti al viso del partner dai capelli rosa. -Le porterò un pesce! Con la pancia piena si addormenterà prima!- affermò il gatto azzurro come se avesse appena risolto chissà quale grande mistero.

Natsu sembrò illuminarsi di riflesso e puntando in aria un pugno infuocato esclamò: -Hai ragione Happy! Andiamo!- .

Mira scosse il capo di nuovo con aria sconsolata e sospirò. Erza si volse verso di lei osservandola attentamente e ignorando il dragon slayer di fuoco e l'exceed che saltellavano dietro di lei.

-Non potete andare da Lucy.-

-Oh? Perché?- domandò Natsu confuso.

-Sta parlando con il master.-

-Mirajana, che sta succedendo?- domandò la donna dai capelli rossi e l'armatura. Lei scosse il capo e sospirò di nuovo. Poi stringendosi le mani e portandosele all'altezza del cuore disse in un sussurro: -Lucy era strana, mi è sembrato di dirle addio.-

Quando alzò lo sguardo verso i suoi amici si accorse che tutta la gilda era in silenzio e che Natsu non era più davanti a lei.

La vera storia di LucyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora