Non sapeva cosa fosse.Era senza dubbio nella sua natura essere curiosa, una qualità (o un demerito, non era ancora riuscita a capire del tutto quale fosse delle due) che le fece fra le sue altre attitudini guadagnare un posto in Corvonero. Non era possibile contare quante volte crescendo le dissero "la curiosità uccise il gatto", le parole più che altro sussurrate all'orecchio con un sibilo fra le mura di casa sua e quando succedeva sogghignava internamente, sapendo benissimo però che la soddisfazione lo riportò in vita.
Tuttavia questo era diverso e non aveva la più pallida idea di cosa fosse. Le sue dita tracciarono le lettere dorate sul retro del diario e ad ogni curva ed angolo brusco percepiva la strana energia che sembravano emanare le pagine imbrunite e che le solleticava i polpastrelli, quasi come se la magia che le scorreva nelle vene si stesse scontrando con qualsiasi cosa fosse che alleggiava sul diario. Arricciò le sopracciglia prima di scuotere via la sensazione e spostò con fermezza la sua mano sulla copia di Pozioni Avanzate prima di riporla sul banco con un po' troppa forza, facendo sì che il calderone di Vivienne oscillasse pericolosamente sopra la fiamma
"Ti si è annodata la bacchetta stamattina?" chiese l'amica con aria interrogativa dopo aver fermato il calderone, evitando che cadesse rovinosamente a terra, con un rapido movimento della bacchetta
"Scusami" La voce le uscì come un debole sussurro, il petto sembrava appena essersi liberato da una stretta morsa e il formicolio alle dita ormai si stava affievolendo. Non riusciva a capire cosa le stesse succedendo, nel momento in cui prese il diario fra le mani era come se il mondo che la circondava si fosse acquietato e la sua attenzione completamente catturata, incatenata e imprigionata dalla pelle nera e dalle lettere auree che sembravano brillare all'interno della sua borsa, le persone divennero ombre e fumo che si dimenavano in una danza frenetica ai lati dei suoi occhi e il suo cuore sembrava voler scappare dalla gabbia in cui era rinchiuso. Nonostante fosse ben ferrata in ogni tipo di incantesimo e maledizione non aveva la più pallida idea di che cose potesse essere stato posto su quelle pagine.
Lumacorno iniziò a parlare distraendo Adalia dal fastidio che stava iniziando a infiltrarsi sotto la sua pelle e i contorni dell'aula tornarono alla normalità.
"Bentornati ragazzi, spero che tutti voi abbiate trascorso delle liete vacanze e siate pronti ad iniziare al meglio il vostro ultimo anno qui ad Hogwarts" Disse il professore portandosi goffamente una mano sul panciotto dell'abito che ogni anno sembrava diventare più stretto. Il sorriso, che ormai era parte della sua espressione abituale, era in perfetta antitesi con gli sguardi vuoti che ricevette in risposta al suo messaggio di benvenuto.
"Come ben sapete al termine di quest'anno vi ritroverete ad affrontare i vostri M.A.G.O." sollevò lentamente il coperchio dal calderone sulla sua cattedra, e un leggero fumo roseo quasi quanto il suo volto iniziò a farsi strada verso il soffitto, amalgamandosi con i grugniti di dissenso degli studenti "Le conoscenze che dovrete acquisire sono nettamente superiori a quelle dei G.U.F.O. del vostro quinto anno per cui, non possiamo permetterci di perdere tempo" Unì le mani sonoramente prima di far scivolare lo sguardo su ogni singola persona presente in aula.
Adalia imprecò sotto voce e serrò lentamente gli occhi prima che la voce del professore potesse risuonare in modo squillante alle sue orecchie "Signorina Arnold!" Esclamò quasi cantilenando Lumacorno. Sentì Vivienne al suo fianco ridacchiare e sollevò svogliatamente le palpebre per incontrare lo sguardo umidiccio del coordinatore di Serpeverde "Saprebbe per caso dirci cosa si trova all'interno di questo calderone?" Adalia gli porse un teso sorriso prima di farsi strada verso il fondo dell'aula.
Poggiò i palmi alle estremità della cattedra e inclinò il capo per osservare all'interno del calderone, il liquido color rosa confetto che si ritrovò davanti non lasciava spazio a interpretazioni. Inalò il fumo che le solleticava le guance e sorrise all'iniziale odore di libri nuovi, il quale lasciò prontamente il posto al distinto profumo delle rose che crescevano nel giardino sotto la finestra di camera sua in Germania, la cui dolcezza le fece venire la nausea, l'odore così forte adesso che le sembrava soffocare.
"È Amortentia" Disse sospirando "La più potente pozione d'amore conosciuta" Fece per tornare al suo posto in un debole tentativo di provare a fuggire dall'aroma che ormai sembrava aver inglobato ogni angolo polveroso dei sotteranei, quando Lumacorno la fermò "Potrebbe illustrarla brevemente?" Chiese trepidante il professore. L'argomento sembrava aver suscitato l'attenzione di tutta la classe di corvonero e serpeverde poiché poteva sentire i loro sguardi bruciarle la pelle.
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journal [tom riddle]
FanficI want to be good and pure But I'm not I'm not I̶'̶m̶ ̶n̶o̶t̶ *** (La storia non seguirà la linea temporale canonica.)