Una sola parola: WOW!

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Una volta scesi dal treno un uomo massiccio e altissimo, un gigante, avanzò verso di noi e si rivolse a tutti gli studenti nuovi.
«Su, da questa parte, seguitemi» ordinò.

Non avevo mai visto nessun essere vivente così grande prima di allora.
«Harry, ma lui chi è?» chiesi riferendomi a quel gigante.
«Ah, lui è Hagrid, è il guardiacaccia, ci condurrà alle barche».
«Alle barche?» domandai.
«Si, attraverseremo il lago nero con le barche per arrivare al castello e poi, una volta dentro, ci sarà lo smistamento».
«Smistamento?» la mia faccia assunse un'espressione confusa, cos'è lo smistamento?
«Tutti gli alunni del primo anno e quelli nuovi verranno smistati in una casa; c'è ne sono quattro: grifondoro, tassorosso, serpeverde e corvonero» Hermione precedette Harry.
«Ah capito, ma in che modo verremo smistati?» chiesi incuriosita.
«Aspetta e vedrai!» rispose Hermione guardando Ron ed Harry, che le stavano ricambiando lo sguardo, sorridendole leggermente.
«Va bene!» risposi.
«E voi in che casa siete?» ripresi a parlare.
«Oh, noi siamo tutti e tre grifondoro» affermò Ron.

Continuavo a chiedermi in base a cosa si stabilisse l'appartenenza ad una delle quattro case, cosa cambiava da una casa all'altra, non erano la stessa cosa alla fine?
Ero immersa nei miei pensieri, come al solito d'altronde, quando mi venne in mente una domanda, la cui risposta un po' mi spaventava.

«È se dovessi finire in una casa diversa dalla vostra? Non ci potremmo più vedere?» chiesi dispiaciuta.
«Ma no Emma, non importa in quale casa sarai smistata, noi potremo vederci ugualmente» mi rassicurò Hermione.
«Bene, sono contenta» risposi.
«Hermione, ma cosa cambia da una casa all'altra? Non sono tutte uguali?» domandai ancora.
«Oh beh, se ce ne sono quattro ci sarà un motivo, se fossero state tutte uguali ora ci sarebbe solo una casa, non credi?»
«In effetti ha senso...ma allora perché ce ne sono quattro? Cosa cambia da tassorosso a serpeverde ad esempio?» volevo davvero capire.
«Ogni studente ha delle caratteristiche caratteriali differenti: alcuni sono più coraggiosi, altri un po' meno, alcuni hanno un lato creativo, un lato curioso, altri ancora sono astuti.
Ogni casa è costituita da studenti che possiedono alcune di queste caratteristiche.
In grifondoro ci vanno tutti coloro che sono molto coraggiosi e nobili d'animo; in tassorosso vengono smistati tutti gli studenti che premiano il duro lavoro, l'amicizia, la pazienza; in serpeverde, di solito, gli studenti sono ambiziosi, intraprendenti e astuti; e in fine, i corvonero, sono caratterizzati dal loro ingegno; spesso sono incompresi, ma riescono comunque a fare amicizia senza problemi» mi spiegò accuratamente Hermione.
«Grazie Hermione, ora mi è tutto più chiaro» le sorrisi.
«Ma figurati!» Hermione mi ricambiò il sorriso.
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Attraversammo il lago nero accompagnati da Hagrid. Piano piano, vedevo il castello farsi sempre più grande davanti ai miei occhi.
Giunti davanti al castello, scendemmo dalle barche e ci fermammo davanti alla scuola.

Non potevo credere ai miei occhi: era il posto più bello che io avessi mai visto.

Hogwarts, scuola di magia e stregoneria, la migliore mai esistita...Ed io ero lì.
Il castello era meraviglioso, grandissimo, sembrava antico.

Non sapevo dove posare gli occhi, avrei voluto guardare quel posto da tutte la angolazioni possibili nello stesso momento.

«È bella vero?» esclamò Harry.
«È magnifica Harry»
«È l'unico posto in cui mi sento a casa, non potrei mai rinunciare ad Hogwarts» continuò.
«Deve essere molto importante per te»
«Importante? È più che improntate! È tutto quello che ho» disse sorridendo.
Riuscivo a capire, da come ne parlava, quanto Harry tenesse a quel posto... per lui era davvero la sua casa.

Davanti all'ingresso della scuola c'erano un sacco di studenti: alcuni erano più piccoli, probabilmente al primo anno, altri invece erano più grandi di me.

Se solo potessi viverti- Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora