*Din Din Din*
La sveglia, questa dannata sveglia che segna le 7 del mattino l'ora in cui tutte le persone normali si svegliando per andare a scuola... ma vi pare? Io svegliarmi alle 7 per andare a scuola? Nah preferisco camminare a piedi nudi su dei chiodi invece di svegliarmi alle 7. Mi giro sul fianco sinistro ignorando la sveglia digitale aspettando che la seconda sveglia di nome Elen mi venga ad urlare addosso dicendomi di alzarmi perché sono le 7.30.
Quella mezz'ora passa velocemente e come immaginavo mia mamma entra come una furia in camera urlando che sono le 7.30 e che è ora di alzarsi mentre rincorre mio fratello Mike di 5 anni per mettergli la maglia e portarlo all'asilo. Di malavoglia mi alzo e vado a fare colazione con la lentezza di un bradipo, prendo la solita tazza delle Winx che ormai va avanti dalla mia nascita e ci verso il latte con i Krave al cioccolato.
Prendo lo zaino ed esco di casa trovando la faccia di Jaime appiccicata alla porta di casa mia lamentandosi del fatto che ho fatto tardi di nuovo
Jaime:" T/N possibile che vai bene a scuola ma ti alzi sempre tardi?"
T/N:" Si, probabile. Dopo scuola ti va di andare da Starbucks? Ho voglia di un Frappuccino al caramello."
Jaime:" Si dai, tanto mamma è andata a comprare le decorazioni per la festa di domani quindi andata per lo Starbucks"
T/N:" Bene ora andiamo a scuola" dico mettendo le cuffiette all'orecchio facendo partire "Say my name" di Bebe Rexha giusto per dare carica alla giornata.
Esco da scuola aspettando Jaime che come suo solito dimentica sempre qualcosa in classe anche se non è così, so che c'è qualcosa o meglio qualcuno sotto. Quel qualcuno è Aimee Johnson, è un anno più grande di noi ed è anche la mia migliore amica anche se non trascorriamo più molto tempo insieme, diciamo che lei è occupata a stare più tempo con quelle popolari della sua classe che perdere tempo con una sfigata come me ma grazie a Dio ho Jamie, lui non si è mai allontanato da me da quando lo conosco.
Eccolo che esce con un'espressione felice come suo solito
T/N: " Ah e poi la ritardataria sono io eh? Sono 20 minuti che ti aspetto con le bidelle che continuano a guardarmi ed a parlare tra loro, muoviti o ti puoi scordare il frappuccino alla mandorla"
Jaime: "Noo il frappuccino alla mandorla noo andiamo dai"
Arrivati allo Starbucks ci sediamo fuori ed aspettiamo che qualcuno venga a prendere gli ordini. Improvvisamente un volantino sul marciapiede attira la mia attenzione:
"Vuoi studiare all'estero? Lo scambio culturale in America è quello che ti serve!
Puoi scegliere tra più di 100 città americane e scegliere tra i college più prestigiosi!
Cogli ora questa occasione, fidati non te ne pentirai.Per info e prenotazione scrivere all'email dietro il volantino"
Eccola, l'occasione che volevo da sempre, il volantino è capitato al momento giusto più o meno. Lo scambio culturale era la cosa che volevo di più, peccato che sono solo in seconda media e mancano ancora molti anni per arrivare al college, ma io farei di tutto per realizzare il mio sogno.
Jaime:" T/N? T/N! Ci sei? Sono 5 minuti che ti chiamo, cos'è quel volantino, fa vedere. Scambio culturale in America... ehi ma questo non è il tuo sogno? "
T/N:"Sì ma sono ancora troppo piccola per prenotarmi, ci vogliono ancora anni per arrivare al college non so se-"
Jaime:" Ehi, sei o non sei T/N T/C? Bene allora se sei la persona che intendo io lei non si arrenderebbe mai e farebbe di tutto pur di realizzare il suo sogno:"
Jaime ha ragione, non posso rinunciare a questo, il mio sogno più grande...
T/N:" Ok è deciso, mi conservo il volantino e poi quando sarà il momento giusto prenoterò lo scambio."
Jaime:" Ecco questa è la T/N che conosco io.
T/N:" Grazie Jaime, ora devo andare, ci vediamo domani alla tua festa di compleanno."
Saluto Jaime uscendo di corsa dallo Starbucks rischiando di urtare il fattorino del latte e qualche cameriera. Corro subito a casa e la prima cosa che faccio è andare subito in camera ad attaccare il volantino al muro come obbiettivo. Come al solito mia mamma corre in camera mia come se mi fossi sentita male o non so che.
Arriva la sera del 24 Aprile, il giorno del compleanno di Jamie, decido di indossare un vestito in tulle rosa con un paio di stivaletti alti neri, mi trucco e mi acconcio i capelli (tutto questo perché sapevo che alla festa di Jamie ci sarebbe stato anche il ragazzo che mi piace). Esco di casa e vado verso quella di Jamie che era già in giardino con metà degli invitati buttati in piscina.
La serata trascorre tranquilla fino a che quella che dovrebbe essere la mia migliore amica mi butta in piscina ridendo insieme alle sue nuove amiche snob come non so che.
Se non fosse stato per il ragazzo che amo non sarei a casa adesso. La festa di Jamie mi è piaciuta peccato che per la mia caduta in piscina è diventata un disastro. Torno a casa fradicia con mia mamma che puntualmente mi urla addosso sul fatto che sono bagnata per la caduta in piscina.Vado a fare una doccia per togliermi il cloro da dosso, mi metto il pigiama e mi butto sul letto fissando il volantino del giorno prima pensando a come sarebbe stato lo scambio culturale, grazie a ciò in meno di due minuti mi ritrovo nel mondo dei sogni.
Angolo autrice
Ciauu raga da quanto tempo ahaha (in realtà no ahaha) anyway vi sta piacendo la storia? Se vi va fatemelo sapere nei commenti e se volete votate i capitoli. Detto questo vado a scrivere il terzo capitolo che uscirà o più tardi o domani ma non so quando. Alla prossima ciauuu!!
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Beyond Friendship// Niall Horan
Fanfic"Sei stata accettata per lo scambio culturale in America! Andrai a Stanford" dice mia mamma con la lettera d'ammissione in mano. Ero stra felice ed in quel momento sapevo che la mia vita sarebbe cambiata e non vedevo l'ora di darle una nuova svolta...