Capitolo 10

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-Grazie a lei - dissi porgendo la busta con il libro che aveva comprato un cliente della libreria.

-Andiamo a pranzo insieme?- mi propose Carlos fissandomi con i suoi profondi occhi neri,che però,non erano niente in confronto a quelli luminosi di Junior.

Scossi la testa per scacciare quei pensieri dalla mia testa,per me lui non esisteva più.

-Certo - risposi sorridendo

-Prendo la borsa e arrivo-.

Mi diressi nella sala dietro alle casse per prendere la borsa che la mattina avevo goffamente messo nel mio armadietto.

Quando uscii Carlos era vicino la porta già pronto.

-Andiamo - dissi,in quel momento il mio unico pensiero era il cibo.Avevo fame.

-Signorina- disse il ragazzo affianco a me,mentre mi apriva la porta.

-Grazie - dissi ridendo fragorosamente mentre uscivo.

Quando mi ritrovai fuori,il sorriso mi morì in faccia.

La macchina bianca.Era parcheggiata sull'altro lato della strada.Senza pensarci due volte attraversai a passo svelto.Dovevo sapere chi fosse la persona che la guidava.

-Dove vai?-urlò Carlos alle mie spalle per farsi sentire.

Non risposi.

Arrivai alla macchina e con un gesto secco tirai la maniglia dello sportello del guidatore per aprirla.

La persona che mi si presentò davanti mi lasciò a bocca aperta.

Una grande ondata di calore mi invase.

Junior alzò le mani spaventato,quando mi vide fece per aprire la bocca ma lo fermai.

-Perchè mi segui?-domandai freddamente,facendogli capire che volevo ricevere assolutamente una risposta.

-Io...Io volevo solo assicurarmi che stessi bene-si giustificò.

-Per quello bastava una telefonata, Junior - dissi con tono fermo.

-Ehi,Angelica!- disse Carlos alle mie spalle.

-Chi è lui?- chiese subito Junior scendendo dalla macchina  sovrastandoci con la sua altezza.I suoi occhi erano scuri.

-Lui è Carlos - dissi velocemente.

Non poteva cambiare argomento.Non gliel'avrei permesso.

-E?-chiese curioso fissandolo con gli occhi socchiusi.Sembrava furioso.

-Lavora con me - risposi semplicemente.A lui cosa interessava?

-E lui?Lui chi è ?-chiese Carlos con voce stridula fissandomi.

-Junior - risposi già stufa di quella ridicola situazione.

Carlos stava per chiedermi che ci facesse lì ma Junior fu più veloce.

-Sono il suo ragazzo - disse afferrarandomi per il polso e portandomi accanto a sé per farmi allontanare dall'altro ragazzo.

Quelle parole mi colpirono.Noi non eravamo niente.

-Tu...tu non sei il mio ragazzo! - quasi urlai corrugando la fronte.

Mi fulminò con lo sguardo.

-Ora puoi anche andartene - disse cupo a Carlos-Lei viene con me - disse stringendo ancora di più  il mio polso.Mi stava facendo male.

-E se lei non volesse venire con te?- domandò Carlos infastidito.

Uno sbuffo lasciò la bocca di Junior.Temevo potesse succedere il peggio.

-Voglio andare,Carlos - dissi rassicurandolo.Sentii Junior voltarsi e fissarmi incredulo.Volevo davvero capire perché  mi seguiva ormai da un bel po' di tempo.

Mi lasciò il polso.

-Davvero - continuai rivolgendomi  a Carlos che mi guardava incredulo.

-Ok - disse sospirando - Ti chiamo dopo-

Junior si agitò all'istante,ma lo guardai dritto negli occhi per fargli capire che sapevo quello che stavo facendo.

Annuii a Carlos e se ne andò.

Prima di parlare mi assicurai che l'altro ragazzo se ne fosse andato.

-Allora perché  mi segui?- dissi girandomi verso di lui con le braccia conserte.Fui costretta ad alzare il viso a causa della sua statura.

-Prima sali in macchina - mi ordinò facendomi capire che se non lo avessi ascoltato mi ci avrebbe portata con la forza.

Obbedii facendo il giro  della macchina.

-Sapevi benissimo chi era Carlos - urlai aprendo lo sportello del passeggero.

Ciaooo!!Eccomi di nuovo, spero vi piaccia e scusatemi per gli errori ma non me li fa correggere.

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