Capitolo 11

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Chiusi lo sportello, guardandolo premere il tasto d'accensione dell'auto,in cerca di una riposta.

-Junior - il mio tono era urgente.

-Allaccia la cintura,Angelica - disse con tono calmo mentre iniziò a camminare in strada.

Lo feci sbuffando.

Fece un respiro profondo,quando iniziò a parlare.

-Voglio solamente proteggerti - disse con lo sguardo fisso sulla strada.

-Facendomi prima credere che non sono "il tuo tipo" e poi seguendomi? -domandai con le braccia conserte.

-Tu non capisci - sussurrò scuotendo la testa .

-Spiegami allora- Perchè mi trattava in quel modo?

-Lo sai che forse vado al Barcellona - disse stringendo il volante.

Misi insieme tutti i pezzi del puzzle.

-Se volevi lasciarmi andare perché mi segui?-continuai a fissarlo.

-Perchè non ci riesco - disse con un suono quasi non udibile.

Spalancai gli occhi a quella dichiarazione.Nessuno mai mi aveva detto una cosa del genere.

-Allora non lo fare - la mia bocca si mosse da sola mentre il mio cervello stava ancora cercando di riprendersi dopo quella scioccante rivelazione.

Junior si girò di scatto per qualche secondo guardandomi, le sue e pupille dilatate sembrava volessero catturarmi.Il mio cuore perse un battito.Dopo rivolse di nuovo la sua attenzione sulla strada.

-Ti porto a mangiare qualcosa- disse dopo.

Riuscii solo ad annuire, con lo sguardo fisso davanti a me.

Come era potuto succedere?Ci conoscevamo appena e ci sentivamo così presi l'uno dall'altra.

Parcheggiò davanti un locale che aveva una grande insegna rossa ,con scritto il nome del ristorante.

-Siamo arrivati-la sua voce roca mi distolse dai pensieri che,in quel momento,mi affollavano la  mente.

Feci per aprire la portiera,ma mi bloccò,in un secondo vidi la portiera del guidatore chiudersi.
Mi aiutò a scendere dal grosso fuoristrada prendendo delicatamente la mia mano nella sua.Era enorme rispetto alla mia,pensai arrossendo,nascosi il mio viso dietro i lunghi capelli.

-A che cosa pensi?-mi chiese sorridendomi.Come faceva ad essere il minuto prima così  intimidatorio e il minuto dopo così allegro?

-A niente - mentii.

Non lasciò neanche un momento la mia mano guidandomi verso l'entrata del locale.Un'onda di tristezza mi invase quando ricordai come era andato a finire il nostro ultimo appuntamento.

Ci sedemmo in un tavolino a due,aspettando che arrivasse il camerire che ci aveva accolto all'entrata.Era un ragazzo molto giovane con capelli biondi a spazzola e occhi color nocciola.

Quando arrivò ordinammo entrambi dei piatti tipici della cucina brasiliana.

-Quel cameriere ti sta fissando - disse a bassa voce.Era più che evidente che la cosa non gli piaceva.

-Cosa?- chiesi bevendo un sorso d'acqua.

-Hai capito - disse.

- Beh dovevi vedere come ti fissava la cameriera del tuo ristorante preferito - dissi spiritosa,ricordando il modo in cui cercava di far vedere il suo seno a Junior.

-Lo fa sempre - disse portando alla bocca la forchetta -Da anni ormai - continuò senza problemi.

-Siete stati insieme?-chiesi cercando di apparire calma,ma in realtà stavo morendo di curiosità.

Fissò i suoi occhi verdi nei miei blu ingogliando rumorosamente il boccone.Sapeva che ero seria.

-Sì - sospirò -Molto tempo fa - fece rilassare la sua schiena sulla sedia.Io invece mi irriggidii e sembrò capirlo.

-Sei gelosa?-mi chiese con un sorrisetto sulle labbra.

-Io?No - dissi, era ovvio che non era vero ma non gliel'avrei mai data vinta.

-A me sembra di si - mi guardò negli occhi,ma abbassai lo sguardo.Avrebbe scoperto che mentivo.

Quando finimmo,ritornammo alla macchina.

-Dove mi porti?-chiesi curiosa.

-A casa - disse dopo una risatina.

Mi girai verso di lui,incantandomi.Era bellissimo,il leggero strato di barba gli copriva le guance,donandogli un aspetto sexy.Girai subito la faccia quando una sua risatina mi fece capire che si era accorto che lo stavo letteralmente mangiando con gli occhi.

-Non mi da fastidio - disse con la sua irresistibile voce roca.

-Cosa!?-chiesi non capendo.

-Mi piace quando mi guardi - rispose rivolgendomi un occhiolino.

-Oh - arrossii.

Quando arrivammo,parcheggiò
sul marciapiede di fronte al portone del mio palazzo.

-Ci vediamo domani-si rivolse completamente verso di me.

-A domani-sorrisi sporgedomi verso di lui per posargli un leggero bacio sulla guancia,ma lui fu più veloce di me.Una grande mano mi riscaldò la guancia destra poggiando le sue labbra sulle mie.Assaporammo entrambi quel bacio,il primo dopo tanto.Il suo pollice mi accarezzava.

Quando ci staccammo,ci guardammo negli occhi mentre le punte dei nostri nasi si sfioravano.

Si allontanò per scendere dalla macchia.Quando mi fece scendere,poggiò una mano dietro la mia schiena spingendomi contro di lui mentre con l'altra,chiudeva la portiera alle mie spalle.

Ci baciammo un'altra volta,mi disse che non mi avrebbe più lasciata andare.Volevo crederci.

Chiusi il portone guardando un'ultima volta quel bellissimo ragazzo.

Dovevo dirlo a Meg.

CIAOOOOO!Eccomi di nuovo qui,scusatemi per il ritardo.PERDONATEMI,ma non ho molto tempo.Alla prossima!!!

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