Capitolo 1

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Aveva appena compiuto otto anni, quando Dylan scoprì il perché del suo orrendo aspetto, suo nonno, in punto di morte, lo fece chiamare al suo capezzale, doveva farsi perdonare dal bambino per poter morire in pace, perdono che non arrivò mai.

«Perdonami Dylan, è tutta colpa mia se sei così orrendo e nessuno vuole avvicinarsi a te, ma non ti devi preoccupare, nelle mie volontà, ho lasciato scritto che la famiglia si prendesse sempre cura di te.»

«Che cosa mi hai fatto?»

«Una maledizione, era rivolta alla famiglia. Ho chiamato un mago e lui mi disse che potevamo annullarla, ma che il colpo di ritorno avrebbe colpito un membro della nostra famiglia, ci disse di scegliere lo sfortunato. I tuoi genitori erano fuori in quel periodo e gli altri votarono tutti contro di te, non essendoci nessuno a proteggerti fosti usato come ricettacolo per annullare la maledizione di famiglia.»

«Quindi i miei genitori lo sanno che non sono nato brutto?»

«Certo che lo sanno.»

«Allora perché odiano me e non il resto della famiglia che mi ha fatto questo?»

«Tuo padre sarà capo famiglia dopo la mia morte, è normale per lui preoccuparsi più per le sorti di tutto il clan che di un unico soggetto, e tuo madre è sempre stata infatuata e impressionata dai bei volti, tu le fai torto con il tuo aspetto, quindi ti odia.»

«Come agiva la maledizione sulla famiglia?»

«Morti improvvise e perdite di denaro, fino alla scomparsa della famiglia stessa.»

«Chi ha lanciato la maledizione?»

«Un mago, assoldato dai nostri nemici, ma non ha più importanza questo, spero solo che tu mi possa perdonare per non averti protetto quando era mio compito farlo.»

Dylan uscì dalla stanza del nonno senza rispondere, non lo avrebbe mai perdonato e suo nonno morì portandosi dietro questo peso.

Il ragazzo tornò nelle sue stanze sopraffatto dall'ingiustizia, non era che era solo brutto, il suo volto era così sfigurato che nemmeno lui sopportava di guardarsi allo specchio e per non fare torto agli altri girava con un velo, ma questo non lo proteggeva dalla cattiveria della gente, ma soprattutto quella della sua famiglia.

Era trascorsi pochi minuti dalla sepoltura di suo nonno che il ragazzo venne trasferito in un'altra ala del maniero, nelle stanze del vecchio pazzo, un parente benestante che morì pazzo e solo.

Nessuno osava avvicinarsi a quell'ala perché si narra che accadano cose strane, la paura teneva lontani tutti, e questo in un certo senso fu la fortuna di Dylan, lì era come una roccaforte dove nessuno poteva fargli del male.

I suoi pasti gli venivano consegnati due volte al giorno, lasciati all'entrata dall'ala del maniero, non erano abbondanti, mancava spesso la carne e per lo più si trattava di brodaglia immangiabile, nemmeno i maiali avrebbero voluto berne, ma che altro poteva fare? Accontentarsi e andare avanti.


Il brutto che agogna diventare belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora