I due ragazzi viaggiarono verso nord sui loro oggetti volanti, penna d'aquila e ventaglio.
Andavano alla massima velocità, circa ottanta chilometri l'ora, senza curarsi del tempo che passava, si fermavano solo per i bisogni fisiologici o per mangiare, quando divenne buio iniziarono a seguire la stella del nord, proseguirono per gran parte della notte, quando uno strano vento che riusciva a passare le difese magiche dei loro oggetti volanti quasi non li fece precipitare.
«Fermiamoci qui, atterriamo presto.» Urlò Dylan per farsi sentire da Giada tra un raffica di vento all'altra.
«Sono quasi morta, non mi ero resa conto ma abbiamo macinato quasi millecinquecento chilometri da questa mattina, siamo sopra le catene montuose innevate.»
«La neve è alta qui, troviamo un posto per mettere la zucca bottiglia e andiamo a dormire. Domani vedremo il da farsi, ma senza poter volare questa missione si complica.»
«Io voglio investigare su cosa ha passato le nostre difese.»
«Lo faremo domani, sono le una di notte è ora di riposare. Entriamo nella zucca bottiglia.»
L'indomani mattina i due ragazzi cercarono di orientarsi, ma quel vento fastidioso continuava ad imperversare.
«Andiamo a vedere da dove arriva questo vento, dovremo camminare contro vento, ma possiamo usare la bacchetta per proteggerci.» Disse Giada, ancora più ostinata nel voler scoprire le origini di questo vento.
«Bene, mettiamo le ciaspole, faccio strada io.»
La camminata fu faticosa, ad ogni passo dovevano sondare il terreno e poi avanzare, dopo sei ore, arrivarono alla base di una montagna dove erano riuniti migliaia di gorilla della neve, e in mezzo sventava una pianta con sei frutti, sembravano di ghiaccio, ma da ognuno di loro sprigionava un vento gelido molto forte, solo i gorilla della neve potevano resistere alla magia di quel vento.
«Che cosa pensi che sia?»
«Un frutto delle origini, in realtà ne vedo sei.»
«Cosa sono i frutti delle origini.»
«Sono frutti che crescono a determinate condizioni, luoghi dove c'è molto vento, freddo, caldo o acqua. Questo sono frutti del vento di ghiaccio. Per noi umani sono velenosi, ma gli animali che riescono a mangiarne mutano, e diventano pericolosi come i draghi, bestie spirituali.»
«Sei frutti per sei gorilla, le cose non si mettono bene Dylan.»
«I frutti devono essere quasi maturi, possiamo approfittare della confusione, per uccidere i nostri gorilla delle nevi, dobbiamo prenderne due.»
«È troppo pericoloso, non fare stupidaggini, se entrano in frenesia ci massacreranno appena ci avviciniamo.»
«Allora cosa suggerisci?»
«Aspettiamo che i sei fortunati abbiano mangiato, poi quando gli altri gorilla se ne vanno, facciamo un imboscata a due di loro e li uccidiamo.»
«Faremo così allora, teniamoci a distanza, prendo una pelle di cervo di fuoco da mettere a terra per restare sdraiati sulla neve a controllare la situazione senza rimanere congelati.»
«È una fortuna che quando abbiamo lasciato la setta tu abbia voluto fermarti a cacciare, ora quelle pelli ci sono molto utili.»
Due ore dopo le scimmie entrarono in frenesia e iniziarono ad attaccarsi a vicenda, i frutti erano maturi.
Il primo che riuscì a prendere il frutto scappo via come un lampo mentre masticava, dopo cento metri una corrente fortissima di vento si alzò dalla zona in cui era fuggito, il corpo del gorilla era esploso sotto la pressione del potere del frutto, il livello di quel gorilla era troppo basso per poterlo sopportare.
Solo due gorilla riuscirono ad evolversi, il resto morì provando.
I gorilla rimasti iniziarono a separarsi.
«Ci sono due maschi adulti che vanno a sud, prendiamo loro.»
«Vai avanti tu Dylan.»
I due esemplari furono subito uccisi, dopo essere stati immobilizzati vennero trafitti con la spada al ventre.
Dylan scuoiò entrambi, la missione era conclusa, ma al loro rientro avrebbero fatto rapporto della nascita di quei due gorilla di livello S.
Questa volta andarono più piano e impiegarono tre giorni, invece di uno volando giorno e notte.
«Bene, vedo che è stata una morte pulita, le due pellicce sono in ottime condizioni, ho controllato i vostri dati, sono risultati veri. Ecco i vostri distintivi di mercenari di grado A, su quella parete ci sono appesi gli ordini da espletare, potete scegliere missioni del vostro grado o sotto, ma verrete pagati in base al grado richiesto nell'ordine di servizio.»
«Hai trovato nulla di interessante?»
«Ci sono diverse cose, non me lo aspettavo da un villaggio sperduto in un bosco, guarda questo Dylan, c'è una carovana che va ad ovest, verso il Regno dei Monti Tortuosi, potrebbe essere un ottima opportunità per te, lì ci sono filoni di miniere di ogni tipo, purtroppo molti minerali non possono essere raccolti perché protetti da bestie spirituali che ne fanno la guardia.»
«Se te la senti, per me va bene prendere questa missione, il grado è A, probabilmente proprio a causa di questa bestie spirituali, ma pensandoci bene dovrebbe essere S se fosse così.»
«Potrebbe essere che la carovana non abbia abbastanza denaro per pagare un esperto di grado S. Quindi hanno richiesto dei gradi A.»
«E probabile, qui dice che partono domani, andiamo a fermare l'incarico.»
«Avete scelto?» Chiese l'uomo con che gli aveva appena dato i loro gradi.
«Sì, vogliamo prendere questa missione.»
«È bene che vi avverti, le ultime carovane sono andate perse e i mercenari che le scortavano mai tornati.»
«È forse un incarico per un grado S.»
«Lo è, ma non possono pagare per un grado S, quindi tentano la fortuna cercando dei gradi A. Se volete prendere l'incarico prendetelo, ma se vi accorgete che è veramente per un grado S, potete ritirarvi in qualsiasi momento, perché va contro il contratto stipulato con la gilda. Va bene assumere mercenari per missioni di grado inferiore al loro, ma non superiore.»
«Abbiamo capito, allora prendiamo.»
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Il brutto che agogna diventare bello
FantasyQuesta è la storia di un bambino discriminato per il suo aspetto dalla sua stessa famiglia, del suo percorso di crescita lontano da coloro che non lo hanno mai apprezzato. LETTURA ADATTA A TUTTI.