"Si pronuncia Volkovinskaya" dissi io allacciandomi l'impermeabile nella costumeria del set.
"Volkov... Volkovnis... Non ci riesco. Davvero, non ci riesco." Katie si avvicinò a me muovendo le mani in aria.
"Ci riuscirai un giorno. E se non dovessi riuscirci, non mi offenderò"
Alzai le mani dal lungo cappotto così da permettere a Katie di aiutarmi per cominciare a girare la nuova scena. Finito di allacciare l'impermeabile, mi sorrise sistemandomi i capelli.
"Allora ragazze, pronte?" Dana fece il suo ingresso nella costumeria e ci invitò a raggiungere gli altri per le riprese. Io e Katie sospirammo e cominciammo a camminare.
"Io starò qui, tu potresti metterti di fronte a me e Liam starà più o meno lì."
Katie, così come da copione, mi invitò a slacciarle il soprabito marroncino. Impiegai qualche secondo ma, all'ultimo nodo, l'impermeabile cadde a terra lasciandola nel completino assegnatole. Mi fermai immobile. Katie continuò con la sua battuta e continuammo la scena:
"Hai un buon odore" mi sistemò i capelli.
"Davvero?"
"Cinese oggi?"
"Ow si, a pranzo ho mangiato cibo Cinese."
"Stop". Dana e Julia si avvicinarono a noi complimentandosi.
"Ottimo lavoro ragazze, davvero un ottimo lavoro. Per oggi abbiamo finito."
Mi sbrigai e corsi verso il camerino ma Katie mi afferrò per un braccio.
"Visto? Non è stato tanto difficile."
"Cosa? Oh, certo ... Hai ragione."
Katie notò il mio comportamento e fece una smorfia arricciando il naso. Le sorrisi cercando di sembrare il più vera possibile e corsi via dandole un bacio sulla fronte.
Sbattei la porta del camerino e poggiai la mia schiena contro di essa. Non poteva essere: era stato solo un momento così. Buttai via l'impermeabile e mi sbrigai a rivestirmi quando qualcuno cominciò a bussare:
"Hey Rita, sono io."
"Entra, Katie"
Saltellando, Katie si diresse velocemente verso di me e mi tenne per un braccio mentre cercavo invano di infilarmi la scarpa.
"Allora?"
La guardai aspettando che continuasse la domanda. Camminando cercavo di infilarmi le scarpe e presi il cappello di lana per i miei capelli. Poi lei mi fermò.
"è stato 'Woah'"
"Si, lo so."
Mi prese le mani e si avvicinò al mio orecchio:
"Hai del rossetto sulle labbra. Io me lo toglierei fossi in te: qui fuori è pieno di gente"
Mi sorrise un' ultima volta e si chiuse la porta alle spalle andandosene via. Sprofondai nella sedia davanti lo specchio e, sbuffando, mi tolsi il rossetto rosso che Katie mi aveva lasciato sulle labbra durante le riprese. Sentii bussare una seconda volta: Gregg apparì davanti la porta.
"Hey Rita, Katie mi ha detto di dirti di aspettarla fuori."
"Grazie Gregg"
Chiuse la porta ed io mi alzai dalla sedia di legno. Spensi la luce dello specchio e sospirai: è la mia migliore amica. Presi la borsa e, dopo aver salutato tutti, raggiunsi Katie fuori. Era seduta su un gradino intenta a scrivere sul suo telefono e, vedendomi, venne verso di me. Si coprì gli occhi dal sole con le mani e mi guardò:
"Tutto bene?"
"Si, scusami. Non so cosa mi sia successo."
"Va bene, oggi dormi da me?"
"Non penso di ..."
"Rita, per favore"
Mi sorrise ed io feci lo stesso. Poggiò la sua testa nell'incavo del mio collo e la strinsi forte a me:
"Volkovinskaya" disse.
La guardai meglio.
"Cosa?"
"Il tuo nome. L'ho detto: ci sono riuscita !"
Scoppiammo a ridere e lei mi rinchiuse tra le sue braccia. Sospirai profondamente e ci avvicinammo alla sua macchina.
"Sai cosa sono gli shippi?"
Katie si sedette in braccio a me.
"Io? Certo che lo so" risposi arricciando il naso.
"Bene, ci shippano."
Mi alzai di scatto facendola cadere. Ridemmo entrambe e la aiutai a risalire sul divano. Non dissi niente e Katie se ne accorse, così decise di continuare.
"Cosa ne pensi?"
"Di cosa?"
"Dello shippo."
Evitai il suo sguardo e finsi di sistemare la mia maglietta. Mi prese la mano e mi rifece la domanda. La guardai e decisi di rispondere.
"Cavolo, è una bella domanda. Io sapevo ti shippassero con Gregg, ma ok: è a favore mio. Bene, penso che allo show darà una miriade in più di ascolti: Dana e Julia non potrebbero essere più felici."
"No, non intendevo per lo show."
Mi immobilizzai.
"No?"
"No."
Bene. Sospirai di nuovo ed incrociai le gambe ponendomi di fronte a lei.
"Perché me lo chiedi?"
"Non so, così."
"Sono contenta. Sono contenta di essere la tua migliore amica ed ancora di più di essere innamorata di te."
"Cosa?"
"Intendo sulla serie televisiva."
Katie smorzò il sorriso ma continuò a guardarmi negli occhi. Spostai tutti i miei capelli da una parte e le accarezzai le mani: non era il caso continuare quella conversazione. Provammo le battute delle ultime scene e decidemmo di andare a dormire.
"Tieni Rita, mettiti questi"
Mi tirò un paio di pantaloncini ed una canottiera per la notte. Katie si infilò il suo pigiama e si raccolse i capelli in una coda alta; Mi vestii anche io e mi stesi sul letto.
"Riguardo alla domanda di prima ..."
Katie mi guardò aspettando che continuassi la frase.
"Amy ama Karma, ma non sa come dirglielo"
"Perché ha paura di cosa possa pensare Karma" continuò lei.
"Prendilo come un esempio."
Mi sistemai sotto le coperte. E chiudendo gli occhi, le dissi:
"Dovresti cominciare a leggere i segnali."
"Quali segnali?"
"Ho sonno Katie, questi segnali." Risi e spensi la luce sul comodino. Quante cose avrei voluto dirle: ma non era ancora il momento giusto. Sospirai di nuovo e Katie si sporse per lasciarmi un leggero bacio sulla guancia. Nessuna delle due parlò più, eppure, lo giuro, sentii Katie dire:
"Dovresti cominciare a leggerli anche tu i segnali. Buonanotte Amy."
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Woah.I know.
Fanfic"Le persone si innamorano nei modi più strani, a volte semplicemente con una sfiorata di mano." E così Katie, prese la mia mano tra le sue. Personaggi principali: Rita Volk e Katie Stevens Storia creata sotto il punto di vista di Rita Volk.