Afferrai la sedia e la avvicinai al tavolo sbuffando. Mi sedetti buttando i piedi sulla tavola di vetro e poi afferrai il telefono guardando l’ora. Era tutto il giorno che non facevo assolutamente nulla: Yvette era dalla madre e Katie non si era fatta più sentire. Eravamo tornate alle origini: lei con Gregg ed io sola con la mia casa silenziosa. Mi alzai scocciata e sbattei un piede a terra infastidita da …. Da qualcosa. Afferrai la piccola palla da basket che avevamo vinto (con tanto di canestro) all’incontro di MTV e la tirai più volte contro il muro per poi riprenderla al volo. Sospirai e mi posizionai davanti al cesto: al liceo ero stata il capitano della squadra di basket.
“Se lo faccio” Pensai “Devo scrivere a Katie.”
Tirai e sospirai vedendo la palla sfiorare la rete. Raccolsi di nuovo la palla:
“Se lo faccio” Pensai ancora “Sono destinata a rimanere sola a vita.”
Tirai e sbuffai vedendo la palla entrare perfettamente. Ripresi la palla e la gettai violentemente contro la parete:
“Fanculo.”
Ero infastidita, quello era certo, ma non sapevo da cosa. Avrei dovuto davvero fari finta di niente con Katie? Oppure avrei dovuto dirle che era stato Gregg a scaraventarmi contro la colonna? Scossi la testa e ripensai che neanche Yvette sapeva chi fosse stato: a Parigi, quella sera, mi parai il culo con qualche scusa deviando i sospetti di Yvette scatenati dalla mia bella frase detta davanti la finestra.
Mi buttai sul divano e, per grazia di Dio, il campanello suonò costringendomi ad alzarmi:
“Buonasera, ragazza.”
“Buonasera, Shay.”
Shannon entrò dalla porta baciandomi tutto il viso e posò le sue cose a terra.
“Allora? Che stavi facendo?”
Mi guardai attorno e le indicai la stanza sottosopra:
“Niente. Mi deprimevo.”
“Io e te dobbiamo parlare.”
Alzai gli occhi al cielo e mi sedetti sul divano incrociando le gambe. Afferrai un cuscino e cominciai a giocarci senza guardarla:
“Hai mai avuto la sensazione che ti mancasse qualcosa?”
Mi seguì annuendomi e si sedette accanto a me:
“Ecco, mi sento così. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto ed ogni secondo: so che mi manca qualcosa, lo sento. Ma per quanto possa cercare di capire cosa sia, mi incasino e non capisco più un cazzo lo stesso.”
Mi venne da piangere, ma mi trattenni. Guardai Shay e mi accovacciai tra le sue braccia:
“Mi sembra tutto così complicato. Eppure ho Yvette, te, la serie…”
“So cosa vuoi dire. Quando si è famosi, sembra tutto più facile e bello: ma solo dopo ci si accorge che, benefici a parte, non è cambiato nulla dalla vita di prima. Ci sentiamo più forti ed invincibili, eppure guardaci: io sto con gli occhiali da sole a mezzanotte e tu hai trasformato questa stanza in una sala delle torture.”
Risi e le tirai un cuscino:
“A volte penso che tutta questa storia con Katie sia diventata un gioco.”
“Si?”
Annuii
“Sembra quasi che le piaccia avere un’amicizia complicata.”
“Sai che non è così.”
“Si, lo so. Ma a volte lo sembra, te lo assicuro.”
Mi accarezzò la testa e sospirò sbadigliando:
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Woah.I know.
Fanfiction"Le persone si innamorano nei modi più strani, a volte semplicemente con una sfiorata di mano." E così Katie, prese la mia mano tra le sue. Personaggi principali: Rita Volk e Katie Stevens Storia creata sotto il punto di vista di Rita Volk.