Capitolo 9

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Bakugou chiamò sua madre mentre si asciugava i capelli con un asciugamano.

"Perché ci hai messo così tanto, moccioso?" lei urlò

"Hai dimenticato che mi occupo di un bambino di 4 anni questo fine settimana?" ringhiò. Finora non era interessato al replay per tutta la giornata.

"Non essere arrogante con me, piccola merda," sbottò la strega.

"Mi hai chiamato, ti sto richiamando. Cosa vuoi?"

La sentì sbuffare lungo la linea, ma aspettò.

"Dopo che abbiamo parlato ieri, ho chiamato Inko come mi avevi chiesto." Buono. "Era sorpresa, ma felice, penso. Ha accettato di venire a cena questa sera."

Alzò le sopracciglia, per quanto ne sapeva sua madre e sua zia smisero di passare del tempo insieme quando lui e Izuku lo facevano da bambini. Si ritrovò a sperare che sarebbero rimasti in contatto questa volta, i suoi genitori e Inko.

"Buono. Quindi, di nuovo, cosa vuoi?" il suo tono burbero, come sapeva che sarebbe stato il suo. Qualcuno bussò alla porta di Izuku, "Sì!?" chiamò.

"Non urlare al telefono!" urlò sua madre al telefono. La porta si aprì ed entrò una mano con ssopra un piatto con un panino, seguita dal resto di Kirishima.

"Sei tu quella che fa rumore!" Ha dato a Kirishima un pollice in su mentre metteva il panino sul letto accanto a lui. "C'era qualcuno alla porta, volevi che-"

"Dovresti alzarti e aprire la porta, non urlare come un delin-"

"Vai al punto, cazzo, mamma!" guardò Kirishima girare di 360 gradi prima di decidere di appollaiarsi sulla scrivania. Cosa sta aspettando?

"Inko sarà qui verso le cinque e mezza, tu e Izuku dovreste videochiamarci mentre lei è qui." Bakugou poteva sentire che era stato detto tra i denti e odiava che fosse una buona idea, ma non era semplicemente d'accordo.

"Deve essere una videochiamata?" borbottò, incapace di trattenere completamente il piagnucolio infantile dalla sua voce. La testa di Kirishima si inclinò di lato.

"Sì, non essere difficile. Sarà bello per Inko vedere Izuku," disse, prima di aggiungere, "E inoltre, tuo padre vuole vederti. Il cielo ti proibisce di crescere di un millimetro senza che lui lo sappia." Se avesse sentito la tenerezza nella sua voce allora, avrebbe bevuto le cazzate 3 in 1 di Izuku prima di menzionarlo.

Sbuffò, un po' petulante, "Bene."

"Va bene. Ti mando un messaggio quando arriva e faremo la telefonata prima di cena," disse l'ultimo un po' più forte di quanto ritenesse necessario finché non sentì suo padre in sottofondo. Sarebbe stato molto più semplice se avesse chiamato papà al telefono.

"Bene," disse di nuovo.

"Parlami più tardi, moccioso."

"Sì, sì," la linea è caduta. Gemette e si riempì la bocca di sandwich.

Kirishima stava facendo oscillare le gambe con nonchalance, ma Bakugou poteva dire che stava aspettando qualcosa. Non si stava agitando, ma l'aria intorno a lui lo era ed era irritante.

"Che cosa?" brontolò. Oggi parlava troppo.

"Niente," rispose Kirishima, un po' troppo in fretta.

Bakugou strinse gli occhi e iniziò l'altra metà del suo panino.

Kirishima resistette per appena un minuto. "Quindi...per prima..." disse piano, giocherellando con qualcosa sulla scrivania di Izuku e senza guardarsi negli occhi.

Weekend at Bakugou's |Bakudeku|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora