Capitolo 6

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Il naso di Bakugou si contrasse.

Si contrasse di nuovo e una piega si insinuò nello spazio levigato dal sonno tra le sue sopracciglia.

Qualcosa gli solleticava il naso. E la sua bocca. E il mento, se è per questo.

La piega stava minacciando di evolversi in un cipiglio quando aprì un occhio e, per un momento assonnato, si chiese se si fosse addormentato in un cespuglio. Chiuse gli occhi mentre sbadigliava e il verde gli solleticava di nuovo il viso. Bakugou dovette voltare la testa mentre starnutiva.

"Salute, Kacchan," disse un mormorio soffocato e assonnato da sotto il suo braccio. Izuku.

Bakugou borbottò in risposta quando i suoi occhi si chiusero di nuovo e iniziò a riaddormentarsi.

Izuku...

Aspetta.

Si bloccò.

IZUKU?!

Gli occhi di Bakugou si spalancarono. Tirò rapidamente indietro la testa per rimettere a fuoco la massa di verde che era a pochi centimetri dal suo viso. Ricordava le parole di zia Inko del giorno prima, su come il piccolo Izuku avesse sempre voluto essere vicino a qualcuno, non volendo mai essere lasciato solo. 'Sarà lo stesso prima di coricarsi,' disse.

Izuku si era messo a letto con lui durante la notte...la sua testa era sul braccio di Bakugou ed era piegata contro il suo petto. Bakugou si trascinò la mano libera sul viso, aveva pensato che sarebbe stato sufficiente che ci fosse qualcun altro nella stanza per tutta la notte, ma a quanto pare no. A giudicare da quanti capelli di Izuku erano sulla sua faccia quando si è svegliato...cazzo, lo stavo coccolando?! Spero che il nerd non ricordi niente di tutto questo. Bakugou gemette, di certo non ricordava alcun disturbo almeno durante la notte, e di solito si svegliava al minimo disturbo, anche per questo si assicurava di andare a letto così presto. Non aveva intenzione di ammettere a nessuno che in realtà si sentiva meglio riposato di quanto non si fosse sentito da chissà quanto tempo.

Lanciò un'occhiata alla sveglia. 10 minuti prima dello spegnimento. Tipico del cazzo. Il più delicatamente possibile districò il braccio da sotto la testa di Izuku.

"Noooo," mormorò Izuku nel cuscino.

Bakugou sbuffò una risata mentre si sfrega il sonno dai propri occhi. Colpì leggermente il bambino da un lato, che ridacchiò.

"Perché non sei nel tuo letto, eh?" Bakugou borbottò, la sua voce sembrava ancora addormentata. Caffè...

Le risatine si fermarono e Izuku si girò per guardarlo, i suoi occhi verdi spalancati e tristi, "Ho avuto un incubo, Kacchan."

Bakugou notò come stava Izuku in quel momento, le mani giunte, proprio come ieri mentre si trovava nell'ufficio del preside. Qualsiasi frustrazione che avrebbe potuto provare per l'invasione della sua bolla personale è stata sedata dallo sguardo sul viso del ragazzino. "I-io ho chiesto se potevo, e tu hai detto okay!" Aggiunse Izuku, preoccupato nella sua voce.

Bakugou aggrottò leggermente la fronte, onestamente non ricordava alcun tipo di conversazione in corso ma in quel momento non aveva importanza, invece chiese dolcemente, "Me ne vuoi parlare?"

Izuku scosse la testa con fervore.

"Stai bene adesso?"

Izuku annuì questa volta.

"Buono. Va bene, tu stai fermo a giocare mentre io faccio la doccia, poi ti faremo lavare e vestire."

"O-O-Okie dokie, Kacchan," Izuku lottò con uno sbadiglio.

Weekend at Bakugou's |Bakudeku|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora