Capitolo 8

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Mam: Woomin-mi scosse- allora cosa vuoi fare?- disse affacciandosi alla mia camera.
Io: mhh.. cosa?-dissi con la voce impastata dal sonno.
Mam: vieni con noi da tua zia? A Busan?
Io: Wooseok viene?
Mam: certo.
Io: mhh.. non ho molta voglia.
Mam: a che ora sei tornata ieri?
Io: l'una o le due. Non ricordo.
Mam: mhh.. va bene.. allora posso fidarmi a lasciarti sola?
Io: mamma ho vent'anni passati..
Mam: allora noi andiamo.
Io: va bene. Ciao.
Pa: anche se hai la casa libera non fare venire quel tuo nuovo amico.
Io: ecco.. mi hai rovinato il sonno.- feci una smorfia e mi girai dalla parte opposta.

Quando mi svegliai erano già le 11. Mi stiracchiai e poi andai subito in cucina alla ricerca di qualcosa da mangiare. Feci una veloce colazione e poi mi lavai e mi vestii.
Presi il cellulare. Nessuno che mi cercava. Certo, anche io cosa potevo pretendere? San era arrabbiato con me per chissà quale motivo.

Erano circa le tre di pomeriggio. Guardai fuori dalla finestra. Il cielo era diventato nuvoloso tutto d'un tratto. "Doveva piovere oggi?" Pensai e subito smanettai con il cellulare per controllare il meteo.
Ebbene si, quel pomeriggio avrebbe piovuto e io ero da sola in casa. Se l'avessi saputo sarei andata a Busan con la mia famiglia.
Sbuffai ed iniziai a camminare avanti e indietro, facendo qualche balletto propiziatorio sperando che la pioggia non sarebbe iniziata. Peccato che, naturalmente, era inutile.
Infatti ci volle poco che iniziarono a sentirsi i primi leggeri tuoni.
Mi sdraiai sul letto e mi cercai di coprire la testa con il cuscino.
"Li sento lo stesso " pensai iniziandomi ad agitare.
Mi alzai e chiusi le tapparelle della finestra. Così non avrei cisto i lampi e mi sarei tranquillizzata un po' di più.
Un tuono fortissimo mi fede saltare.
Mi misi subito a letto. Presi le cuffiette e cercai si tranquillizarmi con la musica. La musica ad alro volume. Mi sarebbe venuto mal di testa, ma non mi importava. Almwno non avrei sentito i tuoni.
I battiti cardiaci stavano tornando alla normalità, quando sentii un altro tuono fortissimo e mi spaventai. Così mi alzai e iniziai a camminare. Tornai nuovamente inquieta. Una serie di altri ruoni mi fecero sobbalzare.
Ad un certo punto sentii qualcosa vinrare e mi spaventai.
"Cretina, è solo il cellulare." Lo presi e guardai lo schermo.
"San? Perché mi sta chiamando ora?"
Io: pronto?- chiesi con voce tremante.
San: Woomin.. Woomin, stai bene?- disse con il fiatone.
Io: io..
San: aprimi.
Io: eh?
San: sono fuori casa tua. Aprimi.
Staccai la chiamata e mi misi a correre verso la porta.
Quando aprii, mi trovai davanti un San tutto bagnato.
San: per fortuna stai bene.- disse entrando e mi abbracciò.
Io: cosa ci fai qui? E poi sei tutto bagnato.- mi staccai  dall'abbraccio per guardarlo meglio.
San: non pensare a me. Tu stai bene?
Scossi leggermente la testa. Stavo per scoppiare a piangere, ma cercai con tutta me stessa di trattenere le lacrime. Solo una lacrima riuscì ad avere la meglio e mi cadde sulla guancia.
San mi appoggiò delicatamente il pollice sulla guancia e me l'asciugó.
San: sono uno stupido, scusami.-disse riabbracciandomi.- sarei dovuto venire prima. Solo che non sapevo se mi avresti aperto.
Io: mhh.. hai ragione. Forse avrei dovuto lasciarti sotto la pioggia.-scherzai.- non ti muovere.- gli dissi, per poi andare in bagno a prendere un asciugamano.
Tornai in salotto e glielo lanciai e lui lo prese al volo.
Io: vado a cercare qualcosa da darti nell'armadio di mio fratello.
San: non deci, tranquilla. Tra un po' mi asciugo.
Io: non voglio che ti venga la febbre per colpa mia.- dissi per poi andare in camera di mio fratello.
Presi un paio di pantaloni della tuta e una maglietta. Feugai tra le mutande.
Io: forse questo è un po' troppo.-dissi a me stessa.
Io: ho preso quello che ho trovato.- gli porsi i vestiti.
San: non dovevi, veramente. Se lo sa tuo fratello..
Io: non ti preoccupare.- gli sorrisi.- il bagno è da questa parte. -Lo accompagniai.
San: grazie.- disse per poi entrare.
Mi sedetti sul divano e lo aspettai.
Il mio cuore stava battendo all'impazzata. Il temporale non era finito, ma per il momento era un problema secondario.
San era a casa mia e si stava cambiando nel mio bagno.
Scossi la testa per mandare via quel pensiero.
Ad un tratto, lo vidi uscire dal bagno. Mi alzai di colpo.
Aveva la sua roba, ancora bagnata, in mano.
Si vedeva che anche lui era abbastanza in imbarazzo.
Io: dammi pure.- le presi, poi andai in veranda e le misi sullo stendino.
Poi mi girai e lo vidi in mezzo al salotto che si stava guardando in giro.
Lo fissai per un po'. Probabilmente se ne accorse e mi guardò anche lui, poi mi sorrise.
San: credevo che avessi paura dei temporali.. invece mi sembri abbastanza tranquilla.
Io: infatti è così.. solo che tu sei qui e.. i temporali sono la cosa secondaria, sinceramente.- dissi imbarazzata.
San: ah.. capito.- rise un po'.- cosa stavi facendo?
Io: in realtà ero in camera mia. Sotto le coperte.
San: posso vedere camera tua?
Io: si.. vieni.- dissi facendogli strada- c'è un po' di casino.
San: tranquilla. Non metto a posto.
Io: già, hai ragione.
Aprii la porta e accesi la luce.
San: wow. Ti eri proprio barricata.- disse vedendo le serrande chiuse.
Io: eh.. si.
San: ti piace il kpop?- disse guardando la libreria piena di CD e le mura piene di poster.
Io: si vede?
San: mi sembri una fan sfegatata.-rise un po'.- Jimin qui è venuto bene.- disse guardando un poster dei BTS.
Io: lo conosci?
San: ormai chi è che non conosce i BTS?
Poi andò verso la finestra.
SN: comunque, prima cosa da fare..- stava per per aprire le serrande, ma lo bloccai mettendo una mano sulla sua.
San: stavo dicendo, prima cosa da fare.-continuò.- è alzare queste serrande e spegnere la luce.
Poi si sedette davanti la finestra, con la schiena appoggiata al letto.
San: vieni a sederti qui.
Io: quando piove non amo stare lì veramente..
San: ora ci sono io.
Ci pensai un attimo, poi mi lasciai corrompere.
Io: va bene.- dissi, per poi mettermi seduta vicino a lui.
Riamnemmo per un po' in silenzio, a guardare fuori.
Ad un tratto, ci fu un altro tuono fortissimo.
Avrei gridato, ma mi trattenni.
San intrecciò la sua mano con la mia.
Così tornai a respirai.
San: ho un'idea.-prese il cellulare e delle cuffiette.
Poi me ne passò una.
San: visto che ti piace il kpop..- continuò a guardare il display cercando disperatamente una canzone da farmi ascoltare.
Guardava su e giù nella sua playlist, mentre si mordeva il labbro inferiore.
A dire il vero, già solo quella visione mi bastava.
San: trovata!- disse fiero, facendo partire "The truth untold" dei BTS.
Ci rimettemmo a guardare fuori, con la musica nelle orecchie e San che, con la sua mano nella mia, mi accarezzava.
Mi tranquillizzai così tanto, che il temporale era davvero diventato un pensiero secondario.
Appoggiai la mia testa sulla spalla e poco dopo mi addormentai.

ATEEZ || True or FalseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora