Capitolo 11

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Capitolo 11

Uscii di casa e gurdai fuori dal cancello. La macchina di San non c'era. Faceva un effetto strano non vederla lì posteggiata come le altre mattine. Feci un sospiro e proseguii la mia strada verso l'università.

Io: ciao.- sforzai un sorriso quando vidi Mirae.
Mi: che faccia! Hai dormito?
Io: si, perché?- mentii.
Mi: ti si legge in faccia che non l'hai fatto.. e a quanto pare neanche lui..- disse seguendo con lo sguardo San che stava venendo verso di noi.
Io: andiamo..-dissi a denti stretti.
Mi: dovresti parlargli.
Io: no, andiamo.- la spinsi un po', ma venimmo fermate da San che si piazzò davanti a noi.
San: ci ho pensato tutta la notte.
Mi: vi lascio soli.-disse allontanandosi.
Io: San, buongiorno anche a te. Mi spiace, ma non ho nulla da dirti.- dissi cercando di evitarlo.
San: non puoi dirmi la verità? È per colpa di Hongjoong, vero?
Io: perché devi metterlo in mezzo? Non centra niente.
San: e allora perché ti comporti così?
Io: San..- mi fermai e sospirai.- San.- dissi con più calma possibile.- la nostra relazione.. non dovrebbe esistere. Non mi piace più, va bene? Forse sono talmente abituata a stare da sola, che mi sono auto convinta di doverlo essere per sempre.
San mi guardò senza dire nulla.
San: quindi è finita?
Annuii.
San: d'accordo. Io ci ho provato.. se vuoi che sia così.. rispetto la tua decisione.- disse per poi girarsi e andare via.
Una lacrima rigó il mio viso. Subito me la asciugai.
"È meglio così. È la cosa giusta." Mi dissi.
Poi feci un sospiro e raggiunsi Mirae in classe.

Passarono alcuni giorni dall'ultima volta che vidi San.
In quei giorni avevo diversi esami e studiare, pensando a lui mi stava levando tutte le forze che avevo in corpo.
Hong: tieni.- disse Hongjoong mettendomi un cartoccio di latte al cioccolato sul tavolo della biblioteca dell'università.
Alzai lo sguardo verso di lui.
Io: cosa ci fai qua?- dissi a bassa voce per non farmi sentire da tutti i ragazzi che stavano studiando.
Hong: quello che fai tu. Studiare.- disse mettendosi davanti a me.
Io: e questo?-indicai il letto.
Hong: bevilo. Ti darà un po' di forze. Cosa hai mangiato a pranzo?- disse tirando fuori i suoi libri.
Io: riso.- dissi senza guardarlo in faccia.
Mentii. Non avevo pranzato. Ma in quei giorni non era una novità.
Hong: dimmi la verità..-disse mettendo una mano sulla mia.
Io: è la verità.
Hong: Woomin, mi ha detto MiRae che sono diversi giorni che non pranzi. Non..- lo bloccai.
Io: non iniziare anche tu con questa storia.-dissi a denti stretti.
Presi la sua mano e la allontanai.
Io: non vi dovete preoccupare per me, d'accordo? Sto bene.
Hong: d'accordo. Tu non collabori, allora farò da solo.- riprese i suoi libri e li mise nella sua cartella.
Io: cosa hai intenzione di fare?
Hong: non sono più affari tuoi.- dosse andando fuori dalla biblioteca.
Ritirai velocemente la mia roba e seguii Hongjoong.
Io: Hongjoong ti prego. Vuoi dirmi cos'hai in mente?
Hongjoong si bloccò e si girò di colpo.
Così mi fermai anche io.
Hong: devi smetterla di comportarti in questo modo.-disse serio.- se non la smetterai perderai qnche me. Ora non seguirmi più. Vai a mangiare.

Mi: eccoti! Pensavo fossi tornata a casa.- disse sedendosi sulla panchina vicino a me.
Io: sono solamente venuta qua fuori. È una bella giornata.
Mi: ti ricordi che oggi pomeriggio abbiamo quei corsi nuovi..
Io: si. Non so se ci vado. Devo studiare per l'esame di storia della Corea.
Mi: ci devi andare per forza. Se non lo frequenti non ti danno i crediti.
Sbuffai.
Io: allora inizio ad andare, così magari riesco a studiare qualcosa prima che inizi la lezione.
Mi: va bene. Ci vediamo qui a fine corsi.
Io: okay. Tu che cosa hai scelto?
Mi: geografia.-alzò gli occhi al cielo.- tu?
Io: cinematografia.
Mi: ti divertirai molto più di me. Sicuramente.
Io: poi ti racconto.- le sorrisi.
Mi alzai e per un attimo persi l'equilibrio.
Mi: tutto bene?- disse tenendomi per un braccio.
Io: si. Probabilmente è un leggero calo di zuccheri.
Mi: hai mangiato qualcosa?
Io: certo.-sorrisi.
Mi: bugiarda. Vatti a prendere qualcosa.
Io: si mamma.-dissi per poi entrare nel l'istituto.
Presi la mail dove mi avevano confermato la partecipazione al corso e dove mi scrissero dove si sarebbe fatto.
Mi misi a cercarla per l'università e poi, appena la trovai, aprii la porta.
Era una piccola stanza con un tavolo centrale con hn proiettore sopra e qualche sedia sparsa per l'aula.
Non c'era nessuno. Avevo paura di aver sbagliato classe. Ricontrollai, ma era quella.
Poco dopo sentii bussare.
Poi vidi San entrare in classe.
Appena mi vide, abbassò lo sguardo.
Feci un piccolo sorriso. Erano diversi giorni che non lo vedevo e rivederlo mi faceva piacere.
Il cuore a momenti mi usciva dal petto.
Per un attimo mi trovai a fissare qualsiasi sua azione.
Si sedette il più lontano possibile da me.
Aveva il viso un po' cupo. Il suo labbro prese la mia attenzione. Sembrava spaccato.
Io: cos'è successo?-chiesi istintivamente.
San rimase per un attimo in silenzio. Poi si alzò e venne verso di me.
Sembrava davvero arrabbiato. Andava avanti e indietro per la stanza.
San: potresti.. potresti dire al tuo amico di stare fuori agli affari nostri?-disse a denti stretti.
Io: è stato Hongjoong?-spalancai gli occhi.
San: non sono cose che gli riguardano, d'accordo? Deve farsi gli affari suoi. Non ho intenzione di essere espulso per colpa sua. E neanche per colpa tua. Gliel'hai detto tu di venire da me?
Io: no, io non ne sapevo nulla. - dissi quasi per piangere.
San: certo. - fece una risata nervosa.- ah giusto. Perché lui è il tuo angelo custode. Perché deve fare tutto al posto tuo, no?! Ma io mi sono rotto che ti gira intorno così. Sei abbastanza grande di decidere e fare quello che vuoi da sola no?! Io sono sicuro che anche quello che è successo tra di noi.. sia tutta opera sua.
Io: S-San.. - dissi affaticata.
Stavo per prendergli la mano, ma lui la scansò.
Mi girai per andarmi a sedere al mio posto, ma San mi bloccò per il polso.
In quel momento il buio.

ATEEZ || True or FalseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora