I giorni passarono normalmente, il serale stava arrivando, con la Pettinelli mi trovavo abbastanza bene, le lezioni andavano alla grande e avevo scritto diverse canzoni che avevano fatto successo fuori dalla casetta. C'erano delle cose che, però, non capivo e mi preoccupavano... Avevo l'impressione che tancredi si fosse innamorato di me, anche se mi sembrava difficile pensarlo vista la mia bassa autostima. Ogni volta che eravamo insieme in camera, lui mi fissava le labbra, parlava sempre di me agli altri, soprattutto ad enula e Tommaso, i suoi migliori amici oltre a me. Io avevo stretto molto con enula e tommaso ma avevo legato di più con deddy, giulia, sangio e serena. Aka era sempre il solito finto duro, ogni volta che tancredi si avvicinava a me in presenza di Luca, quest'ultimo si arrabbiava e se ne andava oppure cercava di allontanarmi con delle scuse. Tancredi non capiva perché e neanche io...
Solo che col tempo mi ero accorta di molte cose ma ero confusa.
Presi il computer, le mie amate winston blue, una felpa e mi misi nel terrazzo della casetta, il mio posto preferito per scrivere e riflettere. Erano le 3 di notte ed io soffrivo d'insonnia. Mi trovai davanti la persona che volevo vedere, l'unica di cui mi interessava veramente qualcosa, Luca. "Che ci fai sveglia a quest'ora, ricciolina?" chiese aka (io ho i capelli ricci e lui spesso mi chiamava così). Si sedette accanto a me, si avvicinò e mi accarezzò la guancia aspettando una mia risposta alla domanda che aveva fatto precedentemente: "non riuscivo a dormire e avevo troppi pensieri e voglia di fumare quindi decisi di venire qui e scrivere" risposi io. "Dovresti dormire, lo sai bimba" disse luca a voce bassa sussurrandomi all'orecchio, era la prima volta che mi chiamava così, quel nome e la sua voce mi causarono le farfalle nello stomaco e un brivido lungo la schiena, mi venne la pelle d'oca e non sapevo cosa rispondere perciò decisi di stare zitta.
"Non sapevo di farti questo effetto" continuò Luca. Cazzo non riuscivo a stare calma così cercai di cambiare discorso: "ora devo andare biondino, stavo cercando di scrivere" gli dissi
"bimba non riesci proprio a resistermi" disse il biondino facendo lo strafottente
allora così decisi di ripagarlo con la stessa moneta: "si infatti, vado che mi stai stancando" dissi ridendo.
Una volta arrivata in camera, vidi tancredi dormire, era dolcissimo e io tenevo a lui più di ogni altra cosa, era il mio migliore amico lì dentro ma era solo amicizia, ne ero certa, anche perché purtroppo un'altra persona qua dentro mi aveva fatto perdere la testa ma non era previsto.
Mi misi sul letto cercando di scrivere sul pc tutta la confusione che avevo in testa e scrissi una nuova canzone, era abbastanza bella e mi sentivo più leggera dopo essermi sfogata con la mia passione: la musica.
Decisi di chiamare la canzone "brividi", erano i brividi che provavo ogni volta che luca mi sfiorava anche solo per sbaglio e non capivo perché.
" brividi sulla mia pelle quando ti vedo, brividi sulla mia pelle quando mi guardi e se mi tocchi mi sento in paradiso e non capisco perché, cosa c'è che non va in me. non so cosa mi abbia colpito di te, forse quel tuo modo di fare strafottente oppure la tua corazza per evitare di essere ferito. non riesco a dare un nome a quello che provo ma sento solo brividi sulla mia pelle quando ti vedo, brividi sulla mia pelle quando mi guardi, brividi sulla mia pelle quando mi sfiori e sento solo brividi, brividi...
prendimi per mano e scappiamo altrove dove il mondo non ha un nome, solo noi due, con te che scherzi ed io che mi emoziono solo guardandoti negli occhi...
brividi."
Decisi di lasciarla così e di cantarla alla prossima lezione con la Pettinelli.