Serale=sogno, sogno=emozione, emozione=vita.
Era la mia visione del mondo in quei giorni, il serale si stava avvicinando sempre di più e ad essere sincera ero spaventata ma allo stesso tempo felice perché credevo in me e sapevo che mettendocela tutta sarei riuscita ad arrivare al serale. Non ero ad amici per vincere o arrivare in finale, ero lì per realizzare una piccola ma grande parte dei miei sogni, per avere anche solo un piccolo pubblico ma che mi sostiene ogni giorno per la mia musica e per la persona che sono, ero lì per superare i miei limiti e combattere le mie paure e nonostante tutte le difficoltà ci stavo riuscendo.
I miei pensieri furono interrotti da un biondino, quel biondino.
"A cosa pensi, bimba?" chiese Luca sedendosi accanto a me e accendendo una sigaretta mentre io stavo già fumando.
"Al serale" gli risposi fredda. "Hai paura? Tranquilla che sei bravissima e ce la fai" "Non ho paura, Luca." dissi sicura e lì aka capì che stavo dicendo sul serio.
"Comunque ero qui per dirti che la cena è quasi pronta e tutti hanno deciso di giocare ad obbligo o verità stasera"
"Che gioco da bambini" gli dissi ridendo "ma va bene" continuai, d'altronde lo trovavo un gioco un po'infantile ma comunque divertente visto che non avevamo praticamente nulla da fare la sera tutti insieme.
Spensi la sigaretta, mi alzai e andai in cucina per aiutare serena e tancredi ad apparecchiare la tavola.
Mi accorsi fin da subito che tancredi era sovrappensiero, stressato e un po'impaurito così lo presi dal braccio e lo portai in camera, nel frattempo vidi Luca steso sul divano con le cuffiette che mi guardava in un modo un po' geloso.
"Tanc, che succede? Sono la tua migliore amica, puoi parlarmene lo sai"
"Tranquilla amo, è che ho paura per il serale, ho paura di non piacere alla gente, ho paura di non farcela e personalmente non mi credo tanto forte rispetto a tutti voi" mi disse quasi piangendo
Mi sedetti sul suo letto dove lui era sdraiato e gli presi la mano "Tanc smettila di sottovalutarti, tu sei bravissimo ed hai una personalità così forte che ti differenzia in modo positivo dagli altri e sul palco si nota tantissimo, vedrai che tutti ti apprezzeranno e sono sicura che arriverai al serale e lì spaccherai tutto. Lavora sodo per i tuoi sogni e non aver mai paura, perché sei fortissimo ed hai tantissime persone che credono in te sia qui dentro che lì fuori" gli dissi cercando di rassicurarlo e stringendogli la mano. Lui fece un piccolo sorriso.
"Solo questo?" gli chiesi
"In realtà c'è un'altra cosa che mi preoccupa ma ho paura di dirla" mi rispose
"Tanc, a me puoi dire tutto. Basta con questa paura, ciò che mi dici rimane tra noi, parlarne ti fa bene e non devi mai vergognarti di nulla con me"
Tanc si alzò e si mise seduto con le gambe incrociate, mi strinse più forte le mani e mi disse "Io ti amo"
