La bacchetta

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I Malandrini se ne stavano seduti sulle poltrone vicino al fuoco. Chiacchieravano allegramente senza preoccuparsi dei compiti che piano piano cominciavano ad accumularsi visto l’inizio delle seconda settimana di scuola.

Ad un certo punto Star si alzò in piedi. “Vado da Silente.” Annunciò. “Mi ha detto che desidera farmi un paio di domande. Ci vediamo fra mezz’ora.”

I ragazzi la salutarono e lei si avviò verso l’ufficio del preside.

Bussò alla porta ed entrò senza aspettare risposta.

“Cosa c’è?” Domandò secca.

“Buona sera, si accomodi.” La invitò Silente cortese anche se i suoi occhi lampeggiarono.

Star eseguì, incrociò le braccia al petto e fissò l’uomo di fronte a sé.

“Dunque?” Chiese di nuovo ma il preside rispose al suo sguardo sorridendo indulgente senza dar segno di voler parlare.

La ragazza sbuffò. “Buona sera, signore. Posso chiederle perché mi ha convocato?”

“Volevo solo chiederti se sei andata da Olivander, di nuovo. Penso che i tuoi genitori abbiano voluto che ti comprassi una bacchetta nuova, giusto?” Rispose finalmente Silente.

“Esatto…ma…non l’ho comprata.” Mormorò lei abbassando la testa.

Gli occhi azzurri del professore brillarono.

“Sono andata da Olivander ma lui ha detto…”

“Vado da sola non vi preoccupate.” Insistette Star.

“Va bene. Io vengo con te però.” James le strinse la mano e lei annuì.

Si staccarono dai loro genitori avviandosi verso il negozio di bacchette.

Entrarono e subito un paio di occhi sbiaditi si puntarono su di loro.

“Buon giorno.” Salutarono i due giovani contemporaneamente.

“Hai deciso di accettare la mia offerta?” Cominciò Olivander fissando Star che però non rispose, così lui continuò. “E’ la bacchetta che sceglie il Mago. Sempre. Ma per lei signorina non è così. Nessuna bacchetta la sceglierebbe mai perché lei non ha alcun bisogno di questo strumento. Le è del tutto inutile, un intralcio. Ma se lo desidera le farò una bacchetta su misura, cosa che va totalmente al di fuori di ogni mia credenza o schema. Come le ho già detto.”

Star sospirò. “Metta questa in un pacchettino per favore, e tenga questi.” Gli porse la sua vecchia bacchetta e un paio di galeoni.

Il signore gliela mise in un pacco ma rifiutò i soldi. “Lei è la strega più saggia che io abbia mai conosciuto anche se la giovane età la porta a mentire.”

La ragazza sorrise. “Io mento solo per rendere felici gli altri. Anche se non posso mentire a tutti.” Si voltò a guardare suo fratello rimasto silenziosamente in disparte. Poi ringraziò Olivander e uscì con James.

“Il signor Potter lo sa allora.” Commentò Silente.

Star annuì.

“Sai cos’è questa?” Le domandò il preside indicandole una bacchetta davanti a sé.

“E’ la bacchetta di Sambuco! E’ uno dei doni della morte!” Esclamò Star strabiliata dopo un attento esame dell’oggetto.

“Si lo è. Prendila.”

Silente le porse la sua bacchetta e lei la prese, appena la sue dita sfiorarono il pezzo di legno esso emanò calore riempiendo la stanza del profumo dei boschi.

Tutta un'altra Vita - 2° annoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora