Avvento e Avvenimenti

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“Ciao, avete finito le vostre lezioni?” Anne si avvicinò di corsa ai Malandrini appena li vide varcare la porta della Sala Comune.

“Si, per oggi abbiamo finito…finalmente.” Sbuffò Sirius affondando in un divano che forse prima era occupato da una ragazzina del primo anno ma lui non se ne curò.

“Almeno domani è sabato.” Esultò James gettando a terra le gambe dell’amico per potersi sedere a sua volta.

“Oh, cielo! Già sabato? Vuoi dire che domani è il due dicembre?!” Scattò Star tutta agitata.

“Si, certo.” Le rispose Remus con calma posandole una mano sul braccio.

“Oggi è il primo dicembre?! Il primo giorno dell’Avvento?! E nessuno me lo ha detto?!” Cominciò a gridare lei.

“Confidavamo nella tua capacità di contare i giorni della settimana, sai che sono sette, vero? E che sono numerati e divisi in mesi e ogni mese ha un numero diverso di giorni?” La prese in giro Sirius.

“Certo che lo so! E’ che ero convinta che fosse giovedì.” Lo mise a tacere la ragazza agitandosi sempre di più.

“Ma ieri era giovedì e di giovedì ce ne è uno solo.” Continuò a beffeggiarla il ragazzo. “Non le hai insegnato nulla durante la scorsa estate, James!?”

“Ci ho provato ma non pensavo non sapesse che c’è un solo giovedì…” Gli diede corda l’amico.

“Ah, ‘cittatevi’ voi due! Devo sistemare questa faccenda!” Mugugnò Star.

“Cosa hai detto…?” Cominciò James divertito ricevendo uno scappellotto dalla ragazza.

“Quale faccenda? Cosa ti preoccupa?” Cercò di aiutarla Remus.

“Pensavo che potevamo chiedere ad Anne cosa faceva durante l’Avvento e crearne una replica per aiutarla a ricordare. Se si ricorda cosa faceva…solo che credevo glielo avrei chiesto oggi per cominciare domani…ma oggi è già il primo…c’è ancora tempo…” Borbottò Star camminando avanti e indietro finché Anne non le si avvicinò tirandola per la manica.

“Ma, Star, io non faccio niente durante l’Avvento, solo l’albero con tutta la famiglia.” La informò la piccola.

“E quando fai l’albero?” Le chiese Remus.

“Uhm…il secondo sabato o domenica di Dicembre.” Rispose lei sicura.

“Come da tradizione.” Sussurrò Star. “E non apri le caselle del calendario per mangiare i cioccolatini?” Domandò poi ad alta voce.

“Oh, si. La mamma ci faceva trovare sempre un dolcetto diverso in ogni casella, il papà ci aveva costruito una casetta di legno con ventiquattro porticine.” Ricordò la bambina entusiasta.

“Hai detto ‘ci’? A te e a chi?” Si incuriosì James.

“A me e a mia sorella. Lei è più piccolina.” Spiegò Anne.

Star si sforzò di ingoiare l’enorme nodo che le era salito in gola, guardò i grandi occhi azzurri della bambina e passò una mano sui suoi capelli dorati.

“Ricordi niente altro?” Le chiese.

“Si, mia sorella si chiama Di. Oh, l’albero lo sceglievamo con il mio papà nei boschi e facevamo i biscotti di Natale la Vigilia mentre il Ceppo bruciava nel camino e il Pudding la mattina di Natale dopo aver scartato i regali e pranzavamo sempre assieme al resto della famiglia cantando canzoni di natale e…” La bambina rispose con entusiasmo crescente ma poi si bloccò, gli occhi le si riempirono di lacrime. “E mi mancano tanto!” Gridò infine affondando tra le braccia di Star e cominciando un pianto disperato.

Tutta un'altra Vita - 2° annoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora