𝗠𝗲𝘀𝘀𝗮𝗴𝗲𝘀 ▸ 𝑗𝑎𝑑𝑒𝑛

centoquindici

volevo dirvi che la relazione tra Jaden e Lidia è letteralmente da DIABETE. non so di preciso perché l'ho resa così dolce però la vedo bene con il carattere di Lidia. in ogni caso spero che questo Capitolo, diverso dagli altri, vi piaccia

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ᴊᴀᴅᴇɴ ᴘᴏᴠ

fisso Lidia, tra le mie braccia, ancora addormentata. l'ho fatta stare male di nuovo, mi sento male per questo, nonostante lei mi avesse detto che non essendo stata colpa mia, non le importava; sa dei miei sentimenti per lei, e continua a dire che l'importante è che io la ami, cosa che ovviamente è vera.

sento qualcuno bussare alla porta della mia camera così, senza svegliare lid, mi alzai per andare ad aprire. "eieieii" urlò un payton selvatico abbracciandomi mentre io lo maledissi, sottovoce, in troppe lingue diverse, "Lidia dorme, andiamo a parlare di sotto" dissi sapendo che non c'era nessuno dato che erano tutti in spiaggia. "allora che è successo?"
mi chiese mentre prendendevo due birre dal frigo. "qualche giorno fa, eravamo in spiaggia come ogni santo giorno in questa settimana. stavo parlando con Nessa per quanto riguarda un possibile remix di La di die." mi fermo un attimo bevendo un paio di sorsi dalla lattina mentre noto Payton guardarmi con attenzione. "okey e poi?" domanda impaziente, "dal nulla mi ha baciato, così davanti a tutti. soprattutto davanti a Lidia" dissi accendendomi una sigaretta e buttandone fuori il primo tiro. "e lei?" chiese lui con odio, rivolto a Nessa, guardando fuori dalla finestra, "io mi sono staccato subito chiedendole che diavolo stesse facendo mentre Lidia. beh se non ci fosse stato Noah la avrebbe presa a schiaffi, anche se l'ha fatto lo stesso la Sera quando ha messo la storia con me" dissi alzandomi avendo sentito un rumore provenire dal piano di sopra, "e quella foto l'avete fatta la sera?" chiese lui curioso, "oh certo che no, è stata fatta quando è uscita la di die. in ogni caso Lidia mi ha 'perdonato'-mimai le virgolette con le dita- se così possiamo dire. ma la sera ha voluto ubriacarsi con me lo stesso. ci è rimasta male anche se io non c'entro nulla" dissi spiegandomi per poi scusarmi un attimo con lui, per interrompere momentanea la nostra chiaccherata, per poi tornare nella camera che io e Lidia condividiamo.

apro la porta sorridendo poi leggermente alla vista di un involucro di coperte sul letto. "ei piccola, che stai facendo" esclamo divertito andandomi a sedere affianco a lei, "ho freddo jj" la sento dire piano facendomi, di nuovo, sorridere. "oh no e come facciamo?" rispondo stando al suo gioco, di prima mattina sembra di parlare con una bambina dalla dolcezza di questa ragazza. mi alzo dal letto sentendola sbuffare, probabilmente avrà messo il broncio come ogni mattina, andando verso la mia valigia per prendere una mia felpa, la sua preferita, e un paio di pantaloni grigi della tuta. "tieni piccola" esclamo mentre la vedo srotolarsi dalle coperte e indossare, sopra la mia maglia, la felpa rossa della Coca-Cola che le ho dato e i miei pantaloni. "va meglio?" le chiedo prendendola per i fianchi per poi posarle un bacio in fronte, annuisce stringendosi a me, "hai voglia di coccole?" chiedo ridendo appena, "si." esclama fermamente senza staccarsi minimamente da me, "sembri una bambina amore" esclamo accarezzandole dolcemente i capelli e guardandola sorridendo. "amore ti amo" esclama alzando lo sguardo per guardarmi, "ridillo" esclamo sorridendo, "ti amo?" chiede lei non capendo ma io nego con la testa, "amore?" chiede ancora e io annuisco, "è da tanto che non mi chiami così" dico prima di posarle un casto bacio a fior di labbra. "allora lo farò più spesso, amore" esclama in un sorriso per poi darmi un'altro bacio, un po' meno casto del primo. "mi piace quando lo fai" esclamo una volta che ci siamo staccati appena. "baciarti o chiamarti amore?" chiede lei innocentemente "entrambi" sussurro per poi baciarla di nuovo.

dopo diversi minuti, passati tra abbracci e baci, mi ricordo di aver abbandona payton in soggiorno. "tata, in salone c'è Payton" esclamò spostandole una ciocca di capelli da davanti al viso, "ma non era a Los Angeles?" chiede confusa non capendo il perché il suo amico fosse in Messico, "ci ha fatto una sorpresa" esclamo alzando le spalle e sorridendo quando, dopo avermi lasciato un'altro bacio a stampo, si precipita verso il salotto per abbracciare il suo amico.

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