centoventinove

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𝒓𝒆𝒂𝒍 𝒍𝒊𝒇𝒆

"Jaden Hossler ti vuoi muovere" urlo affacciandomi alla porta della mia stanza, "arrivo, arrivo" Lo sento dire dalle scale e, pochi istanti dopo, arrivando davanti a me.

"ei" mi dice piano cercando di darmi un bacio ma che io evito girandomi e andando a sedermi sul letto. "che hai?" mi chiese subito preoccupato da questo improvviso distaccamento. "è successo qualcosa? ho fatto qualcosa?" chiese ancora chiudendo velocemente la porta e venendo a sedersi davanti a me.

"devo dirti una cosa... ma ecco è difficile da dire" dissi iniziando a giocare con le mie dita nervosamente senza minimamente incontrare il suo sguardo, "lid, ti prego guardami" disse prendendomi le mani tra una delle sue e alzandomi il viso con l'altra. "jad è che..." disse con una leggere nota di panico.

"tranquilla, fai un respiro profondo e dimmi che succede" esclamò posandomi un leggero bacio sulla fronte. lo guardai con gli occhi lucidi, feci come mi aveva detto per poi riprendere parola.

mi allungai verso il comodino prendendo una scatolina che avevo posato lì sopra il giorno prima.
"mi prometti di non partire per il Messico?" chiesi abbassando lo sguardo con un lieve sorriso passandogli la scatola.

"perché dovrei partire per il messi- oh" esclamò aprendo velocemente la scatolina e notando le due lineette che formavano un + sui 2 test di gravidanza che avevo fatto ieri con le ragazze.

jaden rimase immobile a fissare il test che aveva in mano e poco dopo mi rivolse uno sguardo che non riuscii minimamente a decifrare.

"di quant'è?" mi chiese stranamente felice con le lacrime agli occhi. "più di un mese sicuro" dissi ricambiando la sua felicità. lo vidi alzarsi e passarsi una mano sul volto, "cazzo sarò padre" quasi urlò, venendo mi in contro e prendendomi il volto tra le mani e dando inizio a un bacio pieno di amore.

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"Lydia stavo pensando" disse Jaden con voce preoccupata, dopo che ci fummo sdraiati entrambi sul letto, io su di lui ma dettagli. "non lo vuoi vero?" dissi alzandomi di scatto da lui. "cosa no! certo che lo voglio" disse rassicurandomi e trascinandomi di nuovo sul suo petto. "non la vedrò per 9 fottuti mesi" esclamò facendo appositamente un doppio senso a scopo sessuale, "Jaden Hossler fottiti" esclamai ridendo. "te quando vuoi" disse facendomi un occhiolino e scoppiando a ridere con me.

"andiamo a dirlo agli altri?" chiese all'improvviso dopo svariate ore che ci stavamo coccolando. "dovrai scappare da Noah, sei pronto?" chiesi guardandolo. "ripensandoci glielo diremo tra un po'" disse nascondendo la faccia nel cuscino. "oh no caro, ora l'hai proposto e ora lo facciamo." dissi alzandomi dal suo petto e iniziando a tirare la sua mano per farlo alzare. "vieni qui" disse appena si sedette sul bordo del letto tirandomi a sedere sulle sue gambe.

"ti amo" dissi semplicemente quando le nostre labbra si stavano sfiorando, "anch'io, ti amo così fottutamente tanto" disse lasciandomi un bacio a fior di labbra che io approfondii.

"ora andiamo al tuo funerale" dissi appena ci fummo staccati. "devo dirti addio?" mi chiese mentre stavamo uscendo dalla mia stanza, "probabile" dissi prendendo gli la mano e lasciandogli nell'altra la scatola con i test di gravidanza.

"d'accordo allora ti ho amato, per i fiori preferisco le rose bianche" mi disse posandomi un bacio in fronte e trascinandomi al piano di sotto dove erano tutti gli altri...

𝗠𝗲𝘀𝘀𝗮𝗴𝗲𝘀  ▸ 𝑗𝑎𝑑𝑒𝑛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora