Sono di nuovo seduta sulla poltroncina color sangue con lo sguardo dello psicologo Sanficu addosso.
Mi sento costantemente sotto esame, come un topo da laboratorio.
"Allora Lea, spero tu stia meglio"
Faccio soltanto un cenno affermativo con il capo: ho la gola completamente riarsa. È sempre stato difficile parlare con gli esseri del sesso opposto per via di ciò che ho passato da bambina, ma in questo momento mi sembra di rivivere tutto nei minimi dettagli e questo non mi aiuta di certo ad aprirmi con un dottore...
Devo parlare! Prendere a due mani, in modo saldo, il poco coraggio che mi resta e dire tutto; partendo magari da ciò che mi fa sentire bene... da mio nonno, dalla mia meravigliosa infanzia...
"Scusi dot-ttore, posso a-avere un po' d'acqua, per ffavor-re?""Certo! Te lo faccio portare immediatamente... Poi che ne dici di provare a parlare? Non voglio forzarti, ma mi farebbe piacere ascoltarti, anche se vuoi dirmi cose irrilevanti"
Dopo aver finito il bicchiere d'acqua offertomi rispondo in modo affermativo. Ha ragione, lo so.
Mi fa sentire così in imbarazzo sapere cosa sia giusto e nello stesso tempo fare tutto il contrario... sono solo una incoerente che ha ancora bisogno di aiuto per risolvere i suoi conflitti interiori nonostante i suoi diciassette anni! Sono inutile... INUTILE
"Sta zitta, cazzo! Tanto è inutile che gridi...nessuno verrà in tuo aiuto!""Inutile...è stato questa parola a farmi soffrire in modo esorbitante..."
Il signor Sanficu mi sta guardando come se avesse davanti a sé un esempio raro di iguana che non cambia colore.
So che esistono perché ho letto un articolo che parlava di questi poveri e disgraziati animaletti che non riuscivano più a mutare il loro colore perché il padroncino di turno non dava loro la corretta nutrizione, in poche parole il cambiamento repentino dell' alimentazione influenza negativamente questi animali, vorrei dire cucciolosi ma non lo sono quindi mi limito a definirli animali per non dire mostri: mi fanno un' impressione incredibile, praticamente ho la pelle d' oca a vederli in TV.
Vabbeh, torniamo a me e al mio essere la contraddizione fatta persona. Insomma, chi leggerebbe articoli su soggetti e /o argomenti che non gli interessano?! Io! Mi sembra ovvio...
"Che ne dice di ricominciare signorinella? Ti sei bloccata... forse non volevi partire a raccontarmi questo evento della tua vita..."
Ok. Mayday, mayday! Abbiamo un problema: gli alieni si sono impossessati del corpo dei un noto psicologo che adesso riesce ad entrarci nel cervello!
"Ma come fa?""A fare cosa Lea?"
"A leggere nella mente! Come ha fatto a sapere che non era questo l'evento soft della mia breve ed inutile vita da ragazzina diciassettenne?
Pensavo di essere ormai brava a nascondere ciò che provo...""Ahahahahahah. Infatti tu sei brava Lea... ma io ho studiato e praticato questo mestiere per molti anni. Permettimi di avere qualche asso nella manica."
Ok Lea, non ci sono problemi. Sembra un tipo apposto...
Spero non siano le classiche ultime parole famose.
"Ero una bambina vivace e serena...fino al mio settimo compleanno. A sette anni mi sono trasferita, raggiungendo mio padre, con mamma. Non ho mai avuto un buon rapporto con lui... troppo irascibile, manesco...
Il primo schiaffo che ho ricevuto da papà è stato per via di un paio di pantaloncini... in verità non erano tanto corti, ma quando ho deciso di oppormi mi è arrivata una sberla tanto forte da farmi cadere, da farmi fischiare le orecchie... ovviamente non è stato l'unica del mio rapporto con papà! Ricordo che dopo nove giorni il mal d'orecchio non mi era passato e mamma mi aveva portato dal dottore... avevo un'infiammazione all'orecchio interno... Ancora adesso, al coincidere della data di dieci anni fa, mi fa male l'orecchio per due settimane. Come a dirmi: non dimenticare la prima batosta, è quella che fa meno male...preparati a cose ben peggiori...Poco prima che compissi gli otto anni il nonno iniziò a sentirsi male. Era il mio eroe...
Sa?! Mio padre era andato all' estero per poterci permettere una vita più dignitosa quando ero a malapena di undici mesi.
Dicevo... mio nonno era il mio tutto, molti sostengono che gli somiglio molto caratterialmente: amo la natura come lui, sono taciturna e anche abbastanza irascibile. Comunque, avevo un rapporto meraviglioso con il mio uomo dei sogni... sapete, no? Dicono che i padri siano i primi amori delle figlie... Io non ho mai conosciuto mio padre fino agli otto anni, avevo solo mio nonno che mi faceva ridere e scoprire il mondo. Lo amavo di bene...molto.Quando ero piccola non hanno voluto dirmi il motivo della sua morte ma mi sono sentita responsabile... in realtà mi ci hanno fatto sentire così. Ero così felice quando mamma aveva detto che saremmo andati da papà. Finalmente l'avrei conosciuto e avrei fatto tutte le cose che i miei amichetti dicevano di fare con i loro padri...
Ma nulla è come si spera..."
STAI LEGGENDO
punto. A capo
RomanceLa vita è un viaggio, un viaggio che ha molteplici fermate ed ognuna di queste è una meta... desiderata o meno non fa differenza perché la metà successiva dipende da quella precedente ed il destino fa il gioco suo per farti raggiungere il capolinea...