Capitolo 35

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È passata ormai una settimana da quando papà ci ha scoperto e con Steve abbiamo deciso di uscire allo scoperto.

Inutile dirvi che la maggior parte di quelli rimasti alla base si aspettava che sarebbe andata a finire così... A quanto pare quasi tutti avevano capito che Steve era cotto.

È il potere degli Stark!

Non siamo più tornati al suo appartamento di Brooklyn e nella settimana passata non abbiamo fatto nulla di interessante se non passare la notte a coccolarci dato che per me erano giorni di ciclo.

Talmente ero su di giri che il primo giorno di mestruazioni ho insultato Steve perché parlava troppo, poi ovviamente sono scoppiata a piangere ma lui sembrava aver capito che era colpa degli ormoni.

Manco fossi una donna incinta!

«A che pensi?» domanda d'un tratto il mio ragazzo, mentre sono seduta sulle sue gambe e guardiamo un film.
«A quanto sono fortunata ad averti!» esclamo girandomi verso di lui e prendendogli il viso.
«Sono io quello fortunato!» esclama lui invece, prendendomi per i fianchi e portandomi sotto di lui.

Se dovesse entrare qualcuno mi imbarazzerei un sacco dato che siamo sul divano del salotto principale.

«Ti è passato?» mi domanda prima di lasciarmi un bacio.
«Da tre giorni...» mormoro mordendomi il labbro.

Sta per rispondere, ma non appena sentiamo dei passi ci ricomponiamo subito.

«Oh eccovi qua!» esclama mio padre, «Stavo cercando proprio te Capitano» dice indicandolo.
«Ho fatto qualcosa?» domanda lui.
Papà si siede nella poltrona davanti a noi, incrociando le braccia.
«Dobbiamo parlare di alcune cose, tutti e tre» mormora.

Ti prego, dimmi che non è quello che penso...

«Voi due fate sesso?» domanda senza peli sulla lingua.
Steve si strozza con la sua stessa saliva, mentre io vorrei solo sotterrarmi.
«Okay, il vostro silenzio vale come si» continua lui.
«Papà dobbiamo affrontare questo discorso proprio adesso?» gli chiedo imbarazzata.
Lui annuisce.
«Se metti incinta mia figlia ti stacco le palle».
«Papa!» esclamo rossa in volto.
«Tony, usiamo precauzioni...» mormora Steve provando a stare calmo.
«E io prendo la pillola» aggiungo.
Mio padre spalanca gli occhi mezzo incredulo.
«Tu cosa?!» sbraita, «Da quando prendi la pillola?» chiede alzandosi.
«Da qualche mese ormai» rispondo.
«Perché?» chiede.

Perché una volta abbiamo fatto sesso senza preservativo e io sono andata nel panico.

«Perché voglio prenderla e basta!» esclamo.
«D'accordo...» mormora iniziando a fare avanti e indietro, «Mia figlia prende la pillola, ha rapporti con uomo che a momenti potrebbe essere suo nonno...» ripete.
Mi avvicino a lui prendendogli una mano, «Papà, non sono più una bambina... Sono cresciuta e sono più responsabile».
Lui mi guarda con sguardo triste, per poi abbracciarmi.

Da un ultimo avvertimento al Capitano e poi sparisce dalla nostra vista.

«Non avrei mai pensato di dover affrontare questo argomento...» mormora divertito.
Scuoto la testa divertita e ritorniamo a guardare il film.

[...]

«Oh si, vai più veloce piccola» ansima Steve sotto di me.
Siamo nel suo loft, sempre alla base e ovviamente ci siamo ritrovati a farlo.

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