Non sono incinta.
Una parte di me sperava vivamente di esserlo in modo che così avrei potuto dare a Steve tutto ciò che desiderava.
Ma niente, non ha funzionato...Sono stata male per qualche giorno e non sono voluta uscire dalla mia stanza, così come Steve che mi è rimasto accanto tutto il tempo.
Papà ogni tanto veniva a bussare alla porta e Steve lo rassicurava dicendogli che stavo bene, ma che ero stanca.
Non ho avuto visioni, così come non ho più sentito quelle sue voci nella mia testa... Anche perché se fosse successo, sarei dovuta ritornare da Strange.
Non so cosa stia succedendo e il fatto di non riuscire a prevedere le prossime mosse di Agatha mi stressa in una maniera che non riesco neanche a spiegare. Non sappiamo ancora come fermarla, ma ci proveremo a qualunque costo.
Steve oggi ha deciso di uscire dalla stanza e andare a correre dati i giorni che ha passato rinchiuso in camera a tenermi compagnia. Anche se lo nega, lo vedevo com'era dispiaciuto, come se l'avessi deluso.
Nella mia testa continuo a ripetermi che possiamo farcela, che prima o poi riuscirò a restare incita... Anche se qualche giorno fa il medico mi ha avvisato che più mi sforzo, più le possibilità diminuiscono.
Non metto piede fuori dalla base dal trentuno dicembre o per meglio dire, dalla sera di Capodanno quando c'è stato un'attacco in centro città.
Mi metto seduta sul letto, prendendo un respiro profondo e andando verso il mio armadio.
Opto per un pantalone a vita alta nero, con un migliore sempre dello stesso colore, la mia giacca di pelle di cui non posso farne a meno e i miei stivaletti.Tutta vestita in nero.
Capiranno subito che ho qualcosa che non va, ma dettagli... Mi son vestita in base al mio umore e al momento è nero.
Esco dalla mia stanza, dirigendomi verso la base centrale dove ci sono già alcuni agenti. Quasi tutti hanno fatto rientro dalle vacanze e si sono messi subito a lavoro.
Percorrendo i lunghi corridoi con le vetrate che danno sul giardino mi fermo un attimo ad osservare il sole fuori.
Fa uno strano effetto essere in inverno e non vedere la neve, ma il sole come in estate.Ritorno alla realtà, ritornando sui miei passi raggiungendo il salone principale dove trovo alcuni membri della squadra più Virginia e Morgan.
La piccolina quando mi vede emette un gridolino talmente fastidioso che tutti la guardano, mentre lei inizia a correre verso di me per abbracciarmi.
La sollevo prendendola in braccio e le lascio un bacio sulla fronte mentre le sue piccole braccia mi cingono il collo.
Tutti mi stanno guardando mentre pian piano mi avvicino a loro per salutarli.
«Ti sei fatta viva!» esclama Loki alzando le braccia al cielo.
«Sono stata poco bene» confesso.
«Adesso come stai?» mi chiede Natasha guardandomi.
Annuisco e crollo le spalle, «Normale».Cala il silenzio... Non so Steve li abbia avvisati di ciò che è successo, dato che non si soffermano sul farmi tremila domande.
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UNA STARK COME STREGA.
FanficGiorgia Stark, figlia del noto genio, milionario, playboy e filantropo Tony Stark, è sempre stata una ragazza con la testa sulle spalle, intelligente ed anche molto bella. Nonostante suo padre sia Iron Man, la sua priorità è sempre stata quella di p...