One Shot Choni (24)

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«papà, ti prego basta..» mormorò Cheryl con voce flebile, ricevendo l'ennesimo schiaffo da parte di Clifford, ma non sul viso, anzi, era l'unica parte che suo padre evitava di colpire, così che lei potesse andare a scuola senza avere problemi.

Il fatto è che ormai, invece di vestirsi come suo solito, usava felpe, maglioni, jeans, pantaloni della tuta, per coprire al meglio i lividi e rossori che Clifford lasciava.

Aveva iniziato da qualche mese, da quando aveva divorziato con Penelope, che però non aveva neanche più voluto sapere di Cheryl, lasciandola nelle mani di quel mostro.

«ti ho detto di stare zitta, a meno che tu non voglia che ricorra ad altre maniere..» disse lui, appoggiando le mani sulla cintura del jeans, facendola sussultare
«no, no, per favore..scusa»

La ragazza tremava, impaurita, non conoscendo le prossime intenzioni del padre, ma improvvisamente le arrivò un altro schiaffo, e poi un altro, e successivamente un terzo, facendo nascere un livido sulla coscia di Cheryl.

Pianse, come ogni volta che succedeva, ma cercava di trattenere i singhiozzi, per evitare che Clifford potesse arrabbiarsi e usare le maniere forti, forse peggiori di queste.

La rossa pensava sempre al motivo per cui suo padre facesse così, specialmente alla propria figlia, che invece di picchiare avrebbe dovuto proteggere, coccolarla, darle la buonanotte, e invece, si ritrovava a riempirla di botte e causarle ancora più dolore di quanto non ne avesse già.

Dopo qualche ora, Clifford uscì, lasciandola da sola, sdraiata sul letto, a piangere, avendo adesso la possibilità di potersi liberare, di scaricare un po' di tensione, senza avere la costante paura che il padre entrasse nuovamente in camera.

Il suo telefono squillò, facendola sussultare, così si volto verso il comodino, e lo prese, guardando lo schermo.

da TT:
«ehi piccola, ti va un milkshake da Pop's?»

Sul volto di Cheryl naque un sorriso spontaneo, mentre una lacrima solitaria le rigò la guancia, mentre pensava a cosa rispondere.

TT, stava per Toni Topaz, il nomignolo che la rossa aveva dato alla sua ragazza, memorizzandola anche così sul proprio cellulare; si erano conosciute a scuola, ma lei non aveva mai parlato della sua relazione a Clifford, non avendo mai fatto coming out, nè con lui, nè con Penelope.

Aveva, comunque, evitato di coinvolgere Toni in tutto questo, non parlandole delle botte che si prendeva, dei lividi e dei rossori che nascondeva continuamente.

Alla fine accettò il suo invito, avendo bisogno di un po' di energia, ma assolutamente di un po' di amore, e Toni, era l'unica a darglielo.

Si alzò dal letto, prendendo già il cambio, entrando in bagno, dove si svestì, rivelando, ormai, la sua insicurezza più grande, ovvero il suo corpo.

Prima ne andava fiera, ora invece era già tanto se riusciva a guardarlo, quei segni erano evidenti, troppo, e la facevano sentire violata, sporca.

Ormai non sapeva più che aggettivo dare per definirlo, ma una cosa la sapeva, le creava disgusto vedersi così, in quelle condizioni.

Sospirò, indossando velocemente una maglia, seguita da una felpa e poi un pantalone, abbastanza largo, che non avrebbe toccato i suoi lividi e quindi non le sarebbe capitato di farsi male.

Prese poi la sua borsa, inserendo le chiavi di casa, il cellulare e il suo rossetto, nel caso dovesse ritoccarlo, per poi prendere anche le chiavi della sua macchina e uscire di casa.

Aveva sistemato al meglio i suoi capelli, lasciando i boccoli, come al solito, e si era truccata leggermente, come piaceva a Toni, che le ripeteva che quando erano sole, poteva anche stare al naturale; se Cheryl fosse andata alla roulotte, probabilmente non avrebbe messo neanche il rossetto, ma ora, si stava dirigendo da Pop's e non voleva farsi vedere in quelle condizioni.

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