One Shot Choni (43)

1.7K 57 70
                                    

TW: Dipendenze da alcol e sigarette

«servimene un altro» mormorò la voce di Toni, seduta su uno sgabello del whyte wyrm, proprio di fronte al bancone
«hai già bevuto abbastanza, sono le cinque di pomeriggio Toni» ribatté Peaches, sua amica e barista.

«hai voglia di farmi incazzare Peach? finché ti pago, tu servi» le disse, appoggiando una banconota sul bancone, aspettando che le riempisse il bicchiere
«lo faccio per il tuo bene, riprenditi i soldi» affermò, allontanandosi.

Toni prese un respiro profondo, annuendo, per poi allungarsi per prendere la bottiglia e servirsi da sola, ma venne fermata da una mano che le bloccò il braccio.

«non ci pensare neanche» disse SweetPea, portandola a risedersi
«e va bene, fanculo» parlò lei, prendendo la sua giacca, uscendo velocemente dal bar.

«dove sta andando ora?» chiese Peach
«non ne ho idea»

Un cuore spezzato poteva permettere a una persona di fare di tutto pur di non sentire il dolore dei pezzi che continuavano a sgretolarsi; Toni era una di quelle, aveva il cuore in frantumi, e l'alcol riusciva a farle pensare di averlo rimesso al suo posto, completamente intatto.

Ovviamente non era così, ma la sensazione del liquore che scendeva lungo la gola, creandole quel piccolo bruciore, per poi non farle capire più niente, le creava sollievo, non rendendosi conto però di tutte le volte che esagerava e finiva per farsi del male il doppio.

Una volta uscita dal bar infatti, salì sulla sua moto, indossando il casco, per poi sfrecciare ad una velocità elevata verso un negozio; all'interno di esso, si recò nel reparto alcolici, osservando attentamente ognuno di loro, scegliendo poi di prendere della semplice vodka, portandola poi in cassa per pagarla.

Una volta uscita, aprì subito il tappo, iniziando a berne una quantità eccessiva, che servì abbastanza per farla andare leggermente fuori di testa.

«porca troia» mormorò, sospirando poi dopo, salendo nuovamente sulla moto.

Ritornò verso la sua roulotte, lasciando il veicolo parcheggiato fuori, per poi entrare dentro e accomodarsi sul divano, dove continuò a bere vodka come se fosse acqua, prendendo subito dopo il pacchetto di sigarette dalla tasca.

Ne accese una, portando il posa cenere sul tavolino posizionato di fronte al divano, in modo che potesse fumare mentre beveva.

Il suo telefono cominciò improvvisamente a squillare, creandole fastidio alle orecchie per il forte rumore, così lo prese e rispose.

«pronto?»
«dove sei?» chiese Jughead dall'altra parte della cornetta
«non te lo dico» rispose lei, ridacchiando.

«sei già ubriaca» disse, mentre lei sorseggiò ancora una volta la sua vodka
«chi io? no»

«che cosa vuoi Jones?» domandò poi
«venirti a salutare»
«ma non ci siamo visti oggi a scuola?»
«Toni è da due settimane che non vieni a scuola» affermò lui, sospirando
«oh, mi ero dimenticata» rispose lei, continuando a fumare.

«sei a casa?»
«forse»
«d'accordo, arrivo» disse l'amico, chiudendo la chiamata, mentre Toni sbuffò, portandosi la sigaretta alle labbra, mentre si spostava i capelli con entrambe le mani.

Nell'attesa, si alzò dal divano, prendendo sia la sigaretta che la bottiglia di vodka in mano, andando in camera, dove si tolse la giacca dei Serpent, lasciandola sul letto e dopodiché prese un elastico, facendosi la coda, lasciando ricadere qualche ciocca sul suo viso.

Appena sentì bussare alla porta ritornò verso il soggiorno, facendo entrare Jughead, per poi spegnere la sigaretta nel posa cenere, accomodandosi insieme all'amico sul divano.

Choni One ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora