Cico's pov:
La scena che i miei occhi vedevano era con un uomo (mio padre) e una donna per terra...non emetteva emozioni , forse dolore dai suoi occhi neri come se fosse appena stata violentata , alcune parti della sua faccia erano ricoperte di sangue
Mio padre aveva una posizione come se stesse per attaccare quella donna innocente , i pugni insanguinati e uno sguardo vendicativo che non avevo mai visto così bene in vita mia ...
La prima cosa che il mio cervello penso é stata....💭non servono le parole in questo caso , devo fare in modo che tutta l'ira di mio padre non potesse colpire la donna.
Mi misi in mezzo a entrambi per parare il colpo che lui voleva dare a lei infatti mi arrivò un pugno nella pancia che mi fece cadere per terra ... Era forte veramente forte , anche se la mia situazione in quel momento non era delle migliori ero felice che quel pugno non fosse arrivato alla donna.
Pc:CHE CI FACEVI IN MEZZO?!
C:NON POSSO PERMETTERE ALLA TUA INCONTROLLABILE RABBIA DI FARE MALE A UNA SIGNORA INNOCENTE!
Lei mi guardó con sguardo stupito non riusciva a credere a quello che era successo forse era sconvolta dalle botte o forse dalla mia presenza.
Pc:ORA TOGLITI CHE DEVO FINIRE QUELLO CHE HO INIZIATO!!
C:MA SEI PAZZO?! SE HAI IL CORAGGIO FALLO SU DI ME MA NON SU DI LEI!!
appena finito di dire quella frase si udirono le varie sirene credo di un'ambulanza vendendo dalla finestra capì che quel suono era di un'ambulanza ma lo scopo era far credere a mio padre che invece quella sirena non fosse di un ambulanza ma di una macchina della polizia
Un sorriso maligno tenevo in faccia
C: mi sa che é arrivata l'ora di farla finita che ne dici?
Pc:NON MI AVRANNO UN ALTRA VOLTA!
C:un altra volta?....quindi non eri fuori per lavoro tutto questo tempo....
Pc:hai scoperto la verità contento?!
Il mio cuore in quel momento si spezzo non riuscivo a credere alla schifezza di uomo che mi ero ritrovato come padre..
C:FERMO! NON OSARE OLTREPASSARE QUELLA PORTA!
Pc: senò? Che mi fai le carezze?
Lo presi per la maglietta rialzandolo un po' da suolo
Ci stavamo guardando negli occhi , io avevo ancora quel sorriso e lui invece era abbastanza impaurito
C:sono comunque figlio tuo non credi? Qualcosa da te la dovevo prendere no?
Appena lo lasciai cadde per terra e inseguito si appoggio al muro come stanco.
La porta venne spalancata da un infermiere pronto per soccorrere la feritaIn quella stanza eravamo rimasti io e "mio padre".
Senza degnarlo di uno sguardo uscì dalla porta incamminandomi verso casa.
Subito dopo essere entrato in casa mi buttai nel letto per evitare di fare sforzi visto la botta di prima ero un po' arrugginito,qualunque movimento facevo sentivo un dolore assurdo
Presi le cuffie e iniziai ad ascoltare le mie canzoni preferite per dimenticare di quell'esperienza poco piacevole avvenuta qualche minuto prima.Avevo bisogno di rilassarmi quindi decisi di andare a suonare sotto all'albero tipico che mi aiutava proprio in queste situazioni
L'unica canzone che avevo a portata di mano era quella che avrei dovuto suonare per il gattino quindi senza pensarci due volte iniziai a perdermi in quelle tranquille melodie.Venni interrotto dai rumori delle foglie di un cespuglio che si trovava dietro di me , da lí uscì il micetto con tutta la sua agilità
C: mi stavi ascoltando vero?...
S:sii
C: ti é piaciuta la canzone?..
S:molto!
C: lo sai che era dedicata a te...?
S:davvero?...e perché non me l'hai mai fatta sentire? É bellissima!
C: l'ho scritta il primo giorno in cui ci siamo conosciuti...
S:e tu pensavi queste cose su di me quel giorno?...
C:si..
Il gattino si avvicinò alla mia faccia , la prese con le sue delicate mani per guardarmi meglio negli occhi credo che mi volesse baciare ma non lo fece , perse tempo a fissare i miei occhi per riuscire a capire se mi fosse successo qualcosa
S: che hai mi sembri triste tutto ok?..
C: sisi
S: non é tutto ok , senò non saresti venuto qua!
C: sai troppe cose su di me tu!
S: esatto!
C: comunque oggi é stata una giornata difficile...
S: del tipo?
C: bhe in poche parole mio padre ha picchiato una donna che é finita in ospedale io l'ho difesa andando contro a mio padre e infine lasciandolo lì per terra senza dire niente ...mi sento in colpa....
S:oddio ma tu come stai?...
C: no niente sto bene!In realtà non riuscivo a malapena a parlare ,sentivo un blocco nella pancia prendermi tutto il corpo faceva ancora male ....
S: l'importante e che stai bene...hai fatto benissimo a lasciarlo lì o preferivi aiutarlo dopo tutto quello che aveva fatto?
C: hai ragione grazie...
S:ti va di uscire per svagarti un po'?
C: dove vuoi andare?
S: che ne so portami in qualche posto che conosci tu visto che esci spesso.
C: ok affare fatto!
Mi alzai dal tronco dell'albero pronto per dirigermi verso la macchina
S: hai dimenticato una cosa!
C: cosa? La chitarra l'ho presa.
Il micetto di avvicinò a me pronto per baciarmi uno di quei suoi baci che mi faceva stare bene e mi faceva dimenticare tutti i brutti accaduti.
Io l'ho preso per i fianchi facendolo sedere sopra il muretto in pietra che divideva l'albero con la strada.
Ci stavamo baciando profondamente , uno dei due chiese l'accesso con la lingua che ovviamente venne consentito
slacciai lentamente ogni bottone della camicia del micetto , appena la camicia fu slacciata le mie mani iniziarono a esplorare quella parte del corpo del micetto
Ci dovemmo staccare dal bacio per mancanza d'aria , il micetto aveva il respiro affannato e mentre lui prendeva aria io baciavo il suo collo lasciando dei piccoli segni rossi sulla pelle del violetto.
S: lo s-ai ch-e se p-ass-a qual-cuno..
Disse il micetto facendo dei piccoli gemiti di piacere
C:lasciali passare , per me possono fare anche la sfilata.
S: Ci-c-o..
C: si?
S:questo muretto é scomodo!
C: eh che pizza
Presi in braccio il micetto per farlo scendere da quel muretto che infatti all'apparenza sembrava veramente scomodo
Dovevamo dirigersi verso la mia macchina e sicuramente non lasciavo andare in giro il micetto a petto nudo , sistemai la camicia del micetto meglio di prima ero proprio bravo in certe cose.
Infine presi il gattino per mano e insieme ci dirigemmo verso la mia macchina che era parcheggiata sotto casa mia.
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Forever together✨💜❤️
FanfictionCico é il migliore amico di Alex nauts un ragazzo simpatico determinato molto sicuro di sé tutta la classe vorrebbe essere suo amico La sua famiglia é composta da lui sua madre e suo fratello non molto conosciuto , chiuso con le persone un po' asoci...