"Bene signorina Kang può raccontare tutto quello che è successo?" il poliziotto sedeva rigido sulla sedia dall'altra parte del tavolo dove sedeva [Y/N].
La bionda sospirò passandosi le mani tra i capelli, alla fine lo aveva fatto aveva ceduto. Si era costituita a sua volta dopo l'ennesima minaccia."Verrai accompagnata da Venti-Trentadue e Quaranta-Dieci vi guarderà le spalle." la voce roca dell'uomo dietro la scrivania rimbombava nelle orecchie di [Y/N].
"Il tuo cambio e nella porta qui di fron-"
[Y/N] diede un pugno sul legno scuro della scrivania dell'uomo.
"No!" ringhiò guardando l'uomo di fronte a se.
Il suo viso mascolino e virile, le spalle larghe e tese, il fisico alto e snello era coperto da un completo elegante nero. Non lo aveva mai visto senza quel solito completo. Il suo bell'aspetto copriva un mostro egoista e pieno di se che tentava di mascherava ogni qual volta che dava i suoi ordini.
"No?" la sua voce divenne più bassa segno che la sua maschera stava velocemente scomparendo.
"Esatto no, sono stanca di questa vita e per di più avete messo in mezzo mio fratello. Mi avevi promesso che nessuno al di fuori di me avrebbe fatto il lavoro sporco." ringhiò a sua volta [Y/N] mostrando quasi i denti.
"Non hai risposto alla chiamata quella notte quindi ho dovuto sostituirti e chi se non meglio di tuo fratello? Peccato si sia rivelato fin troppo goffo e inutile nella missione.. Per poco non ci rimaneva secco." la sua bocca si allargò in un ghigno diabolico.
[Y/N] sentì il cuore aumentare i battiti, le mani prudere e i piedi formicolare. Per quanto desiderasse colpirlo senza pietà restò semplicemente ferma, guardarlo negli occhi scuri le ricordavano suo fratello Daniel. Sorrise poi, un sorriso cattivo e maligno, rispecchiava quello dell'uomo che nello scorgere quello della ragazza perse il proprio ghigno drizzò la schiena e poggiò entrambe le mani sulla scrivania, avvicinando pericolosamente il viso a quello della minore.
"Okay mi hai convinta.. Lo farò!" con ancora quel sorriso sgherbo stampato in faccia, si ritrasse lentamente fino a ritornare eretta. Fissò il quadro antico del grande ufficio dell'uomo per poi far ricadere lo sguardo nuovamente sull'uomo che era rimasto nella stessa posizione.
"Voglio il doppio." sbottò incrociando le braccia al petto.
"D'accordo.. Altro Venticinque-Diciassette?" l'altra ci pensò su e poi sorrise leccandosi le labbra.
"Voglio il mio fascicolo."
"Come diavolo fai a sapere di..." serrò nuovamente la mascella alzandosi poi dalla sedia girevole e avvicinarsi alla porta trovatasi accanto al quadro.
Toccò tre pulsanti dietro di esso e la porta emise un bip aprendosi subito dopo, l'uomo ci entrò dentro uscendo pochi secondi dopo con un fascicolo giallo ocra tra le mani.
[Y/N] guardò l'uomo avvicinarsi lentamente, si fermò a due passi da lei e le porse il pezzo di carta. La bionda non esitò e lo prese tra le mani.
Si sedette velocemente sulla poltroncina nera e aprì con pazienza il fascicolo, tirò fuori dei fogli bianchi e otto foto di lei.
Lesse velocemente ciò che c'era scritto più o meno focalizzandosi su alcune analisi.
"Dovresti licenziare la tua spia, non ti ha scritto la pausa bagno e le volte in cui scopo." sbottò irritata trovando tutto davvero assurdo.
"C'è scritto tutto ciò che bisogna sapere." intanto si era seduto di fronte a lei accavallando le gambe in modo elegante.
[Y/N] prese poi le foto guardandone una ad una, una di lei e suo fratello, una di quando portò le sue cugine ad un picnic in primavera, una in spiaggia dove sedeva sulla sabbia con lo sguardo verso l'oceano, una di quando fumava a scuola, una con Sana, una con sua madre, una di lei e Daniel in fasce con sua madre e il suo cosiddetto padre. Si prese del tempo per guardare quella foto, non la vedeva da un po' avendola buttata quando era più giovane, suo padre era davvero bello e le somigliava molto. Alzò lo sguardo verso l'uomo di fronte a se digrignando i denti poi passò all'ultima foto ed in quella sbiancò.
Tzuyu."Che ore sono?" lo guardò con occhi stanchi, era due ore che chiedeva l'ora all'uomo che cercava in tutti i modi di farla parlare ma con scarsi risultati.
"Dannazione Kang [Y/N]! Sono le sedici e quarantotto ora parla o no?" alzò la voce l'uomo spazientito e stanco della ragazza.
"Tra due minuti arriverà il mio avvocato." alzò le spalle continuando a guardare l'uomo nell'occhi.
Due minuti precisi dopo la porta si spalancò lasciando entrare la persona che [Y/N] aspettava pazientemente.
Egli sedette accanto a lei poggiando la borsa sul tavolino.
"Sono Lee Dongmin l'avvocato di Kang [Y/N]." strinse la mano all'uomo.
"Ora può parlare?" sbottò nuovamente irritato l'uomo.
"Faccia le sue domande." lo invitò con un sorriso falso.
"Perché è entrata in centrale vestita di nero, armata di pistola, corda e giubbotto antiproiettile?" ripeté per l'ennesima volta.
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𝓛 '𝓸𝓻𝓰𝓸𝓰𝓵𝓲𝓸 𝓮 𝓲𝓵 𝓻𝓲𝓶𝓹𝓲𝓪𝓽𝓸 ~ Tzuyu
FanfictionOsservare una persona da lontano e cercare di studiare i suoi movimenti, lasciando che ti attrae ogni cosa di lei. Tzuyu non faceva altro dal suo trasferimento da Taiwan al Sud della Corea. Era stata totalmente affascinata dalla presenza fantasma de...