Trasloco, Nuova Vita

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L'aereo in cui Tzuyu viaggiava, era appena atterrato a Seoul.
Si tolse la camicia e la annodò alla vita, faceva troppo caldo e agosto non faceva per Tzuyu.
Scesa dall'aereo, si recò fuori l'aeroporto chiamando un taxi mentre sua madre si preoccupava a prendere le due valige.
Due ore dopo era fuori il suo nuovo appartamento. Il taxi era stato bloccato nel traffico per un'ora buona, la signora Chou temeva che il camion dei trasporti fosse già arrivato, ma fortunatamente non fu così.

Tzuyu osservò l'appartamento, grande e spazioso, all'entrata vi era un piccolo spazio in cui avrebbero messo una scarpiera e l'attaccapanni.
A destra c'era un corridoio abbastanza lungo con quattro porte, tutte bianche e chiuse. Di fronte l'entrata vi era una grande cucina, ovviamente spoglia ma non mal rodotta.
La mora non si preoccupò di togliere le scarpe all'entrata - il pavimento era impolverato e Tzuyu non amava sporcarsi- e si diresse verso la. Prima porta sulla sinistra. Uma grande stanza vuota con un terrazzino che affacciava al parco privato del condominio.
"Non fa per me questa." pensò mentre chiudeva la portafinestra ed usciva dalla prima stanza.
Dopo qualche passo aprì la seconda porta sulla sinistra, grande anch'essa, a differenza della prima aveva una finestra con seduta in marmo chiaro e due porte, una affacciava ad un terrazzo lungo e largo.
Tzuyu sorrise tra se e se pensando a cosa avrebbe messo una volta finito di pulire e sistemare. Rientrò nella camera e aprì l'altra porta, un bagno completo di vasca, tazza e lavandino.
"Questo è da modificare" pensò richiudendo la porta.
Annuì poi uscendo per andare a visitare le altre due. Una semplice camera grande come le altre con bagno personale, una finestra a muro ed un balconcino. L'altra ovvero l'ultima sulla destra era un enorme bagno completo di vasca, doccia, tazza e lavandino.
Si quella casa le piaceva di già.
Tornò in cucina ove vide sua madre parlare al telefono e gesticolare.
"Si! Siamo arrivate due ore fa Xia. Non preoccuparti ho già telefonato! Si esatto arriveranno tra poco! Oh sta bene e dalla sua faccia sembra sia felice" parlò velocemente sua madre guardando però il sorriso della figlia.
"Va bene ti chiamerò domani Xia." sospirò non appena mise giù.
"Zia ha ancora paura a farmi viaggiare con te?" rise divertita Tzuyu.
"Ha ancora paura dell'incidente di due anni fa! Assurdo!" sbuffò imbronciata la donna.
Due anni prima Tzuyu e sua madre si persero in aeroporto a Toronto perdendo un volo, facendo spaventare la zia Xia. Non appena tornarono a Taiwan, zia Xia urlò alla sorella - drammaticamente- in preda al panico per aver quasi perso la sua unica nipote e anche la sua preferita.
"Beh se tu non fossi così sbadata." rise divertita beccandosi un'occhiataccia ed un broncio da parte di sua madre.

Passarono tutta la mattinata a ripulire il pavimento di casa, - erano atterrate a Seoul poco dopo le otto del mattino- e a discutere come avrebbero addobbato casa. Fortunatamente la signora Chou conosceva già la casa, almeno prima di acquastarla aveva sistemato i muri e li aveva fatti dipingere in colori chiari, sull'azzurro molto chiaro.
Per pranzo ordinarono del pollo fritto, molto famoso in corea. Alle due di pomeriggio il camion dei trasporti arrivò, iniziando così una guerra su come sistemare il divano nel piccolo salotto e i letti nelle camere. I mobili per fortuna furono facili da sistemare e ripulire, facendo così sospirare Tzuyu per il duro lavoro.
Alle otto di sera era tutto finito, mancava solo da sistemare gli ultimi oggetti che giacevano negli scatoloni, abbandonati in un angolo del salotto.
"Tesoro, penso che ora può bastare mh?" accarezzò i suoi capelli scuri.
"Mh concordo mamma." sbadiglia stiracchiando i muscoli della schiena. "La cena era ottima comunque. Buonanotte." sorrise lasciando un piccolo bacio sulla testa di sua madre per poi andare in camera.
Prese il beauty ed andò in bagno. Fece una doccia veloce, spazzolò i capelli, lavò i denti e si infilò finalmente sotto le coperte.
Guardò il soffitto bianco della propria stanza e sorrise a se stessa. Si addormentò con la promessa di godersi quella nuova vita nel migliore dei modi.

I raggi del sole infastidirono il dolce viso di Tzuyu costringendola a svegliarsi dal lungo sonno. Si mise a sedere a letto, riordinano la mente e i pensieri, realizzando solo dopo pochi minuti che si trovava nella sua nuova casa e che aveva ancora altre cose da fare. Si stiracchiò sbadigliando e scese dal letto. Indossò le sue pantofole e strisciò i piedi fino in cucina, trovandoci già sua madre seduta al tavolo, il bicodino che le arricciava la frangia e un tazza fumante di caffè.
"Buongiorno mamma." sbadigliò di nuovo la mora.
"Buongiorno tesoro, dormito bene?" sorrise dolcemente mamma Chou.
"Oh si, il letto è molto comodo. Dovrò finire di completare la mia stanza, il letto lo sposterò dietro il muro della finestra. La mattina il sole è troppo forte." borbotta l'ultima frase imbronciata.
Tzuyu non amava molto il sole, specialmente d'estate. Si costringeva a mettere la protezione solare anche in inverno per non rischiare di abbronzarsi e far scurire ancora di più la sua pelle.
" Va bene tesoro. Ricorda che oggi andiamo alla tua nuova scuola per finire i moduli d'iscrizione ed in più dobbiamo fare la spesa." finì di sorseggiare il caffè bollente e si alzò.
"Vado a finire di sistemare gli ultimi scatoloni mh?" le lasciò un piccolo bacio sulla guancia per poi lasciarla alla sua colazione.

Poche ore dopo, Tzuyu era fiera del lavoro che aveva fatto. Aveva spostato il letto dietro il muretto che copriva la portafinestra che portava al terrazzino. La scrivania era postata davanti la finestra, in modo che la luce non le avrebbe infastidito il viso ma avrebbe almeno illuminato il tavolo. La finestra a muro invece, era coperto da un futon blu e due cuscini comodi. L'enorme armadio lo aveva fatto montare su l'unica parete libera e spoglia della stanza. I mobili li aveva scelti tutti in tinta grigia.

Dopo un pranzo veloce, Tzuyu decise di fare una doccia veloce e di mettere dei pantaloncini bianchi con la canotta azzurra, la sua preferita; si sistemò i capelli lunghi in una treccia laterale e mise come suo solito la protezione solare.
Tornò da sua madre e finalmente uscirono di casa. Consegnarono e ritirarono i documenti alla segreteria della scuola e si diressero verso il supermercato vicino.
"Tzuyu tesoro dividiamoci i compiti, io prendo la carne e tu il resto?" consegnò alla figlia un pezzo di carta con scritto sopra la lista della spesa e la lasciò sola.
Tzuyu sospirò ma spinse il carrello fino al reparto dei detersivi. Prese alcuni pezzi e ne cancellò alcuni sulla lista. Spinse il carrello fino al reparto delle patatine e snack, sorrise felice di poter prendere qualche schifezza per casa. Cercò con lo sguardo gli M&M's tra gli scaffali. Li trovò vicino ad una figura accovacciata al pavimento. Era una ragazza dai lunghi capelli dorati, tenuti legati da una treccia che finiva alla fine della chiena, il capo coperto da un cappello blu come il resto dei suoi vestiti. Stava sistemando alcuni snack nell'ultimo scaffale.
"Sicuro lavora qui."
Tzuyu non riusciva a vederle il viso ma notò subito la pelle bianco porcellana della ragazza. Per un momento la invidiò, poi si riscosse chinandosi per prendere il pacco di M&M's. Vide il viso della ragazza girarsi un minimo per guardare la sua mano afferrare il pacco, non disse nulla e ritornò di nuovo a sistemare gli ultimi due pacchi di patatine. Si alzò poco dopo e di girò per andarsene ma Tzuyu la fermò.
"Mi scusi.. Sa dove sono le bibite energetiche?" chiese alla ragazza in coreano.
La ragazza si girò verso di lei e Tzuyu notò il suo bellissimo viso pallido e privo di trucco, non aveva un minimo di espressione ne sul viso ne negli occhi.
"Sono al reparto tre, secondo scaffale." chinò leggermente la testa e si dileguò lasciando Tzuyu letteralmente affascinata dalla bellezza della ragazza.
Sembrava così giovane per lavorare, era più bassa di Tzuyu almeno di dieci centimetri o poco più, piccoli occhi castano chiaro, viso tondo e labbra sottili. Ora che ci pensava non sembrava coreana, ma il suo accento era di sicuro migliore di quello di Tzuyu.
Una voce alle sue spalle la fece sobbalzare e riportare coi piedi per terra. Sua madre le si avvicinò con vari pacchi di carne e pesce tra le mani.
"Muoviti tesoro non abbiamo tutto il giorno." ridacchiò sua madre dandole una pacca sulla spalla.
Tzuyu tirò un sospiro e prese le ultime cose della lista, andarono in cassa pagando la quantità enorme di oggetti comprati.
Depositarono le buste nel bagagliaio dell'auto di mamma Chou, ignare di due paia di occhi castani, che le osservavano, socchiusi dal fumo della sigaretta che usciva dalle labbra della ragazza.

𝓛 '𝓸𝓻𝓰𝓸𝓰𝓵𝓲𝓸 𝓮 𝓲𝓵 𝓻𝓲𝓶𝓹𝓲𝓪𝓽𝓸 ~ TzuyuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora