Il sole è già alto nel cielo quando, la mattina seguente, Louis si sveglia stropicciandosi gli occhi e passandosi una mano fra le ciocche castane arruffate dal sonno. Il brusio proveniente dal campus si è fatto troppo insistente per essere ignorato, motivo per cui sospira un lamento premendo il viso contro al cuscino morbido, tendendo poi un braccio in direzione del comodino e tastandone la superficie alla ricerca del proprio cellulare. Non appena lo schermo si illumina senza pietà di fronte alle iridi ancora assonnate, il primo dettaglio su cui cade il suo sguardo non è l'orario che aveva intenzione di controllare, bensì la notifica del messaggio ricevuto la sera prima da Harry che, con una buona dose di stupore, scopre essere un singolo, semplice emoji. Di un pagliaccio.
Ne deriva il caos.
"Guarda!" stride irritato porgendo a Zayn il proprio telefono così che possa testimoniare la ragione del suo sgomento con i propri occhi. L'osserva mentre fissa la chat senza proferire una singola parola, apparentemente trattenendosi persino dal respirare, voltandosi poi in sua direzione inarcando un sopracciglio. Louis spalanca le braccia e si acciglia esterrefatto. "Riesci a crederci? Un pagliaccio!"
Zayn scuote la testa con un sorriso, restituendogli il cellulare e spostando lo sguardo in direzione di un punto indefinito lungo uno dei sentieri che frastagliano il suolo del campus. Quella mattina, quando ha proposto al castano di dirigersi insieme a lezione così da fare una passeggiata in compagnia e permettergli di raccontargli come fosse andando il primo giorno di pseudo-collaborazione con Harry, il corvino non ha considerato la possibilità che passasse più di tre quarti del tragitto a lamentarsi per un unico emoji. È comunque consapevole che non dovrebbe realmente stupirsi, motivo per cui si limita ad arricciare le labbra più divertito di quanto Louis vorrebbe.
"Ti garantisco che questo pagliaccio non minerà alla tua reputazione, Tommo," lo canzona ridacchiando tra sé e sé. "In ogni caso, perché ti scandalizzi tanto? È Harry," dice come fosse la considerazione più ovvia al mondo – non appena il castano vi riflette, comprende che lo sia davvero. "Non mi sorprende che abbia trovato il modo più semplice e conciso per provocarti," aggiunge poi scrollando le spalle, constatazione alla quale il castano reagisce voltandosi con uno scatto e corrucciandosi confuso.
"Cosa intendi dire?" domanda stringendo le dita intorno alla tracolla della propria borsa, la suola delle vans malconce a trascinarsi sul sentiero che attraversa il campus affiancato dallo stridio ovattato prodotto dal tacco degli stivali di Zayn. Lo studia attentamente quando lo vede mordicchiarsi il labbro inferiore, avvolto nei propri pensieri e con gli occhi color del miele fissi sulla sede della facoltà di Disegno verso la quale sono diretti.
"Quando vi irritate –" comincia gesticolando distrattamente. "Lo fate in un modo molto, molto diverso. Vedi, tu sei più studiato, più elaborato. Le tue provocazioni sono più complesse, e centri il bersaglio perché sai esattamente dove colpire e come farlo," continua concentrato. Sorride leggermente quando inclina il capo da un lato ed i ciuffi corvini seguono il movimento scivolando sulla sua fronte. "Harry, al contrario, è più diretto. Non perde tempo a macchinare congetture contorte come fai tu. Si limita a dire quello che pensa e, per quanto originale, risulta conciso," conclude alzando nuovamente le spalle e voltandosi in direzione di Louis. Nel momento in cui incrocia il suo sguardo, il castano realizza che a tirare le pieghe delle sue labbra sia un sogghigno canzonatorio. "A questo punto, la domanda che sorge spontanea è: per quale motivo, nonostante le sue provocazioni siano così semplici, riescono ad avere un effetto a dir poco esponenziale su di te?"
Il primo pensiero che attraversa la mente di Louis è quello di spingere Zayn nella siepe che hanno appena superato, ma è così breve ed istantaneo che se ne scorda immediatamente. Piuttosto, si sofferma su quanto appena detto dall'amico e, nonostante non gli piaccia accettarlo, deve ammettere che abbia ragione. Dove lui elabora provocazioni d'effetto per metterlo al tappeto, Harry si limita a colpire nel segno con fin troppa facilità, riuscendo comunque ad ottenere una reazione ed incendiare la fiamma di fastidio che scalda il ventre di Louis ad ogni loro interazione. Alla luce della realizzazione, il castano incrocia le braccia al petto e scrolla distrattamente le spalle.
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Honey, Paint Me Blue | l.s.
FanfictionIl terzo ed ultimo anno all'Hawthornes School of Arts significa tutto per Louis Tomlinson, uno degli studenti migliori della facoltà di Disegno il cui unico scopo è quello di entrare nella classifica finale ed aggiudicarsi il primo posto. Con una ca...